Misure di sicurezza rafforzate a Gerusalemme e in Cisgiordania, dopo un venerdì di scontri a causa delle tensioni sulla Spianata delle Moschee. Ieri due razzi lanciati dalla Striscia sono caduti in territorio israeliano, scatenando la reazione di Tel Aviv
della redazione
Roma, 19 settembre 2015, Nena News – L’aviazione israeliana è entrata in azione nella notte per colpire alcune postazioni di Hamas nella Striscia di Gaza. Un palestinese è stato ferito, non ci sono state vittime invece ieri, quando alcuni razzi lanciati dall’enclave palestinese sono caduti in territorio israeliano, a Sderot, provocando la reazione dello Stato ebraico. Secondo la stampa israeliana, le Forze armate hanno usato lo scudo difensivo Iron Dome per intercettare i razzi: il sistema antimissile non veniva impiegato dall’estate dell’anno scorso, durante l’operazione militare Margine Protettivo.
È stato un gruppo simpatizzante dell’Isis a rivendicare il lancio di un razzo su Israele che intanto è alle prese con le proteste e gli scontri degli ultimi giorni in Cisgiordania e a Gerusalemme. Nei Territori palestinesi occupati resta alta la tensione sulla questione della Spianta delle Moschee, tornata al centro del conflitto israelo-palestinese.
L’arrivo di un numero sempre maggiore di visitatori ebrei (più che altro nazionalisti religiosi e messianici israeliani) per i festeggiamenti del loro nuovo anno, in molti casi incitati dalle campagne dei gruppi ebraici più estremisti che premono per l’occupazione del sito, ha scatenato l’ira dei palestinesi. Il timore è che Israele stia cercando di cambiare le regole e, per alcuni, l’intenzione è quella di occupare il sito che, dopo l’annessione illegale di Gerusalemme est nel 1967, è sotto la custodia della Giordania. Sono intervenute anche le Nazioni Unite: il Consiglio di Sicurezza ha esortato il governo israeliano a mantenere lo status quo su Al Aqsa: gli ebrei possono visitarlo, ma non pregarci, per evitare tensioni. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha rassicurato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che queste sono le intenzioni del suo governo. Ma il margine di manovra del primo ministro è limitato dalla sua maggioranza risicata in Parlamento, dove è forte la presenza di nazionalisti e religiosi che vorrebbero occupare la Spianata e costruire il terzo tempio ebraico.
Tel Aviv ha dispiegato in maniera massiccia polizia ed esercito, ha rafforzato le misure di sicurezza, ha impedito l’accesso ad Al Aqsa a tutti gli palestinesi maschi con meno di quarant’anni e ha usato la forza per disperdere i manifestanti rimasti all’esterno del sito e quelli radunatisi nelle città della Cisgiordania. Sono almeno sette i palestinesi rimasti feriti dai proiettili esplosi dall’esercito e le forze di sicurezza israeliane hanno riportato di episodi di lanci di pietra.
Un’altra questione calda, dopo che il governo dello Stato ebraico ha iniziato la sua crociata contro i lanciatori di pietre. Sul tavolo ci sono nuove regole, ancora più rigide, che prevedono carcere, sentenze minime obbligatorie, multe per i genitori che “permettono ai figli di partecipare alle manifestazioni violente”. A inizio mese Netanyahu aveva suggerito di aprire il fuoco su chi lancia i sassi contro i soldati israeliani. Le attuali regole di ingaggio consentono a soldati e poliziotti di sparare solo in caso di pericolo imminente per la propria vita o per il pubblico, e solo dopo una serie di colpi di avvertimento. Un regolamento che però nei fatti è spesso violato: le cronache parlano di decine di palestinesi colpiti da proiettili dell’esercito israeliano anche quando “disarmati” o non partecipanti alle proteste contro le forze d’occupazione.
Intanto, è uscito in questi giorni il rapporto dell’organizzazione internazionale Defense for Children International- Palestine (DCIP): negli ultimi 15 anni sono stati uccisi quasi duemila bambini palestinesi dai soldati israeliani. Il 2014 è uno degli anni record, con 553 minorenni vittime dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza durante Margine Protettivo, in maggioranza sotto i 12 anni. Nena News