La nostra consueta rubrica del sabato sul continente africano vi porta anche in Libia dove l’Unione Africana ha proposto una conferenza globale il prossimo luglio per cercare di risolvere il conflitto nel Paese
di Federica Iezzi
Roma, 16 febbraio 2019, Nena News –
Libia
L’Unione Africana ha proposto una conferenza globale il prossimo luglio per cercare di risolvere il conflitto in Libia con l’obiettivo di tenere nuove elezioni in ottobre.
Il Paese nordafricano è stato dilaniato da lotte per il potere e minato dall’insicurezza cronica dopo l’estromissione sostenuta dalla NATO di Muammar Gheddafi nel 2011.
Il Paese ha almeno due amministrazioni rivali. Uno riconosciuto dall’ONU con sede nella capitale Tripoli. Mentre l’altro con quartier generale nella città orientale di Tobruk. Inoltre, ci sono dozzine di gruppi armati che si contendono potere e ricchezza.
Nigeria
La sospensione di uno dei giudici anziani nigeriani, Walter Onnoghen, da parte del presidente Muhammadu Buhari ha infranto gli standard internazionali sui diritti umani sull’indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri, secondo quanto affermato dalle Nazioni Unite.
Gli standard internazionali sui diritti umani prevedono che i giudici possano essere licenziati solo per gravi motivi di cattiva condotta o incompetenza. Dunque qualsiasi decisione di sospendere o rimuovere un giudice dal proprio ufficio dovrebbe essere giusta e dovrebbe essere presa da un’autorità indipendente come un consiglio giudiziario o un tribunale.
Il sistema giudiziario della Nigeria ha contribuito a risolvere le dispute elettorali nelle passate elezioni, alcune delle quali sono state segnate da violenze e brogli elettorali.
Il Nigerian Bar Association e le associazioni locali della società civile hanno organizzato proteste ad Abuja e nel sud-est dello stato di Enugu per respingere la sospensione di Onnoghen, definendola un tentativo di colpo di stato contro la magistratura nigeriana.
I critici dicono che la sospensione è una strategia di Buhari per indebolire il potere giudiziario della Nigeria e aprire la strada per la sua elezione a un secondo mandato nelle elezioni in corso.
Camerun
Il leader dell’opposizione camerunense, Maurice Kamto, è stato accusato di ribellione, insurrezione e ostilità contro la madrepatria.
Kamto ha perso le ultime elezioni presidenziali di ottobre ed è stato arrestato alla fine del mese scorso, dopo aver organizzato manifestazioni contro l’attuale presidente Paul Biya.
I giudici inquirenti hanno incriminato Maurice Kamto e lo hanno consegnato al tribunale militare. Tra le accuse: ostilità contro la madrepatria, incitamento all’insurrezione, offesa contro il presidente della repubblica, distruzione di edifici e beni pubblici.
Ventidue membri del partito da lui guidato, Cameroon Renaissance Movement, sono sotto processo per le stesse accuse.
I gruppi per i diritti umani hanno accusato Biya di aver messo a tacere le voci dell’opposizione durante i suoi 36 anni di governo, accuse che sistematicamente vengono negate.
Le proteste sono scoppiate nella tormentata regione anglofona occidentale più di due anni fa, e dopo essere state represse si sono trasformate in costanti malcontenti. Nena News
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