Il confronto con i militanti della Striscia di Gaza e la repressione dei palestinesi cittadini di Israele al centro delle divisioni tra i due politici. Ma le relazioni all’interno della coalizione erano già tese da tempo
della redazione
Roma, 7 luglio 2014, Nena News - Il leader del partito ultranazionalista Yisrael Beitenu e ministro degli Esteri del governo Netanyahu Avigdor Lieberman ha annunciato la rottura della sua alleanza con il Likud, il partito del primo ministro. Lo scontro all’interno della coalizione riguarda la gestione dei lanci di razzi da Gaza e degli scontri tra polizia e palestinesi cittadini di Israele, visti i sollevamenti dei giorni scorsi per l’assassinio di Mohammed Abu Khdeir . Netanyahu, come ha dichiarato Libereman in conferenza stampa pochi minuti fa, non starebbe gestendo adeguatamente la recente “esplosione di violenza da parte della popolazione palestinese”: “La legge – ha detto il leader di Yisrael Beitenu – dovrebbe essere applicata sugli arabi israeliani”.
Il dissenso di Lieberman nei confronti del suo premier – per la volontà del primo di annientare Hamas con un’operazione in grande stile e per la sua opposizione alla liberazione dei detenuti palestinesi nel corso dell’ultimo round di negoziati con l’Autorità palestinese – era noto già da tempo, ma la frattura più grande si è avuta dopo il ritrovamento dei corpi dei tre giovani coloni scomparsi il 12 giugno nei pressi di Hebron: Hamas, accusata del rapimento già dai primissimi minuti nonostante nessun membro lo abbia mai rivendicato, doveva essere distrutta, e Lieberman e Naftali Bennett, leader del partito ultranazionalista Casa Ebraica e ministro dell’Economia, premevano per un’operazione su larga scala nella Striscia. Netanyahu, trasformatosi di nuovo in colomba, aveva invitato i suoi colleghi a non usare “una retorica infiammatoria”, assicurando che avrebbe fatto tutto il possibile “per riportare la calma nel sud”.
“Quello che ho detto su Gaza e sugli arabi israeliani – ha detto Lieberman a Netanyahu nel corso di una riunione dell’esecutivo dopo i funerali dei tre coloni – sono le stesse cose che dico ai miei elettori da anni. Lei [Netanyahu, ndr] ha promesso di assestare un duro colpo a Hamas, ma se ne è fatto nulla e continuano a sparare sui nostri cittadini”. Netanyahu aveva poi lasciato intendere che per ora non ci sarebbe stata alcuna invasione della Striscia. E oggi Lieberman ha rotto gli indugi. “I disaccordi tra il primo ministro e me – ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano durante la conferenza di oggi- sono fondamentali e non consentono una futura collaborazione. La partnership non ha funzionato durante le elezioni, non ha funzionato dopo le elezioni e fino a oggi ci sono stati alcuni problemi tecnici . Quando i problemi tecnici diventano fondamentali non ha alcun senso continuare “. Lieberman ha comunque fatto sapere che non il suo partito non lascerà la coalizione e che i suoi ministri rimarranno al proprio posto nell’attuale governo. Nena News