Bombardamenti per tutta la notte, continua a salire il bilancio dei morti mentre c’è chi parla di cessate il fuoco umanitario. Giovane ucciso a Gerusalemme Est durante scontri con le forze militari israeliane.
AGGIORNAMENTI
ore 23.00 – DOMANI MEETING DEL CONSIGLIO ONU PER I DIRITTI UMANI POTREBBE CONDANNARE’ ISRAELE
Domani il Consiglio Onu per i Diritti Umani, su richiesta palestinese e di altri paesi arabi, terrà un meeting nel quale probabilità condannerà l’operazione israeliana e indicherà misure da prendere. Palestina e paesi arabi hanno presentato al Consiglio una bozza di condanna (nel quale non si menziona Hamas) che chiede la formazione di una commissione di inchiesta che indaghi possibili crimini di guerra e violazioni del diritto internazionale.
Israele ha tentato di fermare la bozza e la riunione, ma la rappresentanza palestinese ha ottenuto le firme necessarie all’apertura della discussione.
ore 22.40 – LA FAMIGLIA DI SAMEL KHALEEL SHAMALY VIENE A SAPERE DELLA MORTE DEL GIOVANE DAL VIDEO DELL’ISM
Dopo due giorni di ricerca, racconta il New York Times, la famiglia di Samel Khaleel Shamaly, il giovane di 23 anni ucciso da un cecchino israeliano mentre cercava tra le rovine di Shajaye parenti e amici, ha scoperto con orrore della morte del ragazzo dal video girato dall’ISM che mostra il momento dell’uccisione.
ore 22.30 – ABBAS MINACCIA ISRAELE: “PERSEGUIREMO TUTTI QUELLI CHE HANNO COMMESSO CRIMINI CONTRO I PALESTINESI”
Da Ramallah il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas ha minacciato Israele: “Perseguiremo chiunque abbia commesso crimini contro il popolo palestinese”. Ma resta ancora sospesa l’adesione alla Corte Penale Internazionale.
Ore 22.00 – Proseguono i bombardamenti israeliani su Gaza. colpita la casa di Mohammed Deif, capo militare di Hamas, a Khan Younis. Nel Sud di Gaza due combattenti palestinesi hanno aperto il fuoco su soldati israeliani. Uno dei palestinesi è stato ucciso. Le sirene sono risuonate nelle aree meridionali si Isrele. Il ministero della Sanità ha diffuso l’ultimo bilancio delle vittime: 625 morti e 4.000 feriti.
Ore 21.55 – Stop dei voli Alitalia fino a domani. Posticipato alle 19 il volo di domani mattina. Satsera un volo della Turkish Airlines da Istanbul per Tel Aviv ha inevrtito la rotta ed è rientrato in Turchia. Anche la compagnia turca ha sospeso i voli per 24 ore.
Ore 21.30 – L’albero genealogico della famiglia Abu Jame, sterminata ieri in un raid israeliano (B’TSELEM)
Ore 21.25 – L’INVIATO PALESTINESE ALL’ONU HA CHIESTO AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DI ADOTTARE UNA RISOLUZIONE PER IL CESSATE IL FUOCO. “È una responsabilità del Consiglio di Sicurezza agire per fermare il massacro di innocenti”, ha detto Riyad Mansour. (Reuters)
Ore 21.00 – FRANCIA: FERMATE IL “MASSACRO”. USA: ISRAELE DEVE FARE DI PIÙ PER TUTELARE I CIVILI
Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, oggi ha detto che il numero dei morti a Gaza non è accettabile e che il “massacro e gli attacchi” devono terminare immediatamente. “Non è accettabile che un Paese sia minacciato da missili e che ne cadano sul suo territorio, ma la risposta deve essere proporzionata”, ha detto, “parliamo di oltre 600 morti, è ovviamente qualcosa che non possiamo accettare”.
Il Dipartimento di Stato statunitense oggi ha esortato Israele a fare qualcosa di più per tutelare i civili a Gaza, secondo il Guardian. Una risposta alle dichiarazioni dell’ambasciatore israeliano a Washington, Ron Dermer, che ha detto che Israele dovrebbe avere il Premio Nobel per la Pace per “l’inimmaginabile moderazione” mostrata dai suoi militari.
Ore 20.45 – Air Canada ha cancellato i voli per Israele.
