I bombardamenti a Jabaliya e nel porto di Gaza non hanno causato feriti. Tel Aviv fa sapere che sono stati compiuti in risposta a quanto accaduto alcune ore prima quando un gruppo di palestinesi era riuscito ad infiltrarsi in territorio israeliano e a dare alle fiamme una postazione militare
della redazione
Roma, 23 maggio 2018, Nena News – L’aviazione israeliana ha colpito stanotte una postazione di Hamas nei pressi di Jabaliya e distrutto un tunnel e due barche appartenenti alla “Marina militare” del movimento islamico. A sostenerlo è un comunicato diramato dall’esercito israeliano alle 4:30 del mattino ora locale (le 3:30 in Italia).
Secondi fonti palestinesi, una delle postazioni colpite sarebbe un campo di addestramento del braccio militare di Hamas. Le due imbarcazioni distrutte, invece, sarebbero dovute partire dal porto di Gaza nel tentativo di rompere il blocco navale imposto da oltre 10 anni da Israele sulla Striscia. I palestinesi raccontano di aver sentito tre forti esplosioni al porto: una squadra di vigili di fuoco è dovuta intervenire per domare le fiamme. Stando a quanto sostiene il ministero della salute di Gaza, non ci sono stati feriti.
L’esercito fa sapere che l’attacco di stanotte è stato una risposta a quanto accaduto alcune ore prime: un gruppo di una decina di palestinesi è riuscito ad infiltrarsi in territorio israeliano vicino a Rafah e, nonostante l’allerta lanciato dall’esercito, ha dato alle fiamme una postazione militare allestita da Tel Aviv per i cecchini israeliani.
In una nota, l’esercito ha fatto sapere che era a conoscenza di quanto stava accadendo, ma non ha spiegato il perché del suo mancato intervento. Non è la prima volta che i palestinesi riescono ad infiltrarsi in Israele eludendo così il blocco imposto da Tel Aviv sulla Striscia: alla fine di marzo, tre gazawi, armati di granate e coltelli , sono entrati per 12 miglia in territorio israeliano prima di essere arrestati vicino alla base militare di Tze’elim, nel sud del Paese. Alcuni giorni prima 4 palestinesi erano riusciti a superare il confine tra la Striscia e Israele e avevano tentato di dare fuoco ad alcuni veicoli militari.
Il primo a commentare il raid israeliano di stanotte è stato il ministro alla difesa israeliano Avigdor Liberman. Il leader di Yisrael Beitenu, infatti, ha invitato il movimento islamico Hamas ad ammettere che il suo progetto militare è un “fallimento”. “Stanotte – ha scritto Liberman su Twitter – l’Idf [l’esercito israeliano, ndr] ha distrutto un altro tunnel costruito dal gruppo terroristico Hamas. I tentativi di attaccare lo stato d’Israele dall’aria, dal confine e da sottoterra saranno bloccati con un muro di ferro e con la forza dell’Idf”. “Sarebbe meglio – ha aggiunto il ministro – se i leader di Hamas capissero che il loro progetto militare è stato un fallimento e investissero piuttosto le risorse per migliorare la vita dei residenti di Gaza”. Immediata la risposta del movimento islamico: “La continua aggressione [israeliana] motiverà soltanto i palestinesi a continuare le proteste. Israele non sarà capace di minare la posizione ferma del nostro popolo”.
Blitz delle forze armate israeliane si sono poi registrati stanotte in Cisgiordania: 4 palestinesi sospettati da Tel Aviv di aver preso parte ad “attività terroristiche” e a “rivolte violente” contro cittadini e personale di sicurezza israeliani sono stati arrestati. L’esercito fa sapere di aver sequestrato nel villaggio di Rantis (vicino a Ramallah) anche del denaro utilizzato per compiere “atti di terrorismo” e delle armi fatte in case. Nena News
Pingback: GAZA. Raid israeliani nella notte contro obiettivi di Hamas | NUOVA RESISTENZA antifa'