L’esplosione è avvenuta nella città di Reyhanli, al confine con la Siria. Sarebbero rimasti uccisi tre siriani. Erdogan afferma che quanto accaduto potrebbe essere collegato al terrorismo
di Marco Siragusa
Roma, 5 luglio 2019, Nena News – Torna la paura di attentati in Turchia. Tre persone sono rimaste uccise nella tarda mattinata di oggi a causa di un’esplosione di una macchina avvenuta nella città turca di Reyhanli, vicina al confine siriano. Intervistato dall’agenzia statale Anadolu, Rahmi Dogan, il governatore della provincia dell’Hatay dove è situata Reyhanli, ha detto che al momento non si conoscono le cause dell’esplosione. Diverso invece è stato il commento di Erdogan: secondo il presidente turco, infatti, quanto accaduto potrebbe essere un atto di “terrorismo”. Il “Sultano” ha poi sottolineato che le vittime sono tutte e tre siriane. “In quello che è successo, sembra esserci un elemento terroristico. E’ evidente che c’era una bomba nella vettura”, ha dichiarato il leader islamista riferisce il portale Daily Sabah. L’esplosione è avvenuta nel centro della città, a 750 metri dall’edificio del governatorato distrettuale. Le prime immagini trasmesse dai media turchi mostrano una spessa colonna di fumo nero e fiamme alte che provengono dalla macchina.
Reyhanli è stata già colpita in passato da atti di terrorismo: nel maggio del 2013 due macchine imbottite di esplosivo hanno ucciso più di 50 persone. Allora Ankara attribuì le responsabilità dell’attentato a gruppi pro-Damasco, che poco prima avevano espresso la loro intenzione di riprendere il controllo dell’Hatay. Senza poi dimenticare la seria di attacchi che la Turchia ha subito tra il 2015 e il 2016 (furono centinaia i morti) e che le autorità locali attribuirono o all’autoproclamato Stato Islamico o ai militanti curdi. Nena News