L’Iraq sottolinea che ogni accordo tra le parti in conflitto in Siria o nella regione deve tenere presente la sua sicurezza “Onestamente, siamo infelici per questo accordo e lo consideriamo non corretto”, ha commentato il primo ministro iracheno Haider al Abadi
AGGIORNAMENTI
Raid aerei coalizione Usa bloccano convoglio jihadisti Isis diretti a Deir Ezzor
La Coalizione a guida Usa ha effettuato un raid aereo per impedire a un convoglio di miliziani dell’Isis evacuati dalla zona siriana del Qalamoun e a ridosso del confine con il Libano di raggiungere la parte orientale del Paese al confine con l’Iraq. “Per impedire al convoglio di dirigersi più a Est, abbiamo creato un cratere e distrutto un piccolo ponte”, ha affermato il portavoce della Coalizone colonnello Ryan Dillon. Washington ha condannato l’accordo per il trasferimento dei jihadisti unendosi alle proteste del governo iracheno.
della redazione
Roma, 30 agosto 2017, Nena News – Ha provocato l’ira del governo di Baghdad l’accordo mediato dal movimento sciita libanese Hezbollah che ha portato al trasferimento di centinaia di miliziani dell’Isis e dei loro familiari dalla regione siriana occidentale di Qalamoun, adiacente al confine con il Libano, alla provincia orientale di Deir Ezzor, l’ultimo importante bastione dello Stato islamico in Siria accanto alla frontiera con l’Iraq. Baghdad ieri ha protestato, affermando con forza che ogni accordo tra le parti in conflitto in Siria o nella regione deve tenere presente la sicurezza dell’Iraq. “Onestamente, siamo infelici e lo consideriamo non corretto”, ha commentato il primo ministro iracheno Haider al Abadi. “Il trasferimento di terroristi da Qalamoun al confine iracheno-siriano è preoccupante e un insulto alla popolazione (irachena)…Non deve esserci alcuna possibilità per Daesh (Isis) di respirare”, ha aggiunto al Abadi.
Il timore del governo di Baghdad riguarda il possibile passaggio di miliziani dell’Isis in territorio iracheno dove le truppe governative e le milizie alleate sono impegnate in una aspra battaglia con gli uomini del Califfato che ha portato, dopo combattimenti durati mesi, alla liberazione di Mosul e, nei giorni scorsi, di Tel Afar. Gran parte dei jihadisti che ieri hanno raggiunto Deir Ezzor dovrebbero trasferirsi a Boukamal, nei pressi del confine iracheno.
L’Iraq, in maggioranza sciita, ha sostenuto apertamente Damasco e Hezbollah nell’offensiva in Siria contro l’Isis ma ora tanti iracheni non riescono a capire il trasferimento dei jihadisti a Deir Ezzor. “Chi pagherà per la consegna che ci è stata fatta da (leader di Hezbollah) Hassan Nasrallah?”, ha scritto sui social il noto scrittore Saleh al Hamdani. Altri iracheni sottolineano che l’Iraq ha pagato con la distruzione di Mosul la determinazione di non permettere ai miliziani dell’Isis di lasciare la città e trovare un rifugio in Siria.
Il governo libanese e Hezbollah hanno difeso l’accordo, affermando che era l’unico modo possibile per recuperare i resti di nove soldati libanesi sequestrati e uccisi dall’Isis. Non mancano voci critiche anche in Libano dove però molti altri sottolineano che la partenza dei jihadisti dal Qalamoun ha permesso all’esercito libanese di assumere il pieno controllo di una vasta area di confine dove Beirut era assente già da prima dell’inizio della guerra in Siria.
La tensione tra Beirut e Baghdad avviene in una fase in cui diversi esponenti religiosi e politici iracheni di fede sciita hanno, a sorpresa, accettato incontri con la monarchia sunnita saudita nemica l’Iran alleato dell’Iraq e che considera lo Sciismo una forma di apostasia e sta intensificando la repressione nei centri abitati a maggioranza sciita nell’Est del regno Nena News