Il programma Erasmus+ sta coinvolgendo anche le università di Cisgiordania e Striscia di Gaza, parte di un piano condiviso da undici atenei europei e sei palestinesi
della redazione – con la collaborazione di Meri Calvelli
Roma, 4 febbraio 2019, Nena News – E’ ormai prossimo l’arrivo nella Striscia di Gaza del primo studente italiano, iscritto a Medicina, nell’ambito del progetto Erasmus+. La partecipazione di Gaza nel programma è fondamentale, visto il blocco che lo Stato di Israele attua ormai da 12 anni sull’enclave palestinese. Così, dopo la partenza verso Siena di due studenti di Gaza, ora lo scambio diventa concreto.
E’ in atto in questi giorni la missione di scambio tra lo staff amministrativo, docenti e non docenti dell’Università di Siena in Palestina. Si tratta del Programma Erasmus+ International Credit Mobility, coordinato dall’Università di Siena, che offre l’opportunità di borse di mobilità accademica per studenti, insegnanti e mobilità del personale tra istituti di istruzione superiore europei e paesi partner non UE.
Le ragioni del progetto di mobilità fanno parte della strategia di internazionalizzazione sia dell’università di Siena che delle università palestinesi che hanno aderito all’ invito di diverse università europee appartenenti al Coimbra Group, dove fu lanciato un programma di cooperazione con le università palestinesi, che erano state sottoposte a restrizioni e chiusure per ordine delle autorità militari.
In seguito i rettori e i presidenti di undici università europee (Barcellona, Coimbra, Granada, Krakow, Leiden, Leuven, Namur, Pisa, Salamanca, Siena e Viterbo) e di sei università palestinesi (Al Quds, An Najah National, Birzeit, Bethlehem, Gaza Islamic e Hebron) firmarono l’accordo per il lancio del Programme for Palestinian/European Academic Cooperation in Education (PEACE), basato sui principi del diritto all’educazione e alla cultura, proclamato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, e del diritto alla libertà accademica, definito dalla Magna Charta delle università europee del 1988.
Da allora lo sviluppo di programmi di cooperazione e di scambio, sono andati avanti, con lo scopo di superare il rischio di isolamento che la Palestina corre sul piano economico, politico, sociale e culturale. In questo contesto le istituzioni culturali, e in particolare le Università, sono chiamate a svolgere un ruolo molto importante nell’aprire canali di scambio e di confronto culturale con il resto del mondo, e in particolare con l’Europa. Erasmus+ Program si svolge da tre anni tra l’Università di Siena e le Università palestinesi in Cisgiordania e Striscia di Gaza.
Il programma prevede incontri di scambio sulle buone pratiche di gestione dei programmi di comunicazione e condivisione dei programmi didattici dei Dipartimenti, le lezioni previste nei diversi dipartimenti, gli scambi con gli studenti (incoming/outcoming).
E’ stato monitorato lo stato in corso dello scambio con gli studenti palestinesi presso l’università di Siena e viceversa quella degli studenti italiani presso i dipartimenti per i semestri previsti nelle Università palestinesi coinvolte:
BETHLEHEM University – È sede del Palestine Institute for Biodiversity and Sustainability (PIBS); a Siena il Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente sviluppa ricerche sulla sostenibilità ambientale;
AL QUDS University GERUSALEMME – È sede della Palestinian Neuroscience Initiative (PNI), che collabora con dipartimenti dell’Università di Siena nell’ambito delle neuroscienze e delle scienze cognitive; la facoltà di medicina è all’avanguardia nello sviluppo di tecniche nell’ambito della medicina di pronto intervento; diversi studenti senesi hanno gia’ svolto i semestri di scambio e studio. I progetti di ricerca in archeologia, sono di particolare interesse sia per il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali, dove è presente un corso di laurea magistrale in Archeologia, sia per il Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, nel quale si svolge ricerca nell’ambito dell’antropologia fisica.
BIR ZEIT University – Molti scambi di studenti e docenti, che prevedono collaborazioni didattiche e di ricerca tra il Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena e l’Ibrahim Abu Lughod Institute of International Studies.
HEBRON University – Sono in corso gli scambi del Political Science Department, per la stipulazione di acccordi su programmi didattici e master comuni tra Hebron University e il corso di laurea magistrale in Public and Cultural Diplomacy dell’università di Siena.
ISLAMIC University di GAZA – Anche la facoltà di medicina di IUG è all’avanguardia nello sviluppo di tecniche e di competenze nell’ambito della medicina di pronto intervento, con lo Hayat Center for Emergency & Crisis Management; alcuni studenti senesi inizieranno ad intraprendere il semestre di scambio nonostante le difficoltà di un soggiorno a Gaza.
AL QUDS OPEN University, GAZA – Anche la Al Quds Open di Gaza è impegnata nello scambio di studenti e personale docente con stipulazione di accordi su programmi didattici comuni.
Sono stati discusse le nuove applicazioni relative alla nuova Call per il 3° Erasmus+ in via di presentazione, e le nuove e diverse collaborazioni possibili fuori dal programma Erasmus, per mobilitare risorse provenienti da ambienti extra-universitari, facenti parte di diverse accademie, italiane e palestinesi, di arte, di musica, Media e cinema. ACS – Associazione Cooperazione e Solidarietà, ONG italiana che opera nei territori Palestinesei (WB e GS), coordina e facilita con l’Università di Siena, gli scambi dello staff docente/non docente e degli studenti. Nelle universita’ (WB e GS), si sono svolte le lezioni tenute dal Prof. Fabio Mugnaini professore di Antropologia del Dipartimento di Scienze Sociali alla presenza degli studenti. Topics: “At home in Italy”. Nena News