Ore 20.30 - UNRWA: RISPETTARE LE NOSTRE SEDI. ALTRI RAZZI IN UNA SCUOLA. L’Unrwa ha reso noto oggi, per la seconda volta in una settimana, di avere scoperto un imprecisato numero di razzi nascosti in una sua scuola a Gaza, situata tra altri due edifici scolastici in cui sono presenti circa 1.500 sfollati. L’agenzia Onu ha condannato questa “violazione delle leggi internazionali”. In un’altra nota, pochi minuti dopo, l’Unrwa ha dato notizia di bombardamenti su una sua scuola. Secondo quanto riferito dall’Afp, la scuola Al-Maghazi è stata bombardata nel pomeriggio di oggi.
Intanto anche l’Agenzia per la Sicurezza aerea europea ha caldamente raccomandato alle compagnie aeree dell’Unione di evitare l’aeroporto di Tel Aviv. Continuano i bombardamenti su Gaza e il lancio di razzi verso Israele.
Ore 20.00 – Il ministero dei Trasporti israeliano ha chiesto alle compagnie aeree che hanno sospeso i loro voli di tornare indietro sulla loro decisione, affermando che l’aeroporto Ben Gurion è “sicuro” e sorvegliato.
ore 19.40- Dopo la decisione statunitense, anche la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha sospeso i voli da e per Israele per 36 ore. L’Air France, invece, ha deciso per un sospensione e tempo indeterminato e l’olandese KLM ha cancellato i suoi voli oggi. (Reuters)
ore 19.20 – Il Dipartimento dei Trasporti statunitense ha ordinato la sospensione dei voli da e per l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv “per un periodo di 24 ore”. In precendenza quattro compagnie aeree Usa avevano annunciato la sopsensione dei propri voli. Intanto, i 28 ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno divulgato un documento comune in cui chiedono il disarmo di tutte le organizzazioni terroristiche presenti a Gaza.
ORE 19.15 – LIVNI: “NESSUN CESSATE IL FUOCO FINO A QUANDO I TUNNEL NON SARANNO TUTTI DISTRUTTI”
Il ministro della giustizia israeliano Tzipi Livni ha detto oggi che Israele non accetterà alcun cessate il fuoco fino a quando tutti i tunnel non saranno distrutti, aggiungendo che le condizioni poste da Hamas per una tregua sono “inaccettabili”.
ORE 19 – UNRWA: “SCUOLA CHE OSPITA RIFUGIATI COLPITA DA MISSILI ISRAELIANI”
ORE 18.45 – 4 PALESTINESI UCCISI. OCHA: “A GAZA NON C’E’ UN LUOGO SICURO IN CUI RIFUGIARSI”
Altri quattro palestinesi sono stati uccisi da un raid israeliano nel centro della Striscia di Gaza. Il bilancio, diffuso poco fa dalle autorità sanitarie di Gaza, è di oltre 620 morti e più di 3750 feriti. Il personale paramedico è riuscito a recuperare solo ora i corpi della famiglia Haddad, sepolti sotto le macerie per 48 ore a Shajaiyeh.
Aumenta il numero degli sfollati che fuggono dalle proprie case per sistemarsi nelle scuole Unrwa e nei pochi posti che reputano “sicuri”, come l’ospedale Shifa di Gaza City, il cui perimetro è stato trasformato in un campo profughi. Ma secondo il portavoce dell’ufficio Onu per gli affari umanitari (OCHA) a Gaza “non c’è letteralmente alcun luogo sicuro in cui nascondersi” dai bombardamenti dell’esercito israeliano. Stando ai dati diffusi dall’OCHA, 1,2 milioni di gazawi su 1,8 milioni sarebbero senza acqua o con accesso molto limitato a essa, senza corrente per il danneggiamento delle strutture elettriche e senza carburante per azionare i generatori. Ci sarebbero anche numerose strade invase dalle acque reflue.
ore 18:05 – 4 COMPAGNIE AEREE USA SOSPENDONO I VOLI DA E PER ISRAELE
Quattro grandi compagnie aeree hanno sospeso i voli da e per Israele. Si tratta di American Airlines, Delta Airlines, U.S. Air e United Airlines. La decisione è arrivata in seguito a un “warning” della Federal Aviation Authority, dopo la caduta di un razzo su Yehud, vicino all’aeroporto internazionale di Ben-Gurion. È quanto si legge sul quotidiano israeliano Haaretz.
A seguito della decisione, un volo della Delta Airlines partito da New York e diretto a Tel Aviv è stato fatto atterrare a Parigi.
ore 17:45 – 626 VITTIME PALESTINESI. PIU’ DI 3750 FERITI. ABBAS TORNA A RAMALLAH
Un morto e 4 feriti in un bombardamento israeliano nel quartiere al-Barij. La rete panaraba al-Mayadeen sostiene che ci sarebbero diversi cadaveri a Via Baghdad nel quartiere al-Shajaiyya di Gaza.
