Dai salotti culturali di Aleppo agli articoli sui quotidiani, la vita della scrittrice siriana segna la nascita di una rete culturale alternativa in Medio Oriente
di Cecilia D’Abrosca
Roma, 6 giugno 2017, Nena News – Maryana Marrash è tra le intellettuali ispiratrici dell’arabic reinassance, la rinascita araba, che segna il movimento culturale e letterario affermatosi in Siria, poi in Egitto e in Libano, dal nome al-Nahda. Il ruolo attivo e direttivo di Marrash, farà sì che la sua attività di scrittrice, giornalista e poetessa influenzerà dinamiche e aspetti teorici del movimento stesso.
Maryana Marrash nasce ad Aleppo nel 1848 da una famiglia appassionata di letteratura e cultura. Figura decisiva dell’evoluzione letteraria della Siria, intuisce il valore della conoscenza e della diffusione della letteratura e parimenti l’importanza dell’accesso all’istruzione, dunque alla lettura e alla scrittura.
Durante un viaggio in Europa matura in lei la consapevolezza della rilevanza educativa e sociale di istituire salotti letterari e culturali ad Aleppo (simili a quelli europei), per toccare questioni filosofiche, poetiche e inerenti i modelli letterari. A tal fine accoglie, in casa sua, scrittori, poeti, uomini di conoscenza, mossa dall’intento di creare le basi di una vita culturale e di una sensibilità letteraria che avrebbero orientato la società umana nella costruzione della personalità e dell’autonomia di pensiero.
Dal confronto con realtà opposte a quella siriana, Maryana Marrash fa ricorso alla lungimiranza e alla perspicacia, unite al suo talento di scrittrice, per smantellare l’insieme delle convenzioni e dei condizionamenti che inficiano la libertà di espressione. Intraprende iniziative nel campo dell’educazione e del sapere, con l’abilità di chi, sapientemente, struttura un contesto (quello della città siriana di Aleppo), avendo come riferimento luoghi diversi, riformulando attitudini, linee di pensiero, correnti di studi emerse poco lontano.
Le sue scelte si trasformano in esempio di vita per molti: Maryana Marrash è la prima donna araba a pubblicare una collezione di poesie, intitolata Bint Fikr (A Daughter of Thought, Beirut, 1983), la prima a carpire gli effetti della lettura e della scrittura nella vita delle donne, la prima a scrivere in lingua araba su quotidiani nazionali.
L’impegno e la dedizione verso la cultura definiscono la vita e la carriera di Marrash che, assieme al marito, lavora alla costruzione di una rete di studiosi, filosofi e autori (della quale lei stessa è parte), che si fa portatrice di un’alternativa culturale di matrice araba che dibatte temi poetici e letterari, legati al linguaggio, ai valori stilistici ed espressivi. L’attenzione successiva del movimento sarà alle forme di emancipazione femminile, passando attraverso l’istruzione.
Maryana Marrash anticipa le intellettuali e le scrittrici arabe degli anni successivi, occupandosi anche di giornalismo: è la prima donna a scrivere articoli in lingua araba per i quotidiani nazionali Lisan Al-Hal e Al-Jinan, l’uno siriano e l’altro libanese. I suoi articoli analizzano aspetti della vita femminile, nei quali, a prescindere dal credo professato, le donne sono incoraggiate a manifestare le proprie opinioni. Nena News