La nostra rubrica dell’Africa vi porta anche in Tanzania dove il presidente Magufuli si è impegnato a rilanciare economicamente il Paese
di Federica Iezzi
Roma, 5 settembre 2020, Nena News –
Rwanda
Il Rwanda ha emesso un mandato di cattura internazionale per l’ex capo dell’intelligence rwandese, Aloys Ntiwiragabo, indagato in Francia per il suo ruolo nel genocidio del Paese africano del 1994.
Il procuratore generale Aimable Havugiyaremye ha confermato il lavoro condiviso con l’unità francese incaricata, atto a combattere i crimini di guerra e contro l’umanità perpetratisi in Rwanda, ai danni di 800.000 tutsi e hutu moderati.
L’apertura dell’indagine ha seguito immediatamente il ritrovamento di Ntiwiragabo nella periferia della città di Orleans, a circa 100 km a sud-ovest di Parigi.
Ntiwiragabo era già stato identificato dal Tribunale Penale Internazionale per il Rwanda (ICTR) come uno degli artefici del genocidio.
Serge Brammertz, il procuratore capo dell’ICTR, è atterrato in Rwanda accompagnato da pubblici ministeri e investigatori, per indagare e raccogliere prove sui maggiori sospettati di genocidio, orchestrati dal governo guidato dagli hutu e dai suoi alleati, parte integrante delle milizie etniche.
Mauritania
Il presidente della Mauritania ha nominato un nuovo governo dopo che diversi ex-ministri e l’ex-premier Ismail Ould Bedda Ould Cheikh Sidiya, sono stati menzionati in una relazione sui rapporti finanziari dell’ex-leader Mohamed Ould Abdel Aziz.
Una commissione parlamentare di nove membri, istituita lo scorso gennaio, è stata incaricata di far luce sugli aspetti del mandato di Aziz dal 2008 al 2019. Le questioni indagate, secondo i funzionari parlamentari, includono la gestione dei proventi del petrolio, la vendita di proprietà statali nella capitale Nouakchott e la liquidazione di un’azienda alimentare di proprietà statale.
Secondo Adama Bocar Soko, segretario generale della presidenza, l’attuale governo di Mohamed Ould Ghazouani, concederà a tutti coloro che sono citati nel rapporto, il tempo necessario per dimostrare la propria innocenza.
Il nuovo governo resta sostanzialmente simile al precedente con 18 ex-ministri riconfermati. Il numero dei ministeri è stato ridotto a 22, dopo che alcuni sono stati fusi.
Tanzania
Il presidente della Tanzania John Magufuli si è impegnato a migliorare l’assetto economico del Paese, mediante il rilancio del prodotto interno lordo, e completare i progetti incompiuti, durante il lancio della sua campagna di rielezione. Alcune delle iniziative includono l’acquisto di nuovi aerei per la compagnia aerea nazionale, la creazione di posti di lavoro per otto milioni di persone e l’aumento dei guadagni legati al turismo.
Magufuli dovrà affrontare 14 sfidanti nel tentativo di assicurarsi un secondo mandato nelle elezioni presidenziali, previste per il prossimo 28 ottobre.
Tundu Lissu, il più quotato tra gli avversari, ha dichiarato che dei 3.754 candidati al consiglio locale del gruppo Chadema (Party for Democracy and Progress), ne è stato eliminato ingiustamente il 30%.
L’altro maggior partito di opposizione, l’Alliance for Change and Transparency (ACT-Wazalendo), ha denunciato che parte dei suoi candidati era stata contestata.
Membri dell’opposizione hanno chiesto la formazione di una commissione elettorale indipendente, esprimendo timore che le elezioni si svolgano in un clima di violenza e intimidazione. Magufuli ha promesso sondaggi liberi ed equi.
Il presidente, entrato in carica nel 2015 promettendo di reprimere la corruzione e ampliare la rete stradale e ferroviaria del Paese, è stato accusato di limitare la libertà personale e di amplificare l’autoritarismo.
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