Sul piano politico, intanto, Abbas ha annullato la sua visita in Arabia Saudita e sta ritornando a Ramallah dopo i fallimentari incontri al Cairo dove sono apparse evidenti le differenze tra le posizioni dell’Autorità Palestinese e dei partiti della Resistenza (principalmente di Hamas).
Nonostante i raid e l’occupazione dell’esercito israeliano di parte della Striscia, i gruppi armati palestinesi continuano a sparare razzi verso Israele. Alcuni missili sono caduti nel Neghev. Non si segnalano feriti né danni.
ore 16:40 – 616 VITTIME PALESTINESI. 3750 I FERITI. ALTRI DUE SOLDATI ISRAELIANI MORTI
Non si ferma il bilancio dei palestinesi assassinati dall’inizio dell’offensiva israeliana. Finora sono 616 le vittime (60 solo oggi). 3750 i feriti. I raid aerei israeliani si stanno ora concentrando sul quartiere Ash-Shajaiyya di Gaza, a Zaitun (nella parte orientale della città) e a Khan Yunis.
Tre palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento israeliano nel campo profughi di al-Barij nella zona centrale della striscia. A Rafah uccise due donne di 75 e 85 anni. Recuperati poco fa dalle macerie i corpi di due ragazzi di 21 e 22 anni.
Il Canale 10 israeliano, intanto, conferma: “la matricola del soldato disperso Oron Shaul corrisponde a quella dichiarata domenica da Hamas”.
Il comandante dell’unità Nahal dell’esercito israeliano ha confermato la morte di altri due soldati e il ferimento di molti altri.
ore: 16:10 – SALGONO A 611 LE VITTIME. CANALE 2 ISRAELIANO: “UNA O DUE SETTIMANE PER DISTRUGGERE MAGGIOR PARTE DEI TUNNEL”
Sono 611 i palestinesi morti da quando è iniziata l’operazione “Bordo Protettivo”. 3.475 i feriti. Dati quanto mai provvisori poiché i combattimenti nella Striscia, accompagnati dai raid aerei israeliani, continuano senza sosta.
Citando una importante fonte militare, il Canale 2 israeliano ha detto che “Israele avrà bisogno di una o due settimane per distruggere la maggior parte dei tunnel”.
Continuano a suonare le sirene in Israele. Poco fa allarme di nuovo scattato a Beer Sheva.
ore 15:45 KERRY E’ AL CAIRO: “QUI PER UN CESSATE IL FUOCO SECONDO PROPOSTA EGIZIANA”
Durante la conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Esteri egiziani Shukri, il segretario di Stato americano, John Kerry, ha detto poco fa di essere al Cairo “su richiesta del Presidente Obama affinché si possa giungere ad un cessate il fuoco secondo la proposta egiziana”. Kerry ha poi rivelato di aver chiamato “molte volte Netanyahu e Abbas. Tuttavia c’è ancora del lavoro da fare [prima di avvicinare le due parti. ndr]”. Il segretario ha poi affermato di essere atterrato nella capitale egiziana non soltanto per parlare di Gaza ma anche per affrontare il problema terrorismo nell’area. Kerry ha, inoltre, ribadito che gli USA “si sono impegnati ieri donando 47 milioni di dollari per Gaza” e ha chiesto alla Comunità internazionale di “fare di più”.
ore 15:15 – SALE IL BILANCIO DELLE VITTIME PALESTINESI. SONO 609, 3720 FERITI
ore 14.10 – ESERCITO ISRAELIANO: “OGGI COLPITI 187 SITI, SCOPERTE 66 ENTRATE A 23 TUNNEL”
Secondo i dati forniti dall’esercito israeliano, oggi sono stati bombardati nella Striscia di Gaza 187 target, di cui 100 solo a Shajaiye. Sarebbero stati scoperti 66 ingressi a 23 tunnel. Fonti palestinesi parlano di almeno 27 morti solo nella giornata di oggi, tra cui una bambina di 4 anni e una donna incinta. I feriti totali dall’inizio dell’offensiva sono 3.700
ore 14.00 – ISRAELE IDENTIFICA IL SOLDATO SCOMPARSO, E’ LO STESSO NOME DATO DA HAMAS
Israele ha identificato il soldato scomparso: si tratta di Oron Shaul, lo stesso che Hamas domenica aveva detto di aver rapito. Secondo l’esercito il militare è morto, ma il suo corpo non è stato ritrovato.
