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I morti sono un abitante e un poliziotto. Le ruspe erano giunte la scorsa notte per radere al suolo, per l’ennesima volta, il villaggio beduino nel deserto del Neghev.  Tra i feriti anche il deputato Ayman Odeh colpito al volto da un proiettile rivestito di gomma. Domani sciopero generale degli arabo israeliani

umm

della redazione

GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

Domani sciopero generale degli arabo israeliani (palestinesi con cittadinanza israeliana) in risposta alle demolizioni di case nel villaggio beduino di Umm al Hiran.

Ad Umm al Hiran non è avvenuto alcun attentato. Lo dicono gli abitanti del villaggio sotto demolizione, secondo i quali la responsabilità degli scontri è solo della polizia che, secondo loro, ha sparato contro un residente, Yaakub Abu al Kyan mentre questi spostava la propria jeep. L’uomo, dicono, ha  perso il controllo dell’autoveicolo ed ha travolto ed ucciso un agente. Gli abitanti di Umm al Hiran vogliono una inchiesta indipendente

Proseguono le demolizioni delle case da parte dei bulldozer.  Proteste ovunque degli studenti universitari palestinesi in Israele. Questo pomeriggio e stasera raduni a Umm el Fahem, Qalanswa, Tel Aviv, Jaffa, Lod, Haifa, Nazareth, Shefa Amer, San Giovanni Acri.

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Gerusalemme, 18 gennaio 2017, Nena NewsUn abitante di Umm al Hiran, nel deserto del Neghev, e un poliziotto sono rimasti uccisi questa mattina durante la demolizione del villaggio ordinata dalle autorità israeliane e che la popolazione locale, assieme ad attivisti arabi ed ebrei, hanno provato ad impedire. Tra i feriti c’è anche il deputato Ayman Odeh, leader della Lista araba unita, colpito al volto e alla schiena da proiettili rivestiti di gomma sparati dalla polizia. Odeh ha accusato la polizia di aver agito con una ”brutalità ingiustificata”.

Secondo una ricostruzione dell’accaduto un uomo, Yacoub Abu al Kian, è stato ucciso  quando gli agenti hanno aperto il fuoco contro la sua automobile. La polizia sostiene che Abu al Kian – descritto come un islamista e un simpatizzante dell’Isis – avrebbe investito intenzionalmente un gruppo di agenti, ferendo gravemente un poliziotto Erez Levy, poi deceduto all’ospedale. Il ministro della sicurezza interna, Gilan Erdan, ha parlato di “attentato terroristico”.

Testimoni invece dicono che Abu al Kian, un insegnante non noto nel villaggio come un islamista radicale, ha perduto il controllo dell’autovettura quando gli agenti hanno sparato nella sua direzione e per questo motivo avrebbero travolto il poliziotto rimasto ucciso.

Il deputato arabo Ayman Odeh (foto dai social)

Il deputato arabo Ayman Odeh (foto dai social)

La situazione è sempre molto tesa nel villaggio. Gruppi di abitanti si sarebbero barricati nelle abitazioni minacciate dalle demolizioni. La polizia, che denuncia la presenza di “militanti del movimento islamico”, ha schierato centinaia di uomini e, secondo l’attivista Haggai Matar, impedirebbe alla stampa di raggiungere Umm al Hiran.

   Questo villaggio beduino ha subito ripetute demolizioni da parte delle autorità israeliane che intendono trasferire, sulla base anche della recente sentenza definitiva della Corte Suprema, l’intera comunità in un’altra località per fare spazio alla costruzione di una cittadina ebraica.

Israele qualche anno fa ha dato il via al “Piano Prawer” che prevede il “trasferimento” – espulsioni forzate, affermano gli attivisti – di intere comunità beduini in township nel Neghev.  La scorsa settimana peraltro gli arabo israeliani (palestinesi con cittadinanza israeliana) ha attuato una giornata di sciopero generale in seguito alla demolizione di 11 edifici nella città di Kalanswa, a nord-est di Tel Aviv, “illegali” secondo le autorità. Nena News

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