Solo 20,5 milioni di egiziani (dei 54 aventi diritto al voto) hanno espresso la loro preferenza. La Commissione Elettorale decreta l’apertura dei seggi per un altro giorno dopo la minaccia di Sabbahi di ritirarsi dalla corsa alla presidenza. Da segnalare la scarsissima affluenza dei giovani.
di Michele Nicoletti
Il Cairo, 28 maggio 2014, Nena News – Si sono conclusi i due giorni di voto in Egitto per scegliere il futuro presidente fra i due candidati Abd El-Fattah Al-Sisi e Hamdeen Sabbahi. Solamente il 38% degli egiziani si è recato alle urne (circa 20 milioni e mezzo), la maggior parte di loro anziani e donne. Da segnalare l’astensionismo da parte dei giovani, nonostante il governo avesse deciso di concedere un giorno di vacanza, ieri, per permettere ai lavoratori di poter votare.
A seguito di questo dato la Commissione Elettorale ha decretato l’apertura dei seggi anche per la giornata odierna e soprattutto a causa delle critiche espresse da Sabbahi che aveva addirittura minacciato di ritirarsi prima dello spoglio delle schede nel caso in cui non fosse stato concesso un giorno aggiuntivo. Sisi ha invece dichiarato, tramite il suo portavoce, la sua contrarietà al prolungamento dell’elezioni.
Ieri mattina la borsa Egiziana è rimasta chiusa dopo aver perso circa 1,5 miliardi di Ghine Egiziane a causa della scarsa affluenza dei votanti registrata già dopo il primo giorno di elezioni.
Sicuramente il clima torrido di questi due giorni non ha contribuito ad aumentare il numero dei votanti, inoltre il ministero della Sanità ha dichiarato in un comunicato ufficiale che circa 38 persone sono state ricoverate dopo essersi sentite male mentre attendevano in fila il loro turno. Due uomini, rispettivamente di 65 e 63 anni, sono perfino deceduti.
A monitorare lo svolgersi delle elezioni c’erano circa 17.000 osservatori egiziani e 700 stranieri appartenenti a diverse organizzazioni per i diritti umani. Sono state segnalate diverse infrazioni come il ritardo nell’apertura di alcuni seggi che ha causato code e lunghe attese, o come il divieto di accedere ai seggi per alcuni giornalisti.
Diverse le reazioni dopo il dato che conferma un forte disinteresse e probabilmente la mancanza di fiducia da parte degli egiziani verso un percorso che considerano illeggittimo.
Gioiscono per questo risultato i Fratelli Musulmani che avevano chiesto ai loro supporter di boicottare le elezioni. Delusione invece per i due candidati che puntavano ad una partecipazione molto più ampia per eliminare ogni dubbio sulla legittimità del prossimo governo. Perfino i media egiziani non hanno ritardato a commentare con rabbia l’astensionismo dei giovani e hanno incitato coloro che ancora non hanno espresso il loro voto a recarsi alle urne per evitare che l’Egitto si trasformi in una nuova Siria.
Il presentatore ‘Amru Adiib, famoso per le sue posizioni apertamente a favore di Sisi e non nuovo ad uscite poco ortodosse, ha affermato che registrare un numero così basso di votanti (8 o 10 milioni) significa aprire le porte del carcere e riportare l’ex rais Muhammad Morsi al suo posto.
Nonostante i seggi chiuderanno definitivamente stasera alle ore 21.00, il risultato delle elezioni non sarà reso noto prima del 5 giugno. Bisognerà quindi aspettare più di una settimana per sapere chi sarà il presidente che una parte degli egiziani avrà scelto per risollevare le sorti del paese. Nena News