Da oggi, per il secondo anno consecutivo, il Centro Culturale Candiani di Venezia ospita la rassegna di film palestinesi: nove pellicole (tre al femminile) che raccontano l’occupazione israeliana
di Anna Clementi
Venezia, 2 marzo 2016, Nena News – Sarà un film sulla lotta delle donne palestinesi – “Women in Struggle” della regista Buthina Canaan Khoury – ad inaugurare la rassegna che prende il via oggi, mercoledì 2 marzo, al Centro Culturale Candiani di Mestre e alla cui proiezione parteciperanno anche l’ambasciatrice palestinese in Italia Mai Alkaila e la regista Monica Maurer, una delle massime esperte italiane di cinema palestinese.
Nove pellicole palestinesi, tra cui tre al femminile, per raccontare la brutalità dell’occupazione israeliana, per narrare storie di diritti negati, di quotidiana violenza, di oppressione ma anche di umanità e di dignità, per dare voce ad un popolo, senza terra e senza stato, che da 67 anni viene quotidianamente privato dei propri diritti. Un popolo che ha trovato nel cinema uno strumento per ribadire il proprio diritto all’esistenza e alla resistenza e per sperimentare ed inventare nuove forme di lotta.
A proporre l’iniziativa sono le associazioni “Oltre il Mare” e “Cultura è libertà, una campagna per la Palestina”, in collaborazione con il Circuito Cinema della città di Venezia e del Centro Culturale Candiani. “Cinema senza diritti ovvero una rassegna di quel cinema che, come la Palestina, soffre il silenzio della stampa, l’esclusione dai circuiti ufficiali, la privazione dei diritti anche commerciali” spiegano le organizzatrici dell’evento Maria Grazia Gagliardi e Giuseppina Fioretti. “Nove film di alta qualità, alcuni classici della cultura palestinese, altri recenti e in anteprima italiana, ma tutti inevitabilmente imperniati sulle drammatiche offese e condizioni che si patiscono in quell’angolo di Mediterraneo. Questi film saranno uno strumento indispensabile per approfondire le nostre conoscenze sulla storia e l’attualità ma soprattutto la cinepresa ci farà intendere come si vive nella Palestina”.
Oltre al documentario “Women in Struggle” che dà spazio alla narrazione dell’esperienza delle carceri israeliane da parte di quattro ex-detenute palestinesi, la rassegna propone altri due film di registe palestinesi: “Melograni e mirra” di Najwa Najjar, una storia d’amore difficile e contrastata tra due palestinesi cristiani e “When I saw” you di Anne Marie Jasir sulla storia di una famiglia di profughi palestinesi negli anni ’60, che verranno proiettati rispettivamente il 10 e il 17 marzo.
Farà seguito, il 24 marzo, “La memoria fertile” di Michel Khleifi, pietra miliare della cinematografia palestinese che, attraverso la storia di due donne, dipinge un quadro della condizione femminile palestinese e della vita sotto occupazione. Il 31 marzo verrà proiettato “Infiltrators” di Khaled Jarrar, un film sulle restrizioni israeliane della libertà di movimento del popolo palestinese. Il mese di aprile (7 aprile) si apre con la proiezione di “Ritorno ad Haifa” dell’iracheno Kassem Hawal, unico regista non palestinese della rassegna, tratto dal romanzo dello scrittore palestinese Ghassan Kanafani che racconta la tragedia degli abitanti di Haifa costretti a lasciare la propria città durante la Nakba.
Nelle settimane successive verranno proposti “Il tempo che ci rimane” di Elia Suleiman (14 aprile) e “Palestine Stereo” di Rashid Masharawi (21 aprile). La rassegna si chiude giovedì 28 aprile con “A world not ours” del regista Mehdi Fleifel, pluripremiato documentario, vincitore del premio Cinema for Peace al festival di Berlino, sulla vita nei campi profughi palestinesi e sulla migrazione verso l’Europa, temi che rendono il film quanto mai attuale.
Tutti i film saranno presentati in versione originale con sottotitoli in italiano, ingresso libero. Un ruolo fondamentale nell’appoggiare e sostenere la rassegna e nel mettere a disposizione gli spazi istituzionali dei circuiti cittadini l’ha rivestito Roberto Ellero, Direttore del Centro Culturale Candiani e della Direzione delle Attività e Produzioni Locali del Comune di Venezia. Grazie a questa esperienza, ormai alla sua seconda edizione, è stato dato il via ad un lungo percorso attraverso l’Italia, che ha già toccato Roma e Vicenza, volto a far conoscere una cinematografia che, seppur molto premiata ed apprezzata dalla critica, rimane troppo spesso assente dai grandi schermi. Nena News