Sabato 28 novembre a Castel dell’Ovo una giornata di incontri e eventi culturali sulla Palestina, organizzata da Pax Christi. Interviste a don Nandino Capovilla e a Franco Dinelli.
di Maria Rosaria Greco
Napoli, 25 novembre 2015, Nena News – È un momento di approfondimento e confronto sulla Palestina il Convegno nazionale che organizza Pax Christi a Napoli il 28 novembre prossimo a Castel dell’Ovo, in occasione della “Giornata ONU per i diritti del popolo palestinese”. Quest’anno è l’ottava edizione e purtroppo cade in uno scenario di forte tensione e instabilità internazionale. Abbiamo fatto qualche domanda a don Nandino Capovilla, coordinatore nazionale della Campagna “Ponti non Muri” di Pax Christi.
Dopo i fatti tragici di Parigi, di Bamako, capitale del Mali, e dopo gli altri attacchi terroristici in Nigeria, in un clima generale di chiamata alle armi, come si colloca in questo preciso momento la Giornata Onu per la Palestina.
Purtroppo la situazione è confusa e scomposta, sia i media che la comunità internazionalesono incapaci di distinguere e tantomeno di aiutare la gente a comprendere quanto accaduto da Parigi in poi, alla luce delle tragiche ‘avventure senza ritorno’ rappresentate da tutte le guerre volute dall’11 settembre fino ad oggi. Per questo diventa ancora più preziosa la fatica di chi ha scelto di dedicare la giornata di sabato 28 novembre ad una maggiore consapevolezza e comprensione del vero nodo mediorientale, la Palestina.
“Mediterraneo, rotta di pace?” è il titolo del convegno di quest’anno. Che cos’è la pace per Pax Christi nel Mediterraneo, nel Vicino Oriente e in particolare in Palestina?
Il Mediterraneo, che per il sindaco La Pira era “il grande Lago di Tiberiade”, oggi è costretto ad assistere alle tragedie immani di migliaia di persone che costantemente, ininterrottamente, sprofondano in queste acque, purtroppo non in maniera simbolica. È un mare in cui regna il conflitto anziché essere luogo di apertura, di confronto e riconciliazione tra i popoli. Pax Christi è nella schiera di chi ha dato la vita per attivare questi processi di pace, con la consapevolezza che la prima causa del conflitto è l’occupazione militare e con la determinazione di non abbassare mai la guardia nella denuncia.
L’Onu ha indetto la “Giornata internazionale di Solidarietà per il Popolo Palestinese” nella stessa data di adozione della risoluzione 181 del 1947, rimasta applicata solo in parte, proprio per avviare una riflessione su una questione tutt’ora irrisolta. Come e in che misura influenza il processo di pace il rispetto e l’applicazione del diritto internazionale?
“Il mio giudizio è molto netto in questo: non è esagerato descrivere questa sistematica e totale violazione delle decisioni delle Nazioni Unite, come il più macroscopico fallimento della comunità internazionale”.
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A Franco Dinelli, responsabile inter-regionale di Pax Christi e componente dello staff di “Ponti non Muri”, invece abbiamo chiesto informazioni sul programma e sull’organizzazione del Convegno.
L’evento è ospitato per la prima volta a Napoli dopo Fiesole, Bulciago, Padova, Verona, Lucca, luoghi in cui Pax Christi è molto forte e radicata. Il capoluogo campano sicuramente vede una municipalità molto attenta alla questione palestinese. Come cade la scelta su Napoli?
Il desiderio di spostarsi a sud ha trovato in Napoli la città ideale, per la presenza di un Punto Pace di Pax Christi molto attivo su questo ed altre tematiche e per la particolare attenzione alla questione palestinese da parte della città, sia come società civile che come amministrazione comunale. A questo va aggiunta l’amicizia con Omar Suleiman, che tra l’altro ci intratterrà con un nuovo spettacolo teatrale.
Quali sono i punti principali del programma di quest’anno? Dal vostro sito www.giornataonu.it vediamo che si parlerà di colonizzazione sempre più aggressiva a Gerusalemme e in tutta la Cisgiordania, si parlerà della situazione drammatica di Gaza soprattutto dal punto divista sanitario, si parlerà del non intervento colpevole dei nostri governi e del ruolo che invece ha la società civile israeliana. Cosa sta accadendo in Palestina in questi ultimi mesi?
Il tema centrale che più mi sta a cuore, il leitmotiv di questo programma è quello che chiamo “la pulizia etnica continua” a Gerusalemme e in Cisgiordania. Ovviamente non è una definizione mia, ma la sento profondamente mia avendola vista in “presa diretta” in questi 10 anni di viaggi e dopo essermi formato su libri come quelli di IlanPappé e Rashid Khalidi. Gaza è un altro tema sempre caldissimo. A Gaza la pulizia etnica continua trova il suo contrario: “l’assedio continuo”. Sono crimini che Israele pianifica e commette mentre la comunità internazionale assiste inerme.
Si parlerà anche di riconoscimento dello Stato palestinese (e della triste vicenda del voto in parlamento) con lo scopo di riportare questo tema al centro dell’interesse della politica e della società civile in Italia che non deve mai assuefarsi alle ingiustizie, anche con l’aiuto di questi momenti di riflessione e approfondimento.
Lo vediamo in questi giorni, la Palestina ci chiede con urgenza di porre fine alla colonizzazione e all’occupazione della sua terra e dei suoi diritti. Come sancito dall’Assemblea Generale, si tratta di diritti inalienabili: autodeterminazione, indipendenza e sovranità nazionali, fare ritorno alle proprie dimore e rientrare in possesso dei propri beni.
La “Giornata ONU per i diritti del popolo palestinese” vuole dare voce alle diverse forme di resistenza nonviolenta che rappresentano oggi l’unica speranza per una pace giusta. Vi aspettiamo quindi il 28 novembre a Castel dell’Ovo, dalle 9 alle 18, per fare insieme il punto della situazione con l’aiuto di giornalisti, attivisti palestinesi e israeliani, politici ed esponenti della società civile.
Non ultimo, sono previsti momenti musicali e teatrali, durante la giornata, per valorizzare la cultura palestinese. In particolare, in contemporanea al Convegno, ci sarà il debutto dello spettacolo teatrale “PANE, storia d’amore in tempo di guerra” liberamente ispirato al racconto “Il pane” della giornalista e autrice palestinese Samira Azzam*.
Insomma vi invito ad andare sul nostro sito www.giornatonu.it per vedere tutte le informazioni e per fare la necessaria iscrizione al convegno (possibilmente entro il 25 novembre) che ci permetterà di organizzare al meglio la giornata”.
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Contatti:
info e iscrizioni al Convegno “Giornata Onu Palestina”: giornataonu@gmail.com
info e prenotazioni allo spettacolo teatrale “PANE, storia d’amore in tempo di guerra”:
tel 3404618909 – 3662822018
[*Lo spettacolo, scritto e diretto da Luisa Guarro, interpretato da Cecilia Lupoli, Ettore Nigro e Omar Suleiman, con disegno luci di Paco Sommonte, sarà alla Casina Pompeiana (Villa Comunale) il 27/28/29 novembre con orario 20,30, tranne il 29 che inizierà alle ore 12,00].