ore, 13.15 – MIGLIAIA IN FUGA DA SHEIKH ZAYED E TEL AL ZAATAR
Nel giro di poche ore, i centri abitati di Sheikh Zayed e Tel Zaatar a nord di Gaza si sono svuotati sotto la furia dei bombardamenti israeliani mentre i combattimenti tra truppe israeliane e combattenti palestinesi si avvicinano al campo profughi di Jabalya (70 mila abitanti). La gente sta fuggendo nel panico, dirigendosi verso le scuole dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i profughi palestinesi. Fonti giornalistiche locali stimano che a Gaza gli sfollati siano 135 mila, 90 mila dei quali ospiti dell’Unrwa. Una richiesta di aiuto viene lanciata in queste ore dall’Unrwa. L’agenzia comunica di non poter piu’ sfamare le decine di migliaia di palestinesi che in questi giorni ha accolto nelle proprie strutture nella Striscia. Sono necessari aiuti immediati per 60 milioni di dollari.
Ore 13.05 – Sono oltre 600 le vittime dell’offensiva israeliana contro Gaza, arrivata al 15esimo giorno. Il portavoce del ministero della Sanità, Ashraf al-Qidra, ha reso noto che il bilancio è salito a 604 morti, dopo che i soccorritori hanno estratto i corpi di altre vittime dalle macerie di un’altra casa distrutta dai raid israeliani. L’ultima vittima ha quattro anni, si chiama Muna Rami al-Kharawt, ed è deceduta nel Nord di Gaza.
Intanto, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, sarà di nuovo in Israele per sostenere un cessate-il-fuoco. Domani incontrerà il presidente palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah e poi parteciperà a una riunione con funzionari israeliani.
ore 12.20 – EGITTO PROPONE RIPRESA DEI NEGOZIATI TRA ISRAELE E ANP
Oggi il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukri, in un incontro con il segretario di Stato Kerry al Cairo ha proposto la ripresa del processo di pace tra Israele e Autorità Palestinese come parte dei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza
ore 12.00 – SCONTRI A NAZARETH DURANTE MANIFESTAZIONE PER GAZA. SEDICI ARRESTI
Ieri sera a Nazareth, città palestinese oggi in territorio israeliano, circa 3mila persone sono scese in piazza per manifestare in solidarietà con il popolo di Gaza. Tanti i cartelli con su scritto “Israele sta commettendo un genocidio”. La polizia israeliana è intervenuta con cannoni ad acqua e granate stordenti per disperdere circa 200 palestinesi che si sono scontrati con i poliziotti. Sedici gli arrestati.
ore 11.30 – DAGLI USA 47 MILIONI DI DOLLARI PER GAZA
Gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio di 47 milioni di dollari in aiuti umanitari per la Striscia di Gaza. Lo ha annunciato dal Cairo il segretario di Stato John Kerry: “Washington è molto preoccupata dalle conseguenze degli sforzi legittimi e appropriati di Israele di autodifendersi. Nessun paese può restare fermo mentre viene attaccato da missili, ma come in ogni conflitto c’è preoccupazione per i civili, le donne e i bambini”. Denaro per la Striscia, ma ben poche pressioni su Israele perché fermi il massacro in corso.
ore 11.15 – CISGIORDANIA, 16 PALESTINESI ARRESTATI IERI NOTTE
Nella notte ieri l’esercito israeliano ha arrestato 16 palestinesi: nel villaggio di Bani Naim, a Est di Hebron, raid nella casa di Husam al-Qawasmeh (detenuto da giugno), arrestati il padre, la moglie e il figlio. Secondo l’esercito si tratta di affiliati ad Hamas.
Colpita la scuola dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nel quartiere di Maghazi, duramente colpito dai bombardamenti israeliani degli ultimi due giorni. Un razzo lanciato da Gaza è caduto nel cortile di una casa di Tel Aviv.
ore 10.40 – AL JAZEERA: “BOMBARDATI I NOSTRI UFFICI A GAZA”
Dopo le minacce di ieri del ministro degli Esteri Lieberman (“Lavoreremo per impedire ad Al Jazeera di operare in Israele”), la tv del Qatar ha detto oggi che i suoi uffici a Gaza sono stati colpiti dalle bombe israeliane.
ore 10.00 – ISRAELE: “RIGETTATA LA PROPOSTA DI TREGUA DELL’ONU”
Funzionari israeliani hanno detto che il coordinatore delle Attività Governative nei Territori, Yoav Mordechai, ha ufficialmente annunciato all’inviato Onu Robert Serry che Israele ha rigettato la proposta di cessate il fuoco umanitario.
