Secondo il canale 12 della tv israeliana, il piano, che sarà presentato la prossima settimana alla Casa Bianca al premier israeliano Netanyahu e al leader dell’opposizione Gantz, prevede uno stato di Palestina ma a condizioni che “nessun leader palestinese potrebbe accettare ragionevolmente”
della redazione
Roma, 24 gennaio 2020, Nena News – Il piano di pace dell’amministrazione Trump per la Palestina e Israele, che sarà presentato la prossima settimana alla Casa Bianca al premier israeliano Netanyahu e al leader dell’opposizione Gantz, prevede piena sovranità israeliana su Gerusalemme, annessione da parte di Tel Aviv di tutti gli insediamenti coloniali in Cisgiordania e nessun significativo ritorno in Israele dei rifugiati palestinesi. A riferirlo è stato ieri il canale 12 della tv israeliana che ha detto che quella di Trump sarà “la proposta più generosa” offerta ad Israele.
Stando alle rivelazioni dell’emittente televisiva, il progetto Usa prevede uno stato di Palestina ma a condizioni che “nessun leader palestinese potrebbe accettare ragionevolmente”. Canale 12 afferma che l’Autorità palestinese guidata da Abu Mazen non conoscerebbe i dettagli del piano dato che Ramallah non ha rapporti con Washington da quando Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale israeliana (dicembre 2017).
I dettagli del piano Trump secondo Canale 12:
- Piena sovranità israeliana su Gerusalemme, compresa la Città Vecchia, con una sola “simbolica rappresentanza palestinese”;
- Sovranità israeliana su tutte le 100 e più colonie israeliane della Cisgiordania occupata. Resterebbero escluse solo 15 che sono più isolate;
- Se Israele dovesse accettare il piano e i palestinesi rifiutarlo, Israele avrà il sostegno degli Usa per iniziare ad annettere unilateralmente gli insediamenti illegali in Cisgiordania;
- Ai palestinesi verrà garantito uno stato, ma solo se Gaza sarà demilitarizzata, se Hamas consegnerà le armi e i palestinesi riconosceranno Israele come stato ebraico con Gerusalemme come capitale.
Il giornalista di canale 12, citando fonti israeliane, ha anche aggiunto che:
- I palestinesi non avranno alcun ruolo nel controllo dei confini;
- La Valle del Giordano sarà sotto pieno controllo israeliano;
- Sovranità israeliana su tutti i “territori aperti” dell’Area C della Cisgiordania (ciò vuol dire il 30% della Cisgiordania);
- L’approvazione di tutte le richieste di sovranità israeliana;
- Alcune compensazioni minori territoriali nel Negev per i palestinesi;
- Possibile assorbimento marginale dei rifugiati palestinesi in Israele, nessun risarcimento per loro;
Trump avrebbe voluto svelare il piano mesi fa, ma non lo avrebbe fatto più vista la prolungata impasse politica israeliana (Israele vota per la terza volta in un anno il prossimo 2 marzo). Ora, però, si sarebbe deciso ad annunciarlo.
Un servizio del canale 13 della tv israeliana, invece, presenta dettagli leggermente differenti da quelli del canale 12, ma ha anche detto che i dati in suo possesso risalgono ad un anno fa e che ora il piano si sarebbe spostato “verso destra”. Il precedente piano prevedeva l’annessione da parte israeliana del 15% della Cisgiordania, la sovranità palestinese in qualche quartiere di Gerusalemme est e lo sgombero di 60 avamposti coloniali che Israele considera illegali. Anche canale 13, citando una fonte della Casa Bianca, definisce l’attuale piano di Trump come “il più pro-israeliano mai prodotto o presentato”.
Sulle rivelazioni della stampa israeliana è intervenuto direttamente Trump con un tweet in cui afferma che “i resoconti sui dettagli e la tempistica del nostro piano di pace sono puramente speculativi”. Nena News