E’ una delle peggiori crisi umanitarie della storia recente. Sette milioni gli sfollati interni e 230mila i morti. In tanti cercano una speranza in Europa, ma in maggioranza restano nei Paesi della regione
della redazione
Roma, 10 luglio 2015, Nena News – L’insicurezza, la paura e la mancanza di una prospettiva di pace stanno spingendo milioni di siriani alla fuga dalle proprie case e dallo stesso Paese. Non si parla più di negoziati per la soluzione di un conflitto che da quattro anni sta devastando la Siria, ma di minacce jihadiste ed emergenza umanitaria sempre più grave. Almeno un milione di persone sono fuggite soltanto negli ultimi dieci mesi.
Da marzo del 2011, quattro milioni di persone-un sesto della popolazione- hanno lasciato la Siria, mentre in sette milioni sono sfollate all’interno del Paese. Sono 230mila i morti di questi conflitto. “La peggiore crisi umanitaria della nostra generazione”, ha detto Antonio Guterres, a capo dell’Unhcr. E sta avendo ripercussioni su tutta la regione, fino a toccare il continente europeo.
Mentre l’Europa si dilunga a stabilire quote di accoglienza (e l’Ungheria a innalzare muri contro i migranti e i rifugiati), sono i Paesi confinanti con la Siria quelli che accolgono il maggior numero di rifugiati.
Al primo posto la Turchia, con 1.8 milioni di siriani che aumenteranno nei prossimi mesi, considerato che la guerra non accenna a finire. Ankara vuole costruire un nuovo campo di accoglienza per 55mila persone, nel timore che l’acuirsi dei combattimenti ad Aleppo spingerà molti siriani ad attraversare il confine con la Turchia. L’Unhcr prevede che entro la fine dell’anno i rifugiati siriani saranno 4.27 milioni.
In Libano, invece, sono 1.2 milioni i siriani arrivati negli ultimi quattro anni, su una popolazione di circa quattro milioni di libanesi. Mentre in Giordania i rifugiati sono quasi 630mila. L’impatto dell’arrivo in massa di centinaia di migliaia di persone non è semplice da gestire, anche considerato il fatto che l’Unhcr, agenzia Onu per i rifugiati, è a corto di fondi. Ha ricevuto dai donatori meno di un quarto dei 5.5 miliardi di dollari che servirebbero per far fronte all’emergenza quest’anno.
Guterres si è rivolto anche all’Europa, dove circa 270mila siriani hanno chiesto asilo. In tanti si imbarcano per le coste del Vecchio Continente o affrontano viaggi pericolosi attraverso i Balcani per raggiungere parenti e amici negli Stati europei, soprattutto quelli del Nord. Circa un terzo dei 137mila migranti che hanno attraversato il Mediterraneo nella prima metà dell’anno è composto da siriani.
“È un tragedia umana, una situazione terribile per la regione”, ma tocca anche l’Europa, ha detto Guterres, che ha chiesto ai Paesi europei di “assumersi le proprie responsabilità”. Nena News
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