A destare rabbia in Israele è stata la dichiarazione congiunta con il premier polacco Morawiecki che di fatto esonera i polacchi da qualsiasi responsabilità per l’Olocausto. Duro l’alleato di governo Naftali Bennet: “E’ una vergogna”. Il memoriale israeliano sulla Shoa, lo Yad VaShem, sottolinea: “La legge presenta gravi errori e inganni storici”
della redazione
Roma, 6 luglio 2018, Nena News – Non trova pace il premier israeliano Benjamin Netanyahu ieri duramente criticato per il compromesso raggiunto lo scorso 27 giugno con il primo ministro polacco Morawiecki per porre fine alla disputa diplomatica tra Tel aviv e Varsavia sul testo della legge polacca sull’Olocausto. Una legge che, nella sua prima versione, criminalizzava le accuse di partecipazione della Polonia agli stermini nazisti durante la Seconda guerra mondiale.
Le critiche al primo ministro israeliano – già da tempo sotto attacco a causa delle sue vicende giudiziarie – sono arrivate anche dagli “alleati” di governo: ieri, infatti, il ministro dell’istruzione nonché leader del partito dei coloni “Casa Ebraica”, Naftali Bennet, ha descritto l’intesa tra i due premier – che esonera nei fatti i polacchi da qualsiasi responsabilità per l’Olocausto –una “vergogna, piena di bugie e che tradisce la memoria di coloro che sono morti”. Quel che non va proprio giù a Bennet è il passaggio in cui si afferma che durante il secondo conflitto mondiale ci furono “azioni sistematiche del governo polacco in esilio per aiutare il popolo ebraico”. “Falsità” ha aggiunto.
Critiche contro il premier sono arrivate anche da studiosi e i dirigenti dello Yad Vashem, il noto memoriale della Shoa di Gerusalemme, secondo cui la legge presente “gravi errori e inganni” storici. “L’assistenza dei polacchi agli ebrei durante l’Olocausto è stata relativamente rara, gli attacchi e persino le uccisioni contro gli ebrei furono invece un fenomeno diffuso” ha fatto sapere lo Yad Vashem. Le legge emendata la scorsa settimana dal parlamento polacco, fanno sapere dal memoriale, resta poi problematica perché potrebbe “impedire le ricerche sulla Shoa”.Alcuni analisti hanno criticato Netanyahu per aver privilegiato i rapporti politici tra Tel Aviv e Varsavia alla verità storica. Nell’intesa raggiunta tra le due parti si legge che il “termine campi di concentramento/sterminio polacchi è erroneo e diminuisce la responsabilità dei tedeschi”. Nena News