Otto film in tre giorni intervallati da sessioni di discussioni circa la loro realizzazione. L’idea del progetto (4-6 maggio) è un “viaggio cinematografico”, un collage di immagini in sequenze che aiutino la formazione di una o più idee sul mondo arabo
di Cecilia D’Abrosca
Roma, 5 maggio 2017, Nena News – Otto film arabi saranno proiettati dal 4 al 6 maggio ad Abu Dhabi, all’interno di uno spazio cinematografico allestito per dare risalto al lavoro di registi emergenti e per discutere delle possibilità di intraprendere una carriera nell’industria del cinema. “On Arab Geographies” è il titolo scelto per le tre giornate dedicate al cinema, che saranno intervallate da sessioni di discussioni circa la realizzazione e la produzione di prodotti destinati al mercato.
Il programma dell’evento è curato da Raboh El Khoury, manager di “Talents Beirut” e programmatore al “Festival del Film Arabo di Berlino”, questi, riferendosi a “On Arab Geographies” ne parla come il tentativo di approntare un collage di immagini in sequenze che aiutino la formazione di una o più idee sul mondo arabo; una sorta di “viaggio cinematografico”, contraddistinto da una alta mobilità all’interno di un set di realtà geografiche distinte, animato da peregrinazioni di natura internazionale e sforzi individuali di trovare la speranza lungo il percorso personale.
In The Last Days of the City del 2016, diretto da Tamer El Said, aprirà la prima serata. Ad esso, seguiranno:
Zainab Hates the Snow’, documentario di Kaouther Ben Hania;
Omnia, il corto di Amna Al Nowais;
Nearby Sky di Nujoom Al Ghanem;
Geographies di Chaghig Arzoumanian;
Mare Nostrum di Anas Khalaf e Rana Kazkaz.
I lavori spaziano tra diversi generi cinematografici e raccontano aspetti dell’ Egitto, Sudan, Iraq, Tunisia, Libano ed altri Paesi.
L’iniziativa culturale e cinematografica parte dall’idea di approfondire la conoscenza delle dinamiche del settore cinematografico e alimentare la visibilità di registi e sceneggiatori, facilitando, in tal modo, il compito al pubblico e alla critica, di scoprire la profondità dei film trasmessi e apprezzarne gli autori. Gli interventi vedranno la partecipazione di cineasti che daranno informazioni sulle sfide che gli aspiranti registi dovranno essere disposti ad affrontare, per realizzare i propri obiettivi, toccando le diverse geografie del mondo arabo e discorrendo delle teorie cinematografiche più diffuse.
Il programma vuole soddisfare il giovane pubblico del cinema arabo contemporaneo, interessato alle forme di narrazione del cinema nelel forme più sperimentali. Coerente alla voglia di mostrare il modo in cui si fa cinema nei paesi arabi, si sfidano i gusti e il mercato, rappresentato da profili di consumatori culturali preparati ed esigenti.
Il primo film in programma, In The Last Days of the City, considerato uno tra i lavori più brillanti del 2016, diretto dall’egiziano Tamer El Said, ha i caratteri di una elegia, è un melanconico poema di amore e di odio rivolto al Cairo. Il titolo originale è Akher Ayam al Madina. È stato presentato alla “Berlinale 2016”, al “Pesaro Film Festival 2016” e a Milano, all’interno della rassegna, “Le vie del cinema”. Nena News