Nella nostra consuenta rubrica del sabato vi portiamo in Algeria, Ghana, Malawi e Zimbabwe
di Federica Iezzi
Roma, 28 aprile 2018, Nena News
Algeria
Abdelaziz Bouteflika, storico presidente algerino, alla guida del Paese dal 1999, potrebbe concorrere al quinto mandato nelle elezioni presidenziali del 2019. Più del 40% dei 41 milioni di abitanti dell’Algeria ha meno di 25 anni e molti di loro non conoscono altri leader oltre a Bouteflika. Coloro che hanno assistito alla guerra di indipendenza negli anni ’50 e, più recentemente, alla guerra civile degli anni ’90, sono per lo più apatici nei confronti del panorama politico.
L’esercito, sostenuto dal partito al governo, il National Liberation Front, ha svolto un ruolo fondamentale nella politica interna da quando il Paese ha ottenuto l’indipendenza nel 1962.
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Zimbabwe
Migliaia di infermieri dello Zimbabwe sono tornati al lavoro dopo aver sciolto lo sciopero che ha dato il via ad una nuova trattativa con il governo. Più di 15mila operatori sanitari richiedono migliori condizioni di lavoro e migliori salari. Gli infermieri sono tornati al lavoro oggi, anche se le loro rimostranze continuano a sussistere.
Lo sciopero degli infermieri ha seguito una recente protesta simile da parte di medici e insegnanti. È stata la più grande azione di massa intrapresa durante la presidenza di Emmerson Mnangagwa, dopo le dimissioni del longevo presidente Robert Mugabe. Ormai dalle ultime elezioni, Mnangagwa ha promesso di migliorare l’assediata economia del Paese e di cercare investimenti stranieri per migliorare i servizi pubblici.
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Ghana
Secondo l’ultima relazione di Reporters Without Borders, è il Ghana la nazione africana con la maggior libertà di stampa. L’indice 2018 del World Press Freedom ha mostrato che il Ghana ha detronizzato la Namibia, in testa nel 2017. In fondo alla classifica rimane l’Eritrea, preceduta da Sudan, Egitto, Burundi, Guinea Equatoriale, Gibuti e Somalia.
Il World Press Freedom Index misura il livello di libertà dei media in 180 Paesi, incluso il livello di pluralismo e indipendenza dei mezzi di informazione, il rispetto per la sicurezza e la libertà dei giornalisti. Un terzo di tutti i media in Africa è di proprietà dello Stato o di uomini d’affari legati al governo. La mancanza di trasparenza che caratterizza l’industria dell’informazione è aggravata da un sistema normativo imperfetto che tende a limitare la libertà di espressione. Esempio lampante è l’Eritrea, Paese che negli ultimi 26 anni non ha lasciato spazio a notizie e informazioni liberamente segnalate. Almeno 11 giornalisti sono attualmente detenuti, senza accuse nè processi.
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Malawi
Secondo i dati dell’Unicef il 9% delle ragazze malawiane sotto i 15 anni è sposata e quasi il 30% delle ragazze di età compresa tra 15 e 19 anni sono in stato di gravidanza o hanno partorito. Il matrimonio condanna le ragazze a un circolo vizioso di povertà, le costringe a perdere la scuola e a metterle a maggior rischio di violenza. Il governo Mutharika sta cercando di rispondere al problema con la modifica di legge per aumentare l’età minima per il matrimonio a 18 anni. Nena News
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