Un percorso formativo in ambito museale vedrà donne saudite, curatrici d’arte, acquisire competenze manageriali nel campo dell’allestimento di mostre d’arte nei musei e nelle gallerie delle principali città dell’Arabia
di Cecilia D’Abrosca
Roma, 19 ottobre 2016, Nena News – Il British Council è ideatore del Contemporary Collective Program, un percorso formativo rivolto a donne saudite che lavorano come curatrici d’arte nel loro paese.L’obiettivo del progetto, che partirà questo mese, è di favorire l’acquisizione di capacità manageriali nel campo della pratica museale, trasmettere nuove modalità di organizzazione e promozione dell’esposizione, incentivare il contatto tra professionisti del campo dell’arte, attivi in Occidente e Medio Oriente. In sintesi, insegnare alle giovani professioniste come tradurre le nozioni teoriche, apprese all’università, in applicazioni sul campo.
In Arabia Saudita, il campo delle arti è contraddistinto da donne la cui formazione è avvenuta nelle principali città della Penisola Arabica o in Europa. Il legame artistico e commerciale tra l’Arabia Saudita, i giovani talenti e l’Europa, si è rinsaldato in seguito all’entusiasmo, interesse e attenzione, da parte dell’Occidente, verso l’arte islamica. Il progetto internazionale, reso possibile attraverso la partecipazione di esponenti del mondo dell’arte, ha come finalità l’avvio di un exhibition tour, di una serie di mostre allestite il prossimo anno dalle giovani curatrici d’arte saudite all’interno delle principali gallerie delle città di Riyad e Jeddah.
La creazione di spazi espositivi le impegnerà in qualità di promotrici, organizzatrici e curatrici all’interno delle gallerie e dei musei sauditi, al termine di un iter basato sull’acquisizione delle competenze pratiche manageriali. Una tale acquisizione di conoscenze sarà favorita da incontri tra accademici e artisti europei e sauditi che operano nel mondo dell’arte, i quali forniranno alle partecipanti strumenti di comprensione e di riflessione ed accompagneranno il momento ideativo-creativo e quello della realizzazione di spazi di arte contemporanea.
La fase iniziale del programma, della durata di 6 mesi, si svolgerà in Europa. Durante questo primo periodo, è prevista la visita alle principali gallerie e musei, il Tate Britain, Tate Modern e Tate Liverpool e tanti altri. Poi seguirà un incontro con alcuni docenti di storia dell’arte e con gli art practicioners, letteralmente coloro che “praticano l’arte” in tutte le sue forme. Il dibattito avrà ad oggetto le principali teorie e applicazioni dell’arte contemporanea, le sue possibili sperimentazioni, le contaminazioni e i suoi “prolungamenti”. Si parte dalle nozioni teoriche acquisite durante gli anni accademici, passando attraverso la visione diretta delle principali forme d’arte contemporanea nelle principali gallerie d’arte d’Europa, per poi trasformare e riconvertire l’esperienza sul campo in processo di produzione e creazione.
L’idea che soggiace alla base è quella di un’arte contemporanea di tipo trasversale, esito di un processo comunicativo in fieri tra due mondi artistici diversi, il Medio Oriente e l’Occidente, i cui rappresentanti sono chiamati a sollecitare uno scambio di conoscenze e di metodologie di lavoro, in materia di allestimento di spazi artistici-museali.
La parte successiva del programma prevede la visita ai diversi spazi dedicati all’arte all’interno dell’United Arab Emirats (UAE), ed ha come scopo quello di permettere alle ragazze di costruire una rete di network, utile all’aspetto organizzativo della mostra e funzionale alla promozione del exhibition tour finale. Il programma dedica un’ampia parte allo studio delle strategie di comunicazione e all’attività di marketing, alla comunicazione interna ed esterna.
Le figure professionali in campo museale sono sempre più diversificate e specializzate. Le stesse curatrici d’arte hanno compiuto studi di space designer, product designer, fine arts, fine arts techiniques ma è necessario che ad un’elevata competenza formale si associ la capacità e la competenza di tradurre le conoscenze in qualcosa di tangibile, in un percorso espositivo che tenga conto dei nuovi approcci e degli orientamenti dei teorici dell’arte contemporanea, senza tralasciare lo stato delle arti in Arabia Saudita, ma intrattenendo un dialogo continuo tra le due realtà. Il programma di formazione approvato, mira proprio ad innescare un simile processo.
L’obiettivo del Contemporary Collective Program va inteso in termini di momento di crescita professionale, dialogo tra personalità del mondo dell’arte, discussione dei metodi di lavoro, pianificazione delle fasi del momento creativo, studio della comunicazione da adottare, realizzazione dell’esposizioneall’interno di un luogo fisico dedicato all’arte contemporanea. Nena News