ore 9.45 – SCOMPARSO UN SOLDATO ISRAELIANO. PER ISRAELE E’ MORTO, PER HAMAS E’ STATO CATTURATO
All’esercito israeliano manca all’appello un soldato, riporta Channel 10. Secondo fonti militari sarebbe morto insieme ad altri sei militari in un attacco ad un veicolo domenica scorsa, ma il suo corpo non è tra quelli ritrovati e identificati. Lo stesso giorno Hamas aveva rivendicato la cattura di un soldato di cui aveva reso noto il numero di identificazione. Secondo il portavoce di Hamas, Abu Ubaida, le Brigate al Qassam hanno fatto prigioniero un soldato israeliano dopo scontri al confine di Gaza domenica.
ore 9.40 – HAMAS: “NESSUNA TREGUA DI LUNGA DURATA”
Uno dei leader di Hamas, Mohammed Nazzal, ha detto oggi che un accordo di cessate il fuoco non è stato ancora raggiunto: “Ci accorderemo su cessate il fuoco umanitari limitati, ma non ancora su una tregua di lungo termine”.
ore 9.15 – ALMENO 25 STRUTTURE SANITARIE E AMBULANZE TARGET DEI RAID ISRAELIANI
Secondo funzionari del Ministero della Salute di Gaza, l’esercito israeliano ha bombardato in 15 giorni di offensiva oltre 25 strutture sanitarie e ambulanze: “Colpire strutture mediche è un crimine condannato a livello internazionale, una linea rossa che non dovrebbe essere mai passata”. Ieri quattro palestinesi hanno perso la vita nel bombardamento dell’ospedale Al Aqsa Martyrs di Deir al-Balah, numerose ambulanze sono state target dei missili e in molti casi è stato impedito ai medici di raggiungere feriti in aree colpite.
Diretta di ieri, lunedì 21 luglio
dalla redazione
Gerusalemme, 22 luglio 2014, Nena News – E’ disastro umanitario: dall’inizio dell’offensiva via terra le truppe israeliane stanno compiendo un massacro dietro l’altro, colpendo indiscriminatamente e ininterrottamente quartieri residenziali, scuole, case, moschee. Ieri notte bombardate cinque moschee, uno stadio e l’abitazione di un un capo di Hamas. Secondo il Ministero della Salute il bilancio dei morti sarebbe salito a 583, 100mila e oltre gli sfollati.
In scontri diretti tra combattenti di Hamas e soldati, altri due militari hanno perso la vita, portando il numero totale di perdite israeliane a 27. Stamattina sono proseguiti i bombardamenti: all’alba le forze militari israeliane avrebbero colpito almeno 70 volte, dando alle fiamme 19 barche di pescatori e danneggiato molte case lungo il confine. Tra le case distrutte quella di Ahmad Jaabari, ex leader delle Brigate al Qassam, ucciso nel novembre 2012, a Gaza City, e la casa di Ziad al-Thatha, vice premier del precedente governo di Hamas. In totale sarebbero 310 i siti colpiti in 24 ore.
Una violenza inaudita che le diplomazie internazionali tentano di fermare: il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon è volato ieri al Cairo dove ha incontrato il segretario di Stato Usa Kerry. Sia Washington che il Palazzo di Vetro non stanno più nascondendo la preoccupazione – e come nel caso del fuori onda di Kerry – il fastidio per l’estrema violenza con cui le truppe israeliane stanno portando avanti l’operazione Barriera Protettiva, giunta ormai al suo 15° giorno. Dalle Nazioni Unite sarebbe giunta ieri anche la proposta di un cessate il fuoco umanitario a partire da stamattina alle 10. Uno dei leader di Hamas, Musa Abu Marzouk, ha confermato la notizia, aggiungendo che da Israele non è giunta alcuna risposta.
Scontri anche nel resto della Palestina storica: ieri notte a Gerusalemme Est un giovane di 21 anni, Mahmoud Shawamreh, del villaggio di Al-Ram (tra Ramallah e Gerusalemme) è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco tra al-Ram e il checkpoint di Hizma. Secondo la portavoce dell’esercito, “l’incidente in cui un palestinese è stato ucciso è avvenuto durante una violenta protesta vicino Ramallah e è sotto indagine della polizia”. Da giorni la Cisgiordania e Gersualemme Est sono teatro di manifestazioni e scontri praticamente ogni notte. A ciò si aggiungono le proteste in Palestina ’48 (l’attuale Stato di Israele, ndr): ieri a Jaffa nuova grande manifestazione per Gaza, interrotta dall’aggressione di gruppi di estrema destra. Nena News