Ieri colpito duramente l’est di Gaza City, con 72 vittime solo nel quartiere di Shajaiyeh. Ucciso un reporter palestinese, l’esercito israeliano dice alla stampa: “Restate a vostro rischio e pericolo”. Si scava tra le macerie a Khan Younis, per recuperare i corpi rimasti sotto un edificio crollato: già 20 le vittime
AGGIORNAMENTI:
ORE 23.20 – GRUPPI DI ESTREMA DESTRA ATTACCANO LA MANIFESTAZIONE DI JAFFA
La manifestazione per Gaza organizzata per stasera a Jaffa da diversi partiti e associazioni di sinistra è stata attaccata da gruppi fascisti e di estrema destra che hanno cantato slogan “Morte agli arabi”.
ORE 23.15 – PESANTI BOMBARDAMENTI IN CORSO
Dal mare verso Gaza City sono in corso bombardamenti da parte della marina israeliana. La situazione peggiore è a nord e sud, dove i residenti raccontano di attacchi ininterrotti contro i centri abitati. I carri armati israeliani stanno tentando di avanzare verso l’interno.
ORE 21.00 – NUOVI MASSACRI: UNDICI VITTIME A GAZA CITY, VENTUNO A DEIR AL-BALAH
ORE 20.00 – BILANCIO DELLE VITTIME SALE ANCORA: 558 MORTI
ORE 19.00 – ESERCITO ISRAELIANO: SETTE SOLDATI UCCISI NELLE ULTIME 24 ORE, PER HAMAS SONO DIECI
L’esercito israeliano ha fatto sapere che sette soldati sono stati uccisi nelle ultime 24 ore a Gaza, portando il totale a 25. Tre militari gravemente feriti, otto leggermente. Secondo Hamas, i soldati uccisi sarebbero almeno dieci.
ORE 18.50 – MINISTRO DEGLI ESTERI ISRAELIANO, LIEBERMAN: “LAVOREREMO PER IMPEDIRE AD AL JAZEERA DI LAVORARE IN ISRAELE”
ORE 18.30 – BILANCIO SALE A 548 MORTI, ALCUNI NON ANCORA IDENTIFICATI
ORE 18.15 – ABBAS E MESHAAL SI INCONTRANO IN QATAR
Il presidente dell’Autorità Palestinese Abbas ha incontrato in Qatar il leader politico di Hamas, Meshaal. I due hanno concordato sulla necessità di un cessate il fuoco e sul coinvolgimento nel negoziato dell’Egitto, nonostante Meshaal abbia sottolineato alcune sue riserve sulla tregua proposta dal Cairo.
ORE 18.10 – FRASE SHOCK DI UN PROFESSORE ISRAELIANO: “STUPRARE LE MOGLI E LE MADRI DEI COMBATTENTI PALESTINESI IMPEDIRA’ GLI ATTACCHI”.
Intervistato stamattina dalla Radio Bet israeliana durante il programma HaKol Diburim, il professore Mordechai Kedar, insegnante israeliano di letteratura araba presso l’Università Bar-Ilan, ha dichiarato oggi che “stuprare le mogli e le madri dei combattenti palestinesi impedirà gli attacchi”. “La sola cosa – ha detto Kedar – che fermerà un attentatore suicida è quella di sapere che se catturato, sua sorella o sua madre verrà stuprata”.
Al commento stupito del presentatore Yossi Hadar (“non va bene, non possiamo ovviamente prendere queste iniziative”), Kedar ha rincarato la dose: “non parlo di cosa facciamo o non facciamo. Io parlo della realtà: ‘unica cosa che dissuaderà un attentatore suicida è sapere che se preme il grilletto, la sorella sarà violentata”.
Kedar è un professore specializzato negli studi sui palestinesi di Israele. Ha servito per 25 anni nell’Intelligence militare dove ha approfondito gli studi sui gruppi islamici. E’ un ricercatore presso il “Centro Begin-Sadat per Studi Strategici”.
Bar Ilan è una importante università religiosa israeliana situata non lontana da Tel Aviv. Nel novembre 1995, un suo studente,Yigal Amir, assassinò il Primo Ministro Yitzhak Rabin.
