Gli effetti del climate change aumentano: siccità, inondazioni, cicloni, tempeste di sabbia. E aumentano le ragioni di scontro tra comunità, tra pastori e allevatori, mostrando lo stretto legame tra carenza di risorse e stress politici e sociali
di Federica Iezzi
Roma, 24 luglio 2021, Nena News – Gli effetti dei cambiamenti climatici come siccità, inondazioni improvvise, piogge irregolari, cicloni, tempeste di sabbia e aumento delle temperature stanno tormentando la Somalia.
Influenzano fortemente i mezzi di sussistenza e contribuiscono alla crescita delle tensioni tra comunità, come già rilevato nel National Adaptation Programme of Action on climate change (NAPA), rapporto del governo somalo risalente al 2013. Il documento rimane la migliore stima dell’impatto del brusco cambiamento meteorologico nel Paese.
Secondo il rapporto, il Paese ha registrato un aumento graduale e continuo delle temperature medie annuali tra il 1991 e il 2013, raggiungendo una temperatura massima giornaliera di 40°C. Il rapporto stima che le temperature aumenteranno ancora di 3,2°C-4,3°C entro la fine del ventunesimo secolo.
I cambiamenti climatici come la siccità alimentano i conflitti tra pastori e allevatori, visto che comunità stanziali e allevatori di bestiame devono competere per le esigue risorse disponibili. Nel 2019, 53.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa di uno scarso raccolto e della ridotta redditività del bestiame. Questi si sono uniti ai circa 2,6 milioni di somali già sfollati da altri fattori come il conflitto armato.
Le disastrose siccità tra il 2000 e il 2011 sono state aggravate da carestie, insicurezza alimentare, scarsità d’acqua e perdita di mezzi di sussistenza. Il cambiamento climatico può esercitare un effetto indiretto e condizionato sul rischio di conflitto. In Somalia è possibile identificare chiaramente molteplici percorsi attraverso i quali il cambiamento climatico interagisce con gli stress politici, sociali e ambientali, peggiorando vulnerabilità e tensioni già esistenti.
Queste tensioni potrebbero potenzialmente minare i guadagni in termini di sviluppo, avere un impatto sulle dinamiche dei conflitti in corso e interrompere i fragili processi di pace. Il Climate, Peace and Security Fact Sheet – Somalia, recente ricerca portata avanti dal Norwegian Institute of International Affairs e dallo Stockholm International Peace Research Institute, esamina l’intersezione tra clima, pace e sicurezza in Somalia.
In Somalia, solo l’1,6% della superficie totale è coltivato e il 69% è pascolo permanente. Per gli agricoltori somali, i mezzi di sussistenza e i cicli di lavoro sono strettamente legati alle stagioni del raccolto. Per i pastori, la migrazione del bestiame è legata alle aree di pascolo durante le stagioni umide. Pertanto, il cambiamento delle stagioni ha gravi effetti a cascata sui mezzi di sussistenza di pastori, agricoltori e intere comunità.
Uno di questi effetti è il conflitto tra pastori e agricoltori. A causa di inondazioni, ondate di calore e siccità, la produzione agricola e zootecnica sta diminuendo. Le comunità insediate e i pastori sono in competizione per le esigue risorse disponibili, come pascoli verdi e seminativi. E questo indirettamente alimenta le tensioni. A causa della mancanza della presenza del governo in alcune aree rurali somale, le comunità pastorali spesso ricorrono al commercio illecito e all’uso di armi.
È più probabile che il cambiamento climatico e il degrado ambientale conducano a conflitti locali piuttosto che a guerre civili. Tuttavia, le tensioni su piccola scala possono aumentare il rischio di conflitti più ampi se sfruttate da gruppi politici. E le migrazioni legate al clima possono potenzialmente esacerbare le tensioni tra le comunità somale. Quando i clan migrano tra le regioni, aumenta il rischio di violenza da parte dei gruppi dominanti che cercano di mantenere il controllo delle risorse nelle loro aree native.
Una strategia intelligente dovrebbe integrare i rischi climatici nella pianificazione della sicurezza. Questo migliora direttamente la capacità di prevenire la violenza legata al clima. Nazioni Unite e partner internazionali dovrebbero attivamente sostenere il governo federale somalo a integrare le risposte ai rischi per la sicurezza, legati al clima, per garantire un reale processo di pace. Nena News
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