La nostra rubrica sul continente africano si concentra questa settimana sui festeggiamenti avvenuti in Africa per la festività musulmana che conclude il mese sacro del Ramadan
di Federica Iezzi
Roma, 15 maggio 2021, Nena News – I festeggiamenti dell’Eid-al-Fitr continuano in Nord Africa a sud del Sahara, come in tutto il mondo arabo, dopo aver osservato il digiuno durante il sacro mese del Ramadan. Ancora in piena pandemia, i vivaci raduni colorati sono stati in gran parte ridotti, lasciando il posto a incontri di piccoli gruppi di persone in luoghi aperti e a fedeli distanti all’interno delle moschee.
In Ghana, il governo Akufo-Addo ha chiesto ai fedeli di pregare in casa, mentre l’Imam pronuncia le preghiere dell’Eid sui media nazionali. In Nigeria, la maggior parte degli stati ha vietato le riunioni pubbliche ad eccezione del nord, che ha allentato le restrizioni per i fedeli, consentendo loro quantomeno la preghiera nelle congregazioni, con una stretta aderenza alle distanze sociali, a tutti i protocolli anti-Covid e al coprifuoco dall’alba al tramonto. Il presidente nigeriano Buhari, seguito dal presidente senegalese Macky Sall, ha osservato le preghiere a casa. L’ordine ufficiale dei leader musulmani supporta le preghiere nelle proprie abitazioni. In Somalia, il presidente Mohamed Abdullahi Farmaajo e lo sceicco Nur Mohamed Hassan, a capo del Ministy of Religious Affairs and Endowment, hanno festeggiato con la popolazione il completamento del Ramadan, in questo periodo di particolare difficoltà. Mentre i somali sono costretti ad adattarsi a nuovi stili di vita, continuano ad abbracciare le tradizioni consolidate che hanno rappresentato le fondamenta della loro società per centinaia di anni. La celebrazione dell’Eid-al-Fitr rimane una grande occasione per preservare la cultura somala.
Alla fine dei 29 o 30 giorni di digiuno, i credenti musulmani seguono rituali spirituali che mescolano digiuno, preghiera e partecipazione ad attività di beneficenza, in cui vengono evidenziati i valori di tolleranza e cooperazione. Quando si avvicina il Ramadan, nelle moschee iniziano le lezioni religiose e la predicazione per istruire le persone sul fiqh (giurisprudenza islamica) del digiuno. Dopo la preghiera dell’Eid, la tradizione si apre alle visite di amici e parenti. La pandemia legata a SARS-CoV-2 ha ampiamente modificato la storia e le usanze della festività in Africa. Negli ultimi due anni il Ramadan non solo è stato fisicamente diverso, ma anche spiritualmente distintivo. Questi periodi unici hanno concesso un ritiro religioso amplificato, profonda riflessioni e consapevolezza della fede.
Mentre molti Paesi africani, hanno allentato le misure di chiusura che erano in atto nelle moschee e nei luoghi pubblici, consentendo la preghiera comune, l’impatto del coronavirus, che ha contagiato più di 4,5 milioni di persone nel continente, è chiaro. Nena Nees
Ghana https://twitter.com/GhanaPresidency/status/1264476913327837185?s=20
Costa d’Avorio https://twitter.com/AOuattara_PRCI/status/1264165773175595010?s=20
Niger https://twitter.com/PresidenceNiger/status/1264168056160497664?s=20
Mali https://twitter.com/PresidenceMali/status/1264179243854049281?s=20
Guinea Conakry https://twitter.com/alphacondepresi/status/1264286591280918534?s=20
Gambia https://twitter.com/Presidency_GMB/status/1264123119444398080?s=20
Nigeria https://twitter.com/MBuhari/status/1392790545165074435?s=20
Senegal https://twitter.com/Macky_Sall/status/1392643356375793666?s=20
Tunisia https://twitter.com/TnPresidency/status/1392574324465352709?s=20
Egitto https://twitter.com/AlsisiOfficial/status/1392559325831331840?s=20
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