Ore 17:40 – IL LEADER DI HAMAS MASH’AL: “CON LA SUA RESISTENZA GAZA HA DECISO CHE OCCUPAZIONE E ASSEDIO DEVONO TERMINARE”
Dagli schermi della tv panaraba al-Mayadeen, l’ex Premier del governo Hamas a Gaza, Khaled Mash’al, ha dichiarato poco fa: “la Resistenza sta confermando che Gaza è il cimitero dell’Occupazione [Israele, ndr]. L’invasione via terra è frutto del fallimento dell’aggressione aerea sulla Striscia e mostra anche quanto il nemico sia dedito ad atti di terrorismo. Sui crimini commessi dall’Occupazione non possiamo chiudere gli occhi”.
Haniyeh ha poi deplorato l’atteggiamento della Comunità internazionale: “il silenzio del mondo sull’Occupante e il non avere processato i suoi leader hanno incoraggiato il nemico a compiere l’aggressione”. L’ex Primo Ministro ha poi parlato di tregua. “Vediamo ancora di buon occhio qualunque proposta seria e sincera per fermare l’attacco. Le nostre richieste sono la fine dell’assedio e la garanzia che una tale aggressione non si verifichi più. Con il suo sangue e la sua resistenza Gaza ha deciso che l’assedio e l’Occupazione devono terminare”.
ore 17:05 – 548 PALESTINESI UCCISI DA INIZIO OPERAZIONE “BORDO PROTETTIVO”. PIU’ DI 3300 I FERITI. ENNESIMO NUCLEO FAMILIARE STERMINATO
Nella sola giornata di oggi le vittime palestinesi sono 78. Bilancio provvisorio perché i raid e i colpi di artiglieria israeliani continuano senza sosta. Da registrare l’ennesimo massacro di un intero nucleo familiare: gli al-Qassas di Gaza. 9 dei suoi membri (tra cui 5 bambini) hanno perso la vita in un bombardamento aereo compiuto dall’aviazione israeliana. 4 i feriti durante lo stesso attacco.
ore: 16:40 – MA’AN NEWS: “A PARTIRE DA DOMANI VALICO DI RAFAH APERTO PER FAR USCIRE FERITI E STRANIERI.
ore 16:30 – CANALE 10 ISRAELIANO: “107 SOLDATI FERITI DA INIZIO OPERAZIONE TERRESTRE”
ore 16:10 – L’ESERCITO ISRAELIANO: “DA INIZIO OPERAZIONE TERRESTRE UCCISI 160 TERRORISTI. DALLA MEZZANOTTE DI IERI COLPITI 130 OBIETTIVI TERRORISTICI PRESENTI NELLA STRISCIA”.
ORE 16.00 – VIDEO: SOCCORRITORE PALESTINESE UCCISO DA UN CECCHINO A SHAJAIYA
Il video girato da un palestinese e diffuso dall’International Solidarity Movement mostra i soccorsi a Shajaiye, ieri, durante la tregua. Uno dei ragazzi che stava cercando tra le macerie viene colpito da un cecchino israeliano. Ferito, viene ucciso da un secondo colpo.
ORE 15.15 – 4 MORTI E 50 FERITI NEL BOMBARDAMENTO DELL’OSPEDALE AL-AQSA A DEIR AL-BALAH. ESERCITO ISRAELIANO CHIEDE DI EVACUARE OSPEDALE
Carri armati israeliano hanno colpito il terzo piano dell’ospedale Al Aqsa di Deir al-Balah. Quattro morti e 50 feriti, tra personale medico e pazienti, secondo il Ministero della Salute. Il terzo piano ospitava alcune sale operatorie e terapia intensiva. Altri missili hanno colpito le zone intorno all’ospedale.
