Da venerdì 10 a domenica 12 il capoluogo piemontese ospita la terza edizione della rassegna. Tra i film proiettati “Verba Volant”, la storia dei due insegnanti in sciopero della fame, e “#direnayol”, viaggio nel Gay Pride di Istanbul
della redazione
Roma, 9 novembre 2017, Nena News – C’è tanta Turchia alla terza edizione del Divine Queer Film Festival di Torino, dal 10 al 12 novembre presso i Laboratori di Via Baltea 3. Tre i film turchi che parteciperanno alla rassegna che dal 2015 si concentra sui temi di identità di genere, disabilità e migrazione: si parte con “Verba Volant” di Tufan Tastan (venerdì 10 alle 21) che racconta una delle storie più emblematiche dell’ultimo anno e mezzo di epurazioni governative, quella dei due insegnanti Nuriye Gulmen e Semih Ozakca, in sciopero della fame da quasi 240 giorni per essere stati licenziati con l’accusa di terrorismo.
Sotto processo, sono diventati due dei simboli della resistenza al regime del presidente Erdogan, capace dal luglio 2016 ad oggi di spazzare via opposizioni, voci, critiche, deputati di partiti rivali e giornalisti indipendenti.
Sabato 11, invece, alle 16 l’appuntamento è con “#direnayol” di Ruzgar Buski, viaggio nella vita dell’attivista trans Sevvac Kilic attraverso la partecipazione al ventunesimo Gay Pride di Istanbul, come quello di quest’anno vietato dalle autorità per generiche “ragioni di sicurezza”. Parte, in realtà, della più generale cappa di repressione che soffoca i movimenti di base attraverso il divieto a scendere in piazza.
Lo stesso giorno alle 17.25 è la volta di “Rebirth” di Gokce Oraloglu, cortometraggio che in pochi minuti, con e come una danza, investiga la ricreazione della copertina che ognuno di noi ha addosso.
Alle tre pellicole turche si aggiungono lavori provenienti da tutto il mondo – Italia, Belgio, australia, India, Germania, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Francia e Stati uniti – che raccontano le persone transgender, disabili e migranti ma soprattutto smontano stereotipi, tabù e paure che intorno a loro la società crea. Un festival, Divine, che utilizza l’ironia e la positività per mettere in scena le storie personali di chi lavora al cambiamento attraverso film, documentari e cortometraggi.
Trovate il programma completo nel sito www.divinequeer.it. Tutte le proiezioni sono gratuite. Organizzatrice del festival è l’associazione cultura Taksim con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Torino e Amnesty International. Ed ecco che torna di nuovo la Turchia: Taksim (in arabo “separazione, spaccatura”) è il nome della piazza in cui nel 2013 centinaia di migliaia di turchi combatterono contro i progetti immobiliari del governo di Ankara e la distruzione del parco Gezi, un movimento spontaneo che ha coinvolto associazioni, sindacati, partiti politici, semplici cittadini. Ed è il nome del quartiere teatro, il primo maggio 1977, della lotta degli operai turchi. Nena News