Il presidente Abu Mazen ha dato oggi al premier dell’Anp uscente il compito di dare vita al primo governo di unità nazionale palestinese dal 2007 a oggi. L’esecutivo, che dovrà preparare le elezioni entro la fine dell’anno, non è ancora pronto a causa di differenze sul nome del ministro degli esteri.
della redazione
Ramallah, 29 maggio 2014, Nena News – Il dado è tratto. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha affidato oggi a Rami Hamdallah, premier uscente del governo di Ramallah, l’incarico di formare il primo esecutivo palestinese di unità nazionale dal 2007 a oggi, dando così seguito all’accordo di riconciliazione nazionale raggiunto lo scorso 23 aprile dal suo partito, Fatah, con il movimento islamico Hamas. Accordo fortemente contestato dal premier israeliano Benyamin Netanyahu che, facendo riferimento al non riconoscimento di Hamas dello Stato di Israele, ha interrotto i negoziati con Abu Mazen.
I ministeri del nuovo governo palestinese sarebbero 19, con la possibilita’ che un ministro abbia la titolarità di piu’ dicasteri. L’esecutivo è provvisorio e formato in buona parte da tecnici. Il suo scopo è quello di indire nuove elezioni legislative e presidenziali entro la fine del 2014. Nonostante ciò Fatah e Hamas hanno trovato il tempo e la forza di litigare sul ministero degli esteri. Il movimento islamico non sarebbe d’accordo sulla permanenza nell’incarico dell’attuale ministro Ryad Al Malki, che invece Abu Mazen intende riconfermare al fine di inviare “messaggi rassicuranti” a Stati Uniti ed Europa.
Faisal Abu Shahla, un dirigente di Fatah, ha assicurato che già nelle prossime ore sarà comunicata la lista dei ministri, poichè le parti coinvolte stanno lavorando per eliminare gli ultimi ostacoli. Un portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, al contrario ha dichiarato che potrebbero essere necessari “diversi giorni” per annunciare il nuovo governo. Nena News