In attesa dei risultati definitivi il blocco del presidente sbanca nella provincia di Teheran e perde di misura fuori. Grave sconfitta per i conservatori, che perdono figure chiave sia in parlamento che all’Assemblea degli Esperti
della redazione
Roma, 29 febbraio 2016, Nena News – In attesa dei risultati definitivi, che probabilmente arriveranno entro oggi, le elezioni parlamentari iraniane si concludono con la vittoria dei riformisti e un elevato tasso di affluenza alle urne: circa il 60%. Il blocco che sostiene il presidente Rowhani – la Lista della Speranza – stravince a Teheran, lascito dell’accordo sul nucleare e della nuova apertura del paese al mondo esterno. Un accordo che ha riportato l’Iran all’interno della comunità internazionale e che porterà ad ingenti investimenti stranieri.
Per questo tra ieri e oggi si susseguivano le dichiarazioni di esperti e analisti secondo i quali un peso fondamentale in questa tornata elettorale l’avrebbero avuta i giovani sotto i 35 anni (olte il 60% della popolazione) e le donne che vedono nel tandem riformista-centrista l’opzione per un’ulteriore apertura del paese dentro e fuori i confini.
Nella provincia di Teheran, la più popolosa del paese, i riformisti vincono tutti e 30 i seggi parlamentari disponibili (290 in totale) e 15 dei 16 seggi al Assemblea degli Esperti (88 in totale), corpo che nomina il leader supremo, carica occupata dall’Ayatollah Khamenei dal 1989. La vittoria si fa ancora più radicale se si guarda all’esclusione di Gholam-Ali Hadad Adel, capo della lista conservatrice ed ex presidente del parlamento, che non ha riottenuto la rielezione. Il più votato, con oltre un milione e 300mila preferenze è il capo della coalizione pro-Rowhani, Mohammed Reza Aref, ex vice presidente.
Nel resto del paese, fuori dalla provincia di Teheran lo spoglio si sta concludendo segnando una sconfitta di misura del blocco riformista: al momento sono stati scrutinati 108 seggi su 260. Di questi 33 vanno ai conservatori, 24 ai riformisti, 28 a indipendenti (di cui 13 vicini al blocco conservatore e 11 a quello riformista). Ne restano fuori al momento 23, non assegnati, che saranno decisi in un secondo round elettorale, probabilmente ad aprile. Solo allora sarà possibile definire con esattezza la composizione definitiva del parlamento.
Seppure i riformisti non otterranno la maggioranza assoluta nel paese, la vittoria è palese. Lo è in parlamento ma anche nella potente Assemblea degli Esperti che assisterà alla significativa riduzione dei religiosi più conservatori: secondo i primi dati emessi dal Ministero degli Interni, il blocco moderato avrebbe ottenuto il 59% dei seggi. Nonostante le restrizioni imposte al blocco pro-Rowhani (solo il 10% dei candidati in lizza, 200 su 6.200, autorizzati a partecipare dal Consiglio dei Guardiani appartenevano al fronte riformista), si paventa la possibile elezione a guida suprema quel Ali Akbar Hashemi Rafsanjani, escluso dalle ultime elezioni presidenziali perché “troppo vecchio”, ma alleato del presidente. Dall’altra parte, i conservatori subiscono una sconfitta pesante, basta guardare ai non eletti: tra quelli che non hanno riottenuto il seggio all’Assemblea ci sono l’Ayatollah Mohammad Yazdi, attuale presidente del consiglio; e Mohammad Taqi Mesbah Yazdi, leader spirituale degli ultra-conservatori e braccio destro dell’ex presidente Ahmadinejad.
Per chi vedeva nelle elezioni un referendum sulla figura del presidente e delle politiche finora promosse, soprattutto nei confronti del mondo occidentale, appare chiaro il consenso che il popolo iraniano riconosce a Rowhani, che ora godrà di maggiore autorità per portare avanti la propria agenda. “Con il vostro voto – ha scritto su Twitter il presidente – avete creato un’atmosfera nuova. Mi alzo in piedi di fronte a voi, di fronte alla grande nazione iraniana e all’onore della sua storia”.
Infine, le donne: per ora dati certi non ce ne sono ma pare che 13 delle 500 candidate siano state elette in parlamento, un risultato mai ottenuto prima. Nessuna donna, invece, riesce ad entrare nell’Assemblea degli Esperti che resta dominata dagli uomini. Nena News