La nazionale palestinese, in un match disputato alle Maldive, ha battuto 1-0 le Filippine con un goal di Ashraf Al Fawaghra. Grande festa in Cisgiordania e Gaza
di Michele Giorgio
Gerusalemme, 31 maggio 2014, Nena News – Primo storico successo in un campionato di calcio internazionale della nazionale della Palestina e grande festa per tutti i palestinesi che ieri hanno seguito in massa la partita. La Palestina ha vinto la Challenge Cup Asia battendo ieri le Filippine, assicurandosi così un posto nella AFC Coppa d’Asia che si terrà il prossimo anno in Australia.
La partita, svoltasi alle Maldive, si è conclusa 1-0 grazie ad una punizione battuta dal limite dell’area che ha visto il pallone calciato Ashraf Al Fawaghra depositarsi nella rete dei filippini.
A Gaza City, migliaia di persone hanno guardato la partita su grandi schermi posizionati sulla spiaggia, battendo per tutto il tempo sui tamburi. “Non è la Coppa del Mondo ma è come se avessimo vinto i Mondiali”, ha raccontato Adel Waleed , un insegnante di 45 anni che ha guardato il match con i suoi quattro figli. Alcuni hanno notato che la vittoria conferma l’unità di tutti palestinesi e rafforza l’accordo di riconciliazione tra i due maggiori movimenti politici, Fatah e Hamas, siglato a fine aprile e che, forse già nelle prossime ore, dovrebbe portare alla formazione di un governo di consenso nazionale. “Questa è la prima vittoria ufficiale nella storia del calcio palestinese e spero che rafforzi l’unità e riconciliazione”, ha commentato Abdel Salam Haniyeh, del Consiglio palestinese Superiore per la gioventù e lo sport.
Sia il Presidente Abu Mazen che i dirigenti di Hamas hanno inneggianto alla vittoria.
La felicità e la soddisfazione nei Territori occupati sono rese ancora più grandi dal fatto che il campionato di calcio palestinese è fortemente limitato dalle restrizioni ai movimenti dei giocatori di Cisgiordania e Gaza attuate da Israele per presunte “ragioni di sicurezza”. Negli ultimi anni diversi calciatori palestinesi sono stati incarcerati da Israele e sono stati liberati solo dopo l’avvio di campagne internazionali di denuncia. Di recente due giovani talenti sono stati feriti gravemente alle gambe dal fuoco di militari israeliani – in circostante mai del tutto chiarite da Tel Aviv – e non potranno proseguire la loro carriera.
La Federazione calcio palestinese ha perciò chiesto in più occasioni alla FIFA di sanzionare Israele per le sue politiche contro lo sport nei Territori occupati. Da parte sua il Presidente della FIFA Sepp Blatter, che ha visitato il Medio Oriente nei giorni scorsi, ha detto di non vedere sufficienti motivi per punire Israele. Si è detto però disposto a considerare le richieste palestinesi al Congresso FIFA che si riunirà il mese prossimo a San Paolo del Brasile. Nena News