Due missili hanno colpito stamane all’alba l’aeroporto della capitale. Tel Aviv non smentisce né conferma. Ieri, intanto, Nasrallah ha detto che Hezbollah è pronta a combattere Israele e gli Usa
della redazione
Roma, 22 settembre 2017, Nena News – Due missili hanno colpito l’aeroporto di Damasco all’alba di oggi. A dare la notizia è stata la tv libanese al-Mayadeen. Secondo la rete panaraba, a compiere l’attacco, che non ha provocato morti e feriti e avvenuto fuori i confini siriani, sarebbero stati aerei da guerra israeliani. Al momento Israele non smentisce né conferma. La portavoce dell’esercito, riporta la Reuters, ha preferito non commentare la notizia: “Non rispondiamo a tali report” ha detto.
A inizio mese l’esercito siriano ha denunciato un raid israeliano su un sito militare nella provincia di Hama. Per l’Osservatorio siriano dei diritti umani, ong britannica vicina all’opposizione al governo di Bashar al-Asad, l’attacco ha preso di mira un centro di ricerche e studi scientifici, un istituto che, secondo gli Usa, produce armi chimiche.
Tel Aviv ha detto di aver colpito negli ultimi cinque anni quasi 100 volte convogli di armi dell’esercito siriano o dei suoi alleati filo-iraniani di Hezbollah. Martedì l’aviazione israeliana ha abbattuto con un missile Patriot un drone iraniano lanciato da Hezbollah che aveva violato lo spazio aereo dello stato ebraico.
Ieri, intanto, il segretario generale di Hezbollah, Hasan Nasrallah ha detto che la sua formazione è pronta ad una guerra contro Israele, gli Stati Uniti e parti del mondo arabo, ma che non cerca violenza nella regione. “Non sosteniamo la guerra o i combattimenti – ha dichiarato il leader del Partito di Dio nel corso di un discorso televisivo – ma se il nostro obbligo religioso è combattere, combatteremo. Anche se [l’ex presidente] Usa Bush, Trump, Israele, alcuni arabi e l’intero mondo si oppongono a noi. Un vero combattente è chi compie il suo compito religioso al meglio”.
Le parole di ieri di Nasrallah giungono a distanza di qualche giorno dalle dichiarazioni di un comandante di Hezbollah secondo cui la formazione libanese ha 10.000 combattenti nel sud della Siria pronti a fronteggiare Israele. Nena News