Scambi di accuse tra israeliani e palestinesi dopo che Tel Aviv ha annunciato di avere intercettato nel mar Rosso un carico di armi per Hamas proveniente dall’Iran. La vicenda ricorda quella della “Karine-A” che Israele fermò nel 2002
di Michele Giorgio – il manifesto
Gerusalemme, 6 marzo 2014, Nena News – Poche ore dopo il discorso pronunciato da Netanyahu martedì negli Usa al meeting annuale dell’Aipac, durante il quale il premier israeliano ha lanciato accuse durissime all’Iran e contestato l’accordo sul programma nucleare di Tehran voluto dai Paesi occidentali, Tel Aviv ha annunciato che la sua Marina militare ha intercettato nel Mar Rosso una nave, la “Klos-C”, che batte bandiera di Panama, «partita dall’Iran» con armi destinate al movimento islamico Hamas a Gaza. «Un’operazione perfetta», l’ha definita Netanyahu che si è congratulato con il capo del servizio segreto “Mossad”, Tamir Pardo.
«Mentre l’Iran è impegnato in colloqui con le potenze, lancia sorrisi e diffonde parole di distensione, invia armi micidiali ad organizzazioni terroristiche… Questo è il vero Iran. Occorre impedire che quel Paese si doti di armi nucleari», ha prontamente commentato il premier israeliano. La vicenda è ancora tutta da chiarire, a cominciare dal presunto ruolo dell’Iran che ha respinto le accuse e negato qualsiasi coinvolgimento. Da parte sua Hamas afferma che Israele cerca pretesti «per giustificare la prosecuzione del blocco della Striscia di Gaza». Sia come sia la notizia non poteva arrivare in un momento migliore per la campagna diplomatica avviata dal primo ministro israeliano volta a impedire l’intesa finale sul programma atomico di Tehran e il riavvicinamento tra Occidente e Iran.
Le Forze Armate israeliane hanno distribuito foto del presunto carico di armi a bordo della nave fermata davanti alle coste tra Sudan ed Eritrea. In particolare di missili M-302, con una gittata di 200 km, con i quali da Gaza si potrebbe colpire gran parte del territorio di Israele. Secondo il portavoce militare il tragitto del carico sarebbe iniziato mesi fa in Siria, con un volo da Damasco verso l’Iran dove i missili sono stati caricati sulla nave “Klos-C” nel porto di Bandar Abbas. Dopo una sosta in Iraq, a Umm Qasr, dove la nave avrebbe prelevato del cemento «nel tentativo — secondo Israele — di nascondere il vero carico”, la “Klos-C” si è diretta verso Port Sudan da dove i missili – afferma ancora Tel Aviv — dovevano essere trasferiti in Egitto e fatti entrare a Gaza attraverso i tunnel sotterranei tra il Sinai e la Striscia. A bloccare la nave è stata l’unità di elite della Marina “Shayetet-13”.
La vicenda della “Klos-C” ricorda molto da vicino quella della nave “Karine-A”, che Israele nel 2002 fermò, sempre nel Mar Rosso, con a bordo 50 tonnellate di armi in apparenza destinate ai palestinesi. Una versione che lo scomparso presidente dell’Olp, Yasser Arafat, negò con decisione. Nena News
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