Continuano gli scontri nei Territori Occupati e in Israele. I morti palestinesi sono ormai venti. Proteste e violenze nelle città a maggioranza araba d’Israele. Nuovi attacchi con coltelli contro israeliani
AGGIORNAMENTI
ore 22 – Palestinese ferito due giorni fa dall’esercito israeliano muore. E’ la settima vittima della giornata
Ibrahim Awad, di Beit Omar a nord di Hebron, è deceduto poco fa in seguito alle gravi ferite riportate negli scontri con l’esercito israeliano due giorni fa. Ne ha dato notizia il quotidiano Haaretz
ore 21.30 – Decine di gazawi rompono la recinzione che separa la Striscia da Israele
I media israeliani riferiscono che decine di palestinesi avrebbero aperto un varco nella recinzione che separa la Striscia di Gaza da Israele. Bloccati dai militari, cinque di loro sono stati arrestati, gli altri rispediti indietro
ore 21:00 – 568 palestinesi feriti oggi in Cisgiordania e a Gerusalemme est
Nella sola giornata di sabato, sono stati 568 i palestinesi feriti dal fuoco israeliano. Lo riferisce la Mezzaluna Rossa palestinese, specificando che 26 sono stati colpiti da fuoco vivo, 148 da proiettili di gomma, 408 da lacrimogeni e 4 sono stati picchiati.
ore 20:00 Proteste palestinesi a Nazareth e Ramle
Manifestazioni di palestinesi cittadini d’Israele a Nazareth e Ramle. A Nazareth un corteo di 1.500 persone ha attraversato le strade della città “per protestare contro l’occupazione”. A riferirlo è il Canale 2 della televisione israeliana. Nel corso delle proteste sono stati arrestati 5 attivisti.
A Ramle la polizia israeliana ha arrestato 10 manifestanti dopo che un gruppo di 100 persone aveva iniziato a lanciare pietre contro gli agenti.
ore 18:30 Hamas: “Il silenzio della comunità internazionale di fronte ai crimini di guerra israeliani li legittima”
Il portavoce del movimento islamico palestinese Hamas, Sami Abu Zuhri, ha detto che il silenzio della comunità internazionale di fronte a quelli che definisce “crimini di guerra” israeliani li legittima. “Ciò spinge il nostro popolo a difendersi in ogni modo e mezzo possibile” ha detto
ore 18:10 Ministero salute palestinese: “Oggi 21 palestinesi feriti”
Almeno 21 palestinesi sono rimasti feriti oggi negli scontri con le forze armate israeliane. A riferire la notizia sono fonti mediche di Ramallah. Un dato che pare destinato a salire considerando il fatto che gli scontri sono ancora in corso in varie zone della Cisgiordania.
Sette palestinesi sono stati colpiti da proiettili di ferro ricoperti di gomma sparati dai militari di Tel Aviv a Bab az-Zawiya (Hebron). Feriti quattro ragazzi palestinesi (uno di loro sembrerebbe in gravi condizioni) sempre con colpi di arma da fuoco vicino a Ramallah.
Secondo il Ministero della salute palestinese, dal 1 ottobre sono circa 1.000 i palestinesi feriti negli scontri con l’esercito israeliano.
ore 16.15 – DUE BAMBINI UCCISI A GAZA DA ISRAELE DURANTE MANIFESTAZIONE
Durante una manifestazione nella Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha aperto il fuoco uccidendo due minorenni: un bambino di 13 anni, Marwan Hisham Barbakh, e Omar Othman, 15, di Khan Younis. 20 morti in 10 giorni
ore 15.15 – TRE POLIZIOTTI ISRAELIANI ACCOLTELLATI A GERUSALEMME. UCCISO IL PALESTINESE RESPONSABILE
Tre poliziotti israeliani sono stati accoltellati a Gerusalemme, alla Porta di Damasco, da un adolescente palestinese. Il giovane, Mohammed Saeed, di Shuafat, è stato ucciso da altri poliziotti. Secondo il sito israeliano Walla, uno dei tre poliziotti sarebbe stato ucciso, ma la notizia è stata smentita.
ore 14.30 – SCONTRI A SHUAFAT DOPO FUNERALE, PALESTINESE FERITO ALLA GAMBA
Dopo i funerali del palestinese ucciso ieri notte al campo profughi di Shuafat a Gerusalemme, sono scoppiati scontri tra manifestanti e polizia di frontiera israeliana. Un uomo è stato ferito alla gamba da pallottole sparate dalla polizia, secondo la quale si stava avvicinando con una Molotov.
Scontri anche a Ramallah, vicino alla colonia di Beit El: due palestinesi feriti da proiettili di gomma.
ore 13.45 – ARRESTATI 5 ISRAELIANI PER AGGRESSIONE A TRE PALESTINESI A NETANYA
La polizia israeliana ha arrestato stamattina 5 israeliani ebrei a Netanya perché accusati di aver tentato di linciare tre palestinesi cittadini d’Israele ieri sera in città (nord di Tel Aviv). Secondo le prime ricostruzioni, gli arrestati, insieme ad altre persone che ancora non sono state arrestate, avrebbero pianificato l’aggressione sui social network. L’obiettivo era andare a Piazza Indipendenza in città “per far male agli arabi”. Nei messaggi scambiati in rete gli aggressori si sarebbero divisi l’arma da portare in strada: coltelli, asce o catene.
A partecipare al tentato linciaggio sono stati una trentina di israeliani ebrei: Le vittime sono 3 palestinesi. Due sono riuscite a scappare. L’altra, invece, Abed Jamal, è stata duramente picchiata dalla folle inferocita che gridava “morte agli arabi” e “a Netanya gli arabi si falciano” e si sarebbe salvata solo grazie all’arrivo di una volonte della polizia.