ORE 15 – FONTI PALESTINESI: BOMBARDATO L’OSPEDALE DI DEIR AL-BALAH: 15 FERITI
ORE 13.35 – CINQUE VITTIME IN BOMBARDAMENTO A NORD
ORE 13.30 – SCIOPERI DI PALESTINESI IN ISRAELE, LIEBERMAN ESORTA A “NON COMPRARE NEI NEGOZI ARABI”
Stando a Haaretz, un numero relativamente alto di palestinesi è in sciopero nelle città “arabe” israeliane (Nazareth, Umm al-Fahm, Sakhnin) e in quelle a forte componente palestinese, rispondendo all’appello dell’Alto comitato arabo di monitoraggio. Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha esortato via Facebook gli israeliani a non fare la spesa nei negozi arabi che sono in sciopero.
ORE 12.00 – SCIOPERO GENERALE DI ISTITUZIONI, MINISTERI E NEGOZI. SCONTRI IN TUTTA LA CISGIORDANIA: DECINE DI FERITI
Cisgiordania e Gerusalemme manifestano per Gaza. Mentre nei Territori Occupati istituzioni e ministeri chiudevano oggi gli uffici per lo sciopero generale contro il massacro in corso, negozi e attività commerciali sia in Cisgiordania che in Palestina ’48 (l’attuale Stato di Israele) aderivano all’iniziativa lanciata dai partiti palestinesi. Tante le manifestazioni nella notte a Beit Ummar, Hebron, Betlemme, Ramallah, Nablus, Halhul, al-Fawwar. Secondo fonti mediche, sarebbero 20 i feriti solo a Hebron. Scontri con la polizia israeliana a Gerusalemme Est. In molte delle manifestazioni di ieri notte, i presenti hanno festeggiato la notizia del rapimento del soldato israeliano, considerata un elemento di forza in possibili negoziati.
ORE 11.40 – HEZBOLLAH: “PRONTI A SOSTENERE LA LOTTA DI HAMAS”
Il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha telefonato al capo politico di Hamas Meshaal e al leader della Jihad Islamica Shalah, dicendo loro che il movimento libanese è pronto ad assistere la lotta contro l’occupazione israeliana.
ORE 11.10 – CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU: “SUBITO CESSATE IL FUOCO”. KERRY E BAN KI-MOON IN ARRIVO.
Ieri sera il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto il cessate il fuoco tra Israele e Hamas: “I membri del Consiglio di Sicurezza esprimono grande preoccupazione per il crescente numero di vittime”, ha detto l’ambasciatore all’Onu del Rwanda, attuale presidente. Oggi Ban Ki-moon sarà al Cairo per lavorare ad una tregua. Tornerà anche il segretario di Stato Usa Kerry.
ORE 11 – VIDEO: A NABLUS, LA POLIZIA PALESTINESE SPARA IN ARIA PER DISPERDERE LA FOLLA
Ieri sera grande manifestazione di protesta a Nablus contro l’attacco israeliano a Gaza. La polizia palestinese su ordine dell’ANP ha sparato colpi in aria per disperdere le migliaia di persone presenti.
ORE 10.10 – INTENSI BOMBARDAMENTI A EST DI GAZA, SHAJAIYEH E TUFFAH.
Israele riferisce dell’uccisione di 10 miliziani di Gaza all’uscita da un tunnel.
ORE 9.45 – 508 VITTIME PALESTINESI, 3150 FERITI. RIFUGIATI AUMENTATI DEL 400% NEGLI ULTIMI 4 GIORNI, UNRWA LANCIA APPELLO PER RACCOLTA DI 60 MILIONI DI DOLLARI
Secondo il ministero della salute di Gaza, i morti palestinesi sono 508 e i feriti 3150. L’Unrwa dichiara che 83 mila sfollati hanno cercato riparo in 60 strutture dell’agenzia Onu, per un numero di rifugiati che è aumentato del 400 per cento negli ultimi 4 giorni. L’Unrwa ha lanciato un appello per la raccolta di 60 milioni di dollari per Gaza: serviranno per il lavoro di emergenza e per l’assistenza successiva, come la riparazione delle case e i servizi di assistenza psichiatrica alla popolazione, soprattutto per i bambini, che dovrebbe durare dai 3 ai 6 mesi.
