La nostra consueta rubrica settimanale sull’Africa vi porta anche in Guinea Orientale e in Ghana dove, nonostante i progressi registrati negli ultimi anni, continuano a esserci difficoltà nel campo dell’istruzione
di Federica Iezzi
Roma, 3 marzo 2018, Nena News
Guinea Equatoriale
Ramòn Esono Ebalé, narratore grafico, dovrebbe essere rilasciato dalle autorità del Paese dopo il ritiro delle accuse contro di lui.
Il vignettista guineano con i suoi pezzi ha sempre criticato il presidente e i funzionari governativi.
Il Cartoonists Rights Network International lo scorso novembre ha nominato Ramon vincitore del premio “Courage in Cartooning 2017″.
Sia Human Rights Watch che Amnesty International hanno aperto campagne attraverso le quali invitavano il presidente del Paese, Teodoro Obiang Nguema, a rilasciare il giornalista e ad abrogare la legge sulla diffamazione che consente il perseguimento penale ai critici del governo.
Sud Sudan
Dopo oltre quattro anni di guerra civile e una serie di falliti cessate il fuoco, il Sud Sudan è di nuovo vicino all’ennesima carestia.
Quasi due terzi della popolazione è dipendente da aiuti alimentari, secondo le statistiche ONU. Almeno cinque milioni di persone vivono in una situazione di ‘crisi’
Il Paese dell’Africa orientale ricco di petrolio, che ha ottenuto l’indipendenza dal vicino Sudan nel 2011, è stato fatto a pezzi da una guerra su sfondo etnico dalla fine del 2013, quando le truppe fedeli al presidente Salva Kiir e all’allora vicepresidente Riek Machar si sono scontrate.
Da allora, oltre quattro milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, creando la più grande crisi di rifugiati in Africa, dal genocidio rwandese del 1994.
Il conflitto ha provocato la morte di decine di migliaia di persone e ha lasciato oltre la metà degli abitanti dipendenti da aiuti umanitari.
Ghana
Da quando ha ottenuto l’indipendenza nel 1957, il Ghana è concentrato sul miglioramento dell’accesso all’istruzione. L’educazione primaria divenne gratuita nel 1961 e negli anni ’80 importanti riforme potenziarono il sistema educativo.
A settembre 2017, il governo del Ghana ha reso l’istruzione secondaria gratuita.
I benefici sono stati palesi grazie al crescente tasso di alfabetizzazione del Paese. Secondo le statistiche dell’UNESCO del 2010, il tasso di alfabetizzazione tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni è dell’85%.
Nonostante queste misure, molti bambini, in particolare quelli che vivono nelle aree rurali, continuano ad avere difficoltà per la scolarizzazione.
Le crescenti necessità economiche costringono i bambini ad abbandonare la scuola in cerca di lavoro.
La mancanza di finanziamenti oggi per le scuole determina edifici molto poveri o le cosiddette lezioni ‘sotto l’albero’ (insegnamenti all’esterno). A questo si aggiunge carenza di attrezzature, di libri e risorse e scarsa formazione degli insegnanti.
Spesso gli insegnanti vengono sottopagati per diversi mesi perché l’istruzione distrettuale non ha finanziamenti sufficienti.
Malawi
Il Malawi ha lanciato una nuova generazione di vaccini contro il tifo.
A beneficiarne per primo è stato il comune di Nantarande a Blantyre, colpito da un focolaio di febbre tifoide. Intanto gli operatori sanitari stanno conducendo campagne di sensibilizzazione per educare i residenti alla prevenzione e alla cura della malattia.
Circa 24.000 bambini di età compresa tra nove mesi e 12 anni prenderanno parte allo studio finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates e approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’alleanza mondiale per vaccini e immunizzazione (GAVI) ha stanziato 85 milioni di dollari per aiutare a sostenere l’introduzione di vaccini contro il tifo nei Paesi in via di sviluppo.
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