Ambientato ad Haifa, il libro illustra la giostra della vita sbandata che si conduce nel quartiere Hadar, dove i protagonisti come in un circo cadono, si rialzano, vivono tra sesso, droga e alcool, tra la dimensione sociale e quella personale
di Cristina Micalusi
Roma, 6 ottobre 2014, Nena News - “Il Circo” è il primo romanzo di Alaa Hlehel, ambientato nella parte alta di Haifa durante i mondiali di calcio di Francia del 1998. In particolare la storia si svolge nella zona vicino l’università, dove gli studenti fuori sede prima alloggiano per studio, poi vi si stabiliscono in modo definitivo.
Lo scrittore descrive in maniera dettagliata lo stile di vita di questi studenti in bilico a cercar un equilibrio tra il loro essere giovani e la società tradizionale, basata sul villaggio d’origine. C’è il voler sottolineare lo scontro tra la vita nei villaggi arabi e quella nel contesto della società ebraica moderna.
Questi ragazzi infatti non appartengono più alla società araba tradizionale ma ancora non fanno parte di quella nuova ebraica; e la zona in cui vivono è caratterizzata da questa duplice marginalità. È un territorio a sé, che si porta dietro la marginalità del villaggio legato alla campagna araba e che incontra una nuova emarginazione, quella della società israeliana-ebrea. È come se fosse un’isola dove vige una propria legge lontana dalle abitudini del villaggio tradizionale e aperta a una vita libertina senza regole.
Il protagonista del libro è Samir, giovane artista conosciuto e con una discreta posizione sociale e professionale.
È Samir ad aprirci il lato di questa zona di Haifa, Hadar alta, dove trascorre gran parte del tempo tra locali e caffè, con i suoi due carissimi amici: Abbas al-Ganubi, che lavora in un giornale arabo della città e il dottor Hakim.
Il romanzo comincia con l’inaugurazione di una nuova mostra di Samir che, donnaiolo e ubriaco, come suo solito, a fine serata porta a casa una nuova ragazza.
Non ha scrupoli nemmeno verso la compagna del suo amico Abbas, il quale dopo aver scoperto il tradimento lascia la fidanzata Amira.
Nel frattempo vengono trafugati una serie di dipinti di Picasso, “Il Circo”, di cui alcuni esemplari erano giunti in Israele. Il dottor Hakim avrebbe dovuto esaminarli mentre Samir ospita nel suo appartamento la sua bella vicina russa Lilian. Tra i due nasce una storia d’amore attraverso la quale Samir scopre una nuova realtà, quella degli