Nella tradizionale rubrica del sabato dal continente africano, andiamo in Sudafrica, Zimbabwe, Sierra Leone, Marocco, Ciad e Camerun
di Federica Iezzi
Roma, 7 aprile 2018, Nena News –
Sudafrica
Anche di fronte all’Alta Corte di Durban, l’ex presidente Jacob Zuma continua a proclamare la sua innocenza di fronte alla grave accusa di corruzione durante il suo mandato politico. L’accusa si è concretizzata grazie alla denuncia del principale partito di opposizione sudafricana il Democratic Alliance Party. Si attende il processo per il prossimo giugno.
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Zimbabwe
La raccolta e la preparazione del tabacco è una delle attività commerciali più remunerative in Zimbabwe e ogni lavoratore, spesso minorenne, in un quadro generale di illegalità, sarebbe costretto a subire abusi e soprusi secondo quanto dichiarato da Human Rights Watch. Di contro, secondo il Ministero del Lavoro del Paese non esistono dati certi circa le condizioni dei lavoratori di tabacco.
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Sierra Leone
Secondo i primi dati del National Electoral Commission il leader dell’opposizione del Sierra Leone People’s Party, Julius Maada Bio, avrebbe vinto le elezioni presidenziali in Sierra Leone con il 54% dei voti, conto il 45% dello sfidante Samura Kamara dell’All People’s Congress.
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Ciad
Il noto blogger Tadjeddine Mahamat Babouri, accusato di pesanti critiche verso il regime del presidente Idriss Debyè, stato rilasciato dopo 16 mesi di detenzione ilegale. Molte organizzazioni non governative e attivisti della società civile si erano schierati contro il trattamento repressivo del governo nei confronti del blogger.
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Marocco
Il Polisario Front Separatist, appoggiato dal governo algerino, ha inviato suoi combattenti sulla contestata buffer zone del Western Sahara’s al-Mahbes area. I due schieramenti sono in lotta dal lontano 1991. Il movimento Polisario continua a rivendicare la sua autonomia dall’occupazione militare del Sahara occidentale prima dalla Spagna, poi dal Marocco e dalla Mauritania.
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Camerun
Il Cameroon People’s Democratic Movement, attualmente partito al potere nel paese, ha vinto la maggioranza dei seggi al Senato, dopo le ultime elezioni. Il partito primeggia in nove su dieci regioni camerunensi. Questo estende ulteriormente il mandato all’attuale presidente Paul Biya. Nena News
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