Nella consueta rubrica del sabato, vi portiamo in Guinea Equatoriale, Uganda, Zambia, Etiopia e Sudan con gli ultimi provvedimenti emessi dai vertici: si va dall’eliminazione del limite di età per concorrere alle presidenziali, trucco dell’ugandese Museveni, alla liberazione dei prigionieri politici etiopi
di Federica Iezzi
Roma, 6 gennaio 2018, Nena News
Guinea Equatoriale
Tentativo di colpo di Stato a fine dicembre contro il governo guineano di Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, il leader africano più longevo. Sotto accusa mercenari armati provenienti da Ciad, Sudan e Repubblica Centrafricana. Subito dopo il presunto tentativo di golpe, la polizia camerunense ha arrestato un generale militare del Ciad al Kye-Ossi border, tra Camerun e Guinea Equatoriale.
Mbasogo è al potere dal 1979 nella nazione africana ricca di petrolio. Corruzione, povertà e repressione continuano a flagellare il Paese. A peggiorare la situazione, cattiva gestione dei fondi pubblici e corruzione, gravi abusi, tra cui torture, detenzione arbitraria e processi iniqui.
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Uganda
Il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni, uno dei leader africani più longevi, ha firmato un disegno di legge volto a eliminare il limite di età presidenziale, precedentemente fissato a 75 anni. La mossa consentirebbe al presidente 73enne di correre per il sesto mandato nel 2021.
Già il parlamento ugandese aveva approvato il disegno di legge a fine dicembre, con 317 voti a favore verso i 97 contrari. La notizia ha acceso proteste diffuse da parte di attivisti per i diritti civili, politici dell’opposizione e leader religiosi del Paese.
Vecchio trucco per Museveni, che anche nel 2005, modificò la Costituzione per eliminare diverse limitazioni, consentendogli di resistere con successo ad un terzo, quarto e quinto mandato consecutivo.
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Zambia
Il governo zambiano ha annunciato un ritardo nell’apertura del calendario scolastico del 2018, dopo le ultime 50 vittime del colera, per evitare una contaminazione incrociata che potrebbe aggravare l’epidemia.
Molti bambini provengono da aree descritte come epicentri dell’epidemia e le strutture idriche e igienico-sanitarie delle scuole non sono allo stato attuale in buone condizioni. Più di 2mila casi di casi di colera sono stati registrati in tutto il Paese dall’ottobre scorso. Principalmente colpita resta la provincia di Lusaka.
Il Ministero della Salute ha l’obiettivo di iniziare la vaccinazione entro i prossimi sette-dieci giorni raggiungendo almeno due milioni di persone.
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Etiopia
Il primo ministro etiope Desalegn ha annunciato di voler liberare i prigionieri politici e chiudere il noto centro di detenzione Maekelawi. Il singolare annuncio è arrivato dopo che le proteste anti-governative hanno inghiottito gran parte delle regioni di Oromia e Amhara negli ultimi mesi.
Il governo etiope è stato per anni accusato di detenere illegalmente giornalisti, critici e leader dell’opposizione, tra cui Bekele Gerba e Merara Gudina.
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Sudan
Il presidente sudanese Al-Bashir ha esteso la cessazione unilaterale delle ostilità negli Stati di Blue Nile e Sud Kordofan per tre mesi. Lo scopo della tregua unilaterale era inizialmente quello di creare un ambiente favorevole per i colloqui mediati dall’African Union High-Level Implementation Panel (Auhip), per porre fine al conflitto armato negli stati di Blue Nile, Sud Kordofan e Darfur.
Ancora assente un accordo sugli accessi umanitari nelle tre aree sotto il controllo dei ribelli del Sudan People’s Liberation Movement (Splm-N). Nena News
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