E’ iniziata la campagna informativa dell’Oms riguardo l’uso del neo-vaccino contro la malaria. Più di 260.000 bambini africani di età inferiore ai cinque anni muoiono ogni anno a causa di questa malattia
di Federica Iezzi
Roma, 16 ottobre 2021, Nena News - E’ iniziata la campagna informativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo l’uso del neo-vaccino contro la malaria RTS,S/AS01 tra i bambini dell’Africa subsahariana, con trasmissione della malattia da Plasmodium falciparum. La raccomandazione si basa sui risultati di un programma pilota condotto in Ghana, Kenya e Malawi che ha raggiunto più di 800.000 bambini dal 2019.
Secondo il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, l’utilizzo del vaccino in aggiunta agli strumenti esistenti per prevenire la malaria potrebbe salvare decine di migliaia di giovani vite ogni anno. Il vaccino contro la malaria RTS,S/AS01 dovrebbe essere somministrato in un programma di 4 dosi nei bambini a partire dai 5 mesi di età.
La malaria rimane una delle principali cause di malattie infantili e di morte nell’Africa subsahariana. Più di 260.000 bambini africani di età inferiore ai cinque anni muoiono di malaria ogni anno. Per secoli, la malaria ha perseguitato l’Africa subsahariana, causando immense sofferenze, ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’OMS per l’Africa. L’Africa ha a lungo sperato in un vaccino efficace contro la malaria. La raccomandazione di oggi offre un barlume di speranza per il continente che sopporta il fardello più pesante della malattia.
A partire dal 2019, più di due milioni di dosi vaccinali, recentemente sviluppate dal produttore farmaceutico britannico GlaxoSmithKline, sono state somministrate a bambini sotto i cinque anni in Ghana, Kenya e Malawi in un programma pilota su larga scala coordinato dall’OMS. Quello stesso programma ha seguito un decennio di studi clinici in sette Paesi africani.
Il 94% dei casi e dei decessi legati alla malaria si verifica in Africa, un continente abitato da 1,3 miliardi di persone. La malattia prevenibile è causata da parassiti trasmessi alle persone dalle punture di zanzare appartenenti al genere Anopheles.
Attualmente l’efficacia del vaccino nel prevenire casi gravi di malaria nei bambini è solo del 30%. Questo è l’unico modo in cui oggi può essere combattuta la malaria, sovrapponendo strumenti imperfetti, per garantire una percentuale di sopravvivenza via via più alta.
Un altro vaccino contro la malaria, sviluppato dall’Università di Oxford nel Regno Unito, l’R21/Matrix-M, ha mostrato fino al 77% di efficacia in uno studio di un anno che ha coinvolto 450 bambini in Burkina Faso. Ma è ancora nelle fasi di prova.
Anche la tedesca BioNTech ha affermato di voler avviare nuove sperimentazioni per un vaccino contro la malaria il prossimo anno, utilizzando la stessa rivoluzionaria tecnologia dell’mRNA.
Gli esperti affermano che la sfida ora sarà mobilitare finanziamenti per la produzione e la distribuzione del vaccino in alcuni dei Paesi a basse risorse.
La GlaxoSmithKline si è finora impegnata a produrre 15 milioni di dosi di vaccino Mosquirix (RTS,S/AS01) all’anno, oltre ai 10 milioni di dosi donate ai programmi pilota dell’OMS, fino al 2028.
La stima della domanda vaccinale contro la malaria sarebbe da 50 a 110 milioni di dosi all’anno fino al 2030, così garantendo la distribuzione nelle aree con trasmissione della malattia da moderata ad alta.
La GAVI alliance (Global Alliance for Vaccines and Immunization), un partenariato pubblico-privato globale, valuterà a breve se e come finanziare il programma di vaccinazione. Nena News
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