ORE 9.30 – MILIZIANI DI GAZA INFILTRATI IN ISRAELE VIA TUNNEL. OGGI SCIOPERO GENERALE DEI PALESTINESI DI ISRAELE E CISGIORDANIA
Alcuni miliziani di Gaza sono riusciti a infiltrarsi in territorio israeliano utilizzando due tunnel: lo ha dichiarato l’esercito israeliano, specificando che sono 40 i tunnel localizzati dall’inizio dell’invasione via terra, 14 dei quali sarebbero intatti. Ai residenti dei kibbutz Nir Am ed Erez è stato ordinare di rimanere chiusi in casa, mentre tutte le strade della zona sono state bloccate al traffico. Non è chiaro se i militanti siano stati uccisi.
Le comunità palestinesi di Israele hanno dichiarato che oggi sarà giorno di lutto e di sciopero generale contro l’attacco a Gaza.
Diretta di ieri, domenica 20 luglio – giorno 13
della redazione
Gerusalemme, 21 luglio 2014, Nena News - Oltre 110 morti in un giorno,72 solo nel quartiere di Shajaiyeh – nella parte orientale di Gaza City, colpito ieri mattina da un intenso attacco aereo israeliano- migliaia di feriti, ospedali al collasso e tredici soldati israeliani uccisi: è il bilancio della domenica di sangue appena passata a Gaza, il giorno in assoluto più violento dall’inizio dell’offensiva israeliana. Ora, secondo le autorità sanitarie palestinesi, il numero delle vittime sarebbe salito a 500.
Circa 135 mila gazawi sono fuggiti dalle proprie case, un numero di sfollati che le organizzazioni umanitarie hanno definito più alto che durante l’operazione “Piombo Fuso” del 2008-2009. Oltre un terzo di loro si è rifugiato nelle strutture dell’Unrwa.
Questa notte invece i raid israeliani hanno colpito la zona meridionale della Striscia, centrando un palazzo vicino Khan Younis: secondo il ministero della salute palestinese, venti vittime sono state trovate finora sul posto, mentre due persone ferite sono state estratte dalle macerie: si continua a scavare per recuperare i corpi.
Aumentano le vittime anche sul lato israeliano: ieri sono morti 13 soldati, di cui due cittadini statunitensi, negli scontri con gli uomini di Hamas. Anche in questo caso si tratta di primato: sarebbe il numero più alto di soldati israeliani uccisi in un giorno solo da molto tempo. Con i cinque soldati e due civili uccisi sabato, il numero dei morti è salito così a 20.
Ieri in serata era circolata la notizia – diffusa dalla tv delle brigate al-Qassam e da al-Aqsa, emittente di Hamas – della cattura di un soldato israeliano nella Striscia. Hamas ne aveva anche diffuso il nome, Shaul Aron (nome che, come faceva notare ieri al-Jazeera, era molto simile a quello di uno dei soldati morti, Oron Shaul) e il numero di carta d’identità, ma questa mattina l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Ron Prosor ha smentito l’intera vicenda, bollandola come “falsa”.
Questa notte si è tenuta una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla strage di Shajaiyeh, richiesta dalla Giordania su pressione di Abu Mazen, riunione che è terminata con la dichiarazione di routine di “preoccupazione” per il numero di vittime e la richiesta di “cessare ogni ostilità”. Da Doha, dove ha incontrato il segretario generale dell’Onu, Abbas ha riaffermato “l’unità dei palestinesi contro i crimini israeliani”. “Abbiamo bisogno – ha detto il presidente dell’Anp – di un cessate il fuoco, dell’apertura dei confini e della liberazione dei nostri prigionieri liberati durante lo scambio con Shalit [e arrestati in seguito alla scomparsa dei tre coloni israeliani, ndr]”.
Ban Ki Moon ha invece esortato gentilmente Israele a “contenersi” e ha condannato “le atrocità” del conflitto, affermando che continuerà a lavorare per un cessate il fuoco immediato. E anche il presidente Usa Barack Obama, nella sua seconda telefonata in tre giorni con Benjamin Netanyahu, si è detto “preoccupato” per l’alto numero di vittime civili a Gaza “e per la perdita di soldati israeliani”: ma ha comunque ribadito il pieno sostegno a Israele nel suo “diritto a difendersi”. Nena News
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