Un corteo colorato e pacifico ha attraversato le strade di Beirut, sabato, per protestare contro la corruzione nell’amministrazione libanese. Il Paese è alle prese con la crisi dei rifiuti da otto mesi. Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato l’apertura di tre discariche
testo e foto di Sonia Grieco
Beirut, 13 marzo 2016, Nena News - Erano circa tremila i manifestanti che ieri sono scesi in strada a Beirut sotto la bandiera di You Stink per protestare contro il governo libanese. Il movimento nato dalla crisi dei rifiuti, iniziata otto mesi fa con la chiusura della più grande discarica della capitale, ha allargato la sua protesta contro la corruzione che affligge l’amministrazione libanese. I leader del movimento hanno chiamato allo sciopero generale per lunedì e hanno minacciato di paralizzare il Paese
Ieri i manifestanti sono sfilati lungo le strade di Beirut, scandendo slogan contro il governo che intanto si era riunito in sessione straordinaria per risolvere la crisi dei rifiuti. Dopo oltre otto ore di discussione, il Consiglio dei ministri ha approvato l’apertura di due discariche nei sobborghi della capitale e la riapertura della famigerata discarica di Naameh per due mesi. Dalla chiusura di Naameh i Libano è stato invaso dai rifiuti, sono state aperte discariche di emergenza, ma una soluzione definitiva non è ancora stata trovata.
Il corteo è partito da piazza Sassine, nel quartiere di Ashrafieh’s, e ha raggiunto piazza Riad al-Solh, in centro, dove Ali Slim il leader, tra gli organizzatori del movimento You Stink, ha letto la dichiarazione in cui si lancio l’appello ai libanesi a scioperare lunedì. Secondo il quotidiano libanese Daily Star, alla manifestazione hanno aderito diversi gruppi, tra cui il partito Kataeb (il partito Falangista) e il movimento Want Accountability. Nena News
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