Jamal, nonostate fosse la vittima dell’aggressione, è stato ammanettato e fermato per essere interrogato. Il linciaggio è stata ripreso con dei telefoni cellulari ed è stato postato sui social network scatenando dure reazioni da parte di molti navigatori. Oltre ai cinque arrestati, la polizia ha fermato altre 10 persone per interrogarle.
ore 11.55 – COLONI ATTACCANO CASE PALESTINESI A SUD DELLA CISGIORDANIA
Un gruppo di coloni ha attaccato le case di alcuni palestinesi che risiedono vicino all’insediamento di Kiryat Arba, a ovest di Hebron. Secondo fonti locali, i coloni, protetti dall’esercito israeliano, avrebbero attaccato la zona di Wadi Hussein mentre i soldati avrebbero sparato gas lacrimogeni e acqua chimica sui palestinesi.
ore 11.50 – FOTO MOSTRANO L’ATTACCO A GERUSALEMME DI STAMATTINA
Una serie di foto pubblicate dall’agenzia stampa palestinese Ma’an News (clicca qui) mostrano l’attacco di questa mattina vicino alla Porta di Damasco. Un palestinese di 16 anni, Eshak Badtan, accoltella un israeliano, poi soccorso. Dalle immagini sembrerebbe che il giovane sia stato colpito dal fuoco della polizia tempo dopo l’attacco, invece di essere fermato con altri mezzi.
Subito sono esplosi scontri alla Porta di Damasco tra centinaia di palestinesi e la polizia, a causa dell’uccisione del 16enne. La polizia ha sparato molti gas lacrimogeni e nei tafferugli è rimasto ferito un giornalista israeliano di 35 anni. Secondo Haaretz, si tratterebbe invece di un giornalista straniero.
ore 11.45 – PALESTINESE FERITO E ARRESTATO NELLA ZONA DI HEBRON
Il 18enne Jalal Shahir Rayyan è stato arrestato stamattina dalle forze militari israeliane nella cittadina di Deir Samit, a Hebron, dopo essere stato colpito da pallottole sparate da guardie private. Secondo le forze armate, qualcuno si sarebbe introdotto nella notte nella colonia illegale di Bushter e la sicurezza privata dell’insediamento ha aperto il fuoco.
Arrestato anche Bakir Hasan Sharawnah mentre tentava di portare in ospedale il giovane.
ore 11.30 – MISSILE DALLA STRISCIA DI GAZA
Ieri notte un razzo è stato lanciato dalla Striscia di Gaza e sono caduti in territorio israeliano, in aree vuote. Nessun ferito né danni, fanno sapere le autorità israeliane.
ore 10.30 – GIOVANE PALESTINESE ACCOLTELLA DUE ISRAELIANI, UCCISO DALLA POLIZIA
Stamattina un giovane palestinese di 16 anni, Eshak Badtan, di Kufr ‘Aqab ha accoltellato due israeliani di 65 e 62 anni vicino alla Porta di Damasco, nella Città Vecchia di Gerusalemme. La polizia ha aperto il fuoco e lo ha ucciso. I due israeliani sono stati medicati dai paramedici per ferite lievi. Subito sono comnciati gli scontri tra manifestanti palestinesi e poliziotti che hanno cercato di disperdere la folla con gas lacrimogeni. Sale a 17 il numero totale di palestinesi uccisi dal primo ottobre
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della redazione
Gerusalemme, 10 ottobre 2015, Nena News – L’ennesima notte di violenza in quella che è stata ribattezzata “l’Intifada di Gerusalemme”. Dopo la strage di ieri a Gaza, con sei palestinesi uccisi dalle forze militari israeliane posizionate al di là del confine est, oggi la Palestina conta altri due morti. Anche loro giovanissimi.
Nel campo profughi di Shuafat, a Gerusalemme Est, il 24enne Ahmad Salah è stato ucciso la notte scorsa durante scontri esplosi al checkpoint di ingresso nel campo. Secondo Thaer al-Fasfous, portavoce di Fatah a Shuafat, “gli scontri sono ricominciati nella notte e le forze di occupazione israeliane hanno sparato proiettili veri da distanza ravvicinata contro i giovani”. Numerosi i feriti, di cui due in serie condizioni, mentre scontri scoppiavano in tutti i quartieri di Gerusalemme Est: a Wadi al-Joz, a Issawiya (dove una donna è stata arrestata e un giovane è stato colpito alla testa e versa in gravi condizioni), a Al-Tur, a Jabal al-Mukkaber.
Secondo alcuni testimoni, la polizia israeliana avrebbe impedito all’ambulanza di raggiungere e soccorrere Ahmad Salah, “lasciato a terra sanguinante”. È morto poco dopo. Le autorità israeliane hanno consegnato il corpo alla famiglia questa mattina e subito si sono tenuti i funerali, a cui hanno partecipato migliaia di persone.
Nelle stesse ore a Gaza perdeva la vita il 22enne Jihad Salim al-Ubeid, morto a causa delle ferite riportate ieri durante le manifestazioni al confine. Residente a Deir al-Balah, era stato colpito dal fuoco israeliano mentre insieme ad altre centinaia di palestinesi protestava a 100 metri di distanza dalla rete di separazione con Israele.
Sale così a 16 il bilancio delle vittime palestinesi dallo scorso giovedì 1 ottobre, quattro le vittime israeliane. L’associazione per i diritti umani Amnesty International ha lanciato un appello alle autorità israeliane perché interrompano “l’uso di eccessiva forza e di omicidi ingiustificati di palestinesi, la demolizione di case e altre misure di punizione collettiva”. Nena News
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