La nostra rubrica del sabato sul continente africano vi porta oggi in Costa d’Avorio attraverso l’impegno sociale della first lady Dominique Outtara, molto attiva nel campo della lotta al lavoro minorile e nell’assistenza dei bambini
di Federica Iezzi il Manifesto
Roma, 29 giugno 2019, Nena News – Dominique Folloroux-Ouattara è l’attuale First Lady della Costa d’Avorio, sposata con il presidente Alassane Ouattara. Nata in Algeria francese, si è trasferita in Costa d’Avorio nel 1975 con il suo primo marito, Jean Folloroux, professore al Lycée Technique di Abidjan. Ha incontrato Alassane Ouattara, allora vice governatore del BCEAO (Banque Centrale des États de l’Afrique de l’Ouest), a Dakar dopo il 1983. Alassane Ouattara fa ancora i conti con le accuse legate ai crimini commessi dalle forze ribelli che lo appoggiavano, durante la crisi post-elettorale del Paese nel 2010-2011, che hanno causato la morte di oltre 3.000 persone.
Potente donna d’affari, è stata CEO dell’Association of Image Consultants International Group. Ha fondato una società di gestione immobiliare la Malesherbes Gastron. È diventato CEO di French Beauty Services che gestisce il marchio del franchising Jacques Dessange statunitense.
Dopo l’elezione del marito alla presidenza della Repubblica, Dominique Ouattara ha cessato le sue attività come donna d’affari per concentrarsi esclusivamente sui suoi doveri da First Lady.
Nel novembre 2011 è stata nominata capo del National Oversight Committee of Actions Against Child Trafficking, Exploitation and Labour, come risultato del suo impegno nell’eliminare le peggiori forme di lavoro minorile in Costa d’Avorio. Collabora con partner nazionali e internazionali per l’eliminazione di questo flagello in Costa d’Avorio e nella sub-regione dell’Africa occidentale. L’ultimo progetto del Comitato ha previsto la costruzione di tre rifugi per bambini a Soubré, Ferkessédougou e Bouaké in Costa d’Avorio, per assistere i bambini esposti alla tratta e salvati dalle mani dei trafficanti. Gli sforzi del Comitato hanno portato all’elaborazione di elenchi di lavori pericolosi vietati ai bambini e di lavori leggeri autorizzati per ragazzi tra i 13 ei 17 anni.
La First Lady ha diretto missioni umanitarie in Costa d’Avorio e nel 1998 ha creato la Fondazione ‘Children of Africa’, con l’obiettivo del supporto al benessere dei bambini.
Patrona della fondazione, attiva in Costa d’Avorio, Gabon, Madagascar, Burkina Faso e nei Paesi dell’Africa Centrale, è la principessa Ira von Fürstenberg.
Poche First Lady a fianco dei capi di stato africani riescono, come Dominique Ouattara, a guadagnarsi un posto da fuoriclasse per aiuti umanitari e imprenditoria senza la finestra politica. Attraverso queste due attività, la moglie di Alassane Ouattara ha costruito una rete di contatti molto variegata che comprende l’élite ivoriana e i capi di aziende di alto livello, ma anche personalità dello spettacolo e dei media.
Come prima sostenitrice delle ambizioni presidenziali del marito, oggi sta raccogliendo i frutti di molti anni di lotte. Il suo status di First Lady le ha permesso di accelerare la realizzazione dei suoi progetti di beneficenza, compresa la costruzione di un ospedale a Bingerville, nel sud-est della Costa d’Avorio.
Credendo fermamente che il potenziale delle donne possa avere un impatto sullo sviluppo economico di un paese, Dominique Ouattara ha lanciato il Fund to support the women of Côte D’Ivoire (FAFCI), per finanziare i microprogetti guidati dalle donne. Questo fondo mira a facilitare l’emancipazione finanziaria delle donne, incoraggiare l’imprenditorialità femminile e affrontare la disoccupazione. Nena News
Pingback: FOCUS ON AFRICA | federicaiezzi
Seguo la crisi in Costa d Avorio da 8 anni come filmmaker….Mi dispiace che Il manifesto a cui ho scritto spesso pubblica ancora tali falsità su una donna Madame #Ouattara che ha portato tanta sofferenza alla Costa d’Avorio E ormai accertato che 16,000 persone sono state uccise nel 2011 dalle forze di Ouattara e Laurent Gbagbo è stato assolto da tutte le accuse alla CPI nel Gennaio del 2019. Dunque un giornale davvero serio dovrebbe dare le gambe a chi lotta a sinistra per un vero cambiamento su continente (e chiedersi perché Gbagbo è ancora mantenuto prigioniero?) invece di fare propaganda spicciola per chi soffoca il paese! davvero irresponsabile! .un sito di video e articoli sulla crisi Ivoriana. Per chi volesse informarsi https://www.free-simone-and-laurent-gbagbo.com