Al via domani la rassegna culturale “Palestina Raccontata. Viaggi dall’Occidente, viaggi dell’interno”, otto appuntamenti volti a mostrare la storia, le tradizioni e la cultura di una terra affascinante e sfaccettata
dalla redazione
Roma, 17 marzo 2014, Nena News – Il viaggio in Palestina, quest’anno, comincia a Torino. Precisamente domani, nell’aula Magna del Rettorato dell’Università del capoluogo piemontese, per terminare il 12 aprile nell’incantevole cornice del Teatro Regio. Nel mezzo, sei appuntamenti ospitati nelle stanze del Museo d’Arte Orientale, volti a presentare la complessità della cultura palestinese in un viaggio alla scoperta della sua storia e delle sue tradizioni, dei personaggi che l’hanno percorsa e che continuano a farlo, nonostante le restrizioni in loco e le deformazioni d’immagine che quotidianamente la Palestina subisce sui media. “Palestina Raccontata. Viaggi dall’Occidente, viaggi dell’interno” è questo: un percorso volto a scoprire la Palestina e a mostrarla in tutto il suo fascino e la sua complessità.
Il progetto, nato in seno alla campagna “Cultura è Libertà” volta a promuovere la cultura palestinese, è opera di Ada Lonni, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Torino che, grazie al patrocinio del Comune e della Provincia e al sostegno del Museo d’Arte Orientale, ha creato – grazie anche al partenariato con l’Università di Betlemme – un evento importante nel panorama italiano, ricco di ospiti locali e internazionali. Tra loro, intellettuali e registi, scrittori e attivisti, ma anche docenti, ricercatori e membri di organizzazioni internazionali. Ognuno di loro presenterà una sfaccettatura della Palestina, un tassello di quella cultura sconosciuta ai più.
Si partirà dalla Palestina immaginaria, quell’idea che nei secoli ha portato numerosissimi viaggiatori a toccare i suoi lidi, alla scoperta di quella Terra Santa di antiche memorie: da qui il passo verso il colonialismo, veicolato dall’Orientalismo – e quindi da una certa idea che l’Occidente aveva dell’Oriente – è stato breve. Si analizzerà l’opera degli stranieri intenti a disegnare la “loro” Terra Santa, per poi passare la penna ai palestinesi desiderosi di ritratteggiare la propria terra e di mostrarla ai visitatori, con il nuovo apporto delle guide turistiche e dei viaggi “alternativi” realizzati proprio da loro.
L’itinerario continuerà poi all’insegna dei percorsi quotidiani dei palestinesi nella loro terra, marcati da mille difficoltà e restrizioni che rendono il paesaggio ostile a loro che vi risiedono. Sarà poi la volta del viaggio interiore, quel filo che lega palestinesi e israeliani alla stessa terra e infine si arriverà a parlare dei viaggi degli ultimi anni, quelli che portano la solidarietà da parte di una moltitudine di persone, siano esse israeliane, palestinesi o straniere, che vivono e combattono per una pace giusta.
Come ogni viaggio che si rispetti, la rassegna “Palestina Raccontata” finirà a tavola, per salutare ospiti e partecipanti con una festa a base di piatti palestinesi, preparati dalla chef Fidaa Abu Hamdiya e accompagnati da una varietà di vini provenienti dalla regione di Betlemme. Perché la cultura passa soprattutto per le cucine, e uno dei modi per entrare in una realtà sconosciuta è quello di assaggiarla. Nena News.