Le forze armate hanno fatto irruzione ieri presso la comunità beduina vicino a Gerusalemme. Rischia di essere rasa al suolo anche la Scuola di Gomme costruita nel 2009 dalla ong Vento di Terra e dal gruppo Arcò
della redazione
Roma, 20 febbraio 2017, Nena News – Le forze armate israeliane hanno fatto ieri irruzione presso la comunità beduina di Khan al-Ahmar nel nord est di Gerusalemme per consegnare ordini di demolizione per 40 case. Rischia di essere demolita anche la Scuola di Gomme costruita nel 2009 dalla ong Vento di Terra e dal gruppo Arcò (Architettura e cooperazione). La notizia è stata confermata anche dal Cogat (il Coordinamento delle attività governative nei Territori) che è responsabile delle implementazione delle politiche israeliane nella Cisgiordania occupata palestinese. Un suo portavoce, infatti, ha detto che “ordini di fine costruzione” sono stati rilasciati per un numero (non specificato) di edifici a Khan al-Ahmar e saranno eseguiti “secondo le direttive dello stato [israeliano] e le richieste certificazioni legali”. La risposta delle autorità palestinesi non si è fatta attendere: il ministro dell’istruzione Sabri Saydam ha denunciato il blitz alla “Scuola di Gomme” descrivendolo come una “procedura sistematica e violenta”.
Non è la prima volta che le autorità minacciano di demolizione la scuola. Lo scorso agosto, infatti, dopo che si erano diffuse notizie di una sua chiusura per ordine dell’ufficio del primo ministro, la Corte Suprema israeliana ordinò allo stato d’Israele di fornire una opinione formale sulla scuola. A ottobre poi Tel Aviv ha deciso di rimandare la decisione di quattro mesi. Ora che il tempo previsto è scaduto, non è chiaro cosa accadrà alla struttura scolastica. All’agenzia di stampa palestinese Ma’an, il ministero di giustizia israeliano ha fatto sapere che esaminerà il caso con attenzione.
Secondo l’ong israeliana “Rabbini per i diritti umani” – che dà supporto legale alla comunità di Khan al-Ahmar – Israele non avrebbe preso ancora una decisione definitiva perché è consapevole delle pesanti critiche internazionali che riceverebbe nel caso in cui la scuola venisse demolita.
A denunciare il raid israeliano è Vento di Terra. “All’alba di stamattina [ieri, ndr] – si legge in un comunicato della ong italiana – i militari israeliani hanno fatto irruzione nella Scuola di Gomme. La scuola, sotto minaccia di demolizione, è stata circondata e un blocco militare è stato imposto su tutto il villaggio beduino di al Khan Al Ahmar. Alunni e insegnanti non hanno potuto accedere alle classi. 3 famiglie hanno ricevuto ordini di demolizione per le loro abitazioni che dovranno lasciare entro 5 giorni”. L’organizzazione italiana chiede pertanto “a tutti coloro che intendono difendere la Scuola di Gomme e il diritto all’educazione dei suoi alunni di aderire all’appello pubblicato su change.org”. L’invito è ad agire subito: “Sono gli ultimi giorni per farlo!”
Ma ad essere sotto attacco è una intera comunità che, come in altri casi simili, è sotto minaccia di trasferimento. L’obiettivo di Tel Aviv – già da tempo avviato– è quello di costruire centinaia di case per soli ebrei negli insediamenti del “corridoio E1” in modo tale da dividere la Cisgiordania in due tronconi impedendo nei fatti la creazione di uno stato palestinese. Nena News