Oggi la nostra rubrica settimanale sull’Africa vi porta in Nigeria, Repubblica democratica del Congo, nel Corno d’Africa e in Sudan
di Federica Iezzi
Roma, 21 aprile 2018, Nena News –
Corno d’Africa
Secondo l’ultimo report di Human Rights Watch i richiedenti asilo provenienti in particolare dal Corno d’Africa in Yemen, subirebbero violenze fisiche, torture e detenzioni arbitrarie. Al centro del mirino un centro di detenzione nella città portuale meridionale di Aden, sotto il controllo del governo yemenita. Il centro è famoso dall’inizio del 2017 per aver detenuto diverse centinaia di migranti, rifugiati e richiedenti asilo etiopi, somali ed eritrei.
Anche l’Unhcr riferisce di detenzioni prolungate, abusi e deportazioni forzate di rifugiati, richiedenti asilo e migranti nello Yemen. Le accuse più rilevanti comprendono l’arresto arbitrario dei migranti in condizioni precarie e la non fornitura all’accesso delle procedure di asilo e protezione, nella città portuale di Hodeida.
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Repubblica Democratica del Congo
Più di 250 giudici sono stati licenziati nella Repubblica Democratica del Congo per non avere una laurea valida ai fini di legge e per accuse di corruzione. Il presidente Joseph Kabila ha sanzionato tutte le figure professionali che non soddisfano le condizioni per ricoprire la carica di magistrato. Il paese attualmente conta circa 4mila magistrati.
Non è la prima volta che professionisti della giustizia sono stati licenziati nel Paese africano centrale ricco di minerali. Nel 2009, lo stesso presidente Kabila ha licenziato 96 giudici, accusati di corruzione. Il ministro della giustizia, Mwamba, ha criticato il lento sistema giudiziario e ha affermato che gli arresti e le detenzioni vengono spesso usati come strumenti di intimidazione e terrore contro l’accusato.
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Sudan
Il governo di al-Bashir, il Justice and Equality Movement (Jem) e il Sudan Liberation Movement, hanno manifestato accuse a seguito del fallimento del round negoziale di Berlino. Il Jem ha pesantemente accusato la delegazione governativa di intransigenza e indurimento delle posizioni.
Il governo sudanese ha espresso il suo impegno a costruire la pace sulla base del Documento di Doha redatto nel 2011, accordo mai accettato dai movimenti ribelli. I negoziati di Berlino al momento sembrano rappresentare l’ultima possibilità per i movimenti ribelli di aderire ad un processo di pace in Darfur.
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Nigeria
L’iniziativa Home Grown School Feeding è un movimento lanciato nel 2003 e guidato dai governi nazionali per migliorare la vita degli scolari e degli agricoltori. Lo schema fu lanciato per la prima volta a dicembre 2016. Il piano è stato migliorato e reintrodotto dal presidente Muhammadu Buhari come parte dei programmi di investimento sociale nazionale per affrontare la povertà, la fame e la disoccupazione in Nigeria.
Il programma scolastico opera in 20 dei 36 stati nigeriani e ha permesso una corretta alimentazione a quasi sette milioni di alunni in circa 40mila scuole pubbliche. E oltre 68.800 posti di lavoro sono stati creati attraverso l’iniziativa. Il programma pilota in Nigeria, offre in aggiunta servizi sanitari che includono il trattamento delle infezioni parassitarie del tratto gastrointestinale nei bambini delle scuole primarie pubbliche in 17 stati.
Le stime dell’Unicef parlano di circa 2,5 milioni di bambini nigeriani sotto i cinque anni di età che soffrono di malnutrizione ogni anno. Con un sistema di monitoraggio della qualità, noto come #TrackWithUs, i gestori del programma hanno invitato i nigeriani a visitare le scuole vicine per verificare se i pasti soddisfano i requisiti standard richiesti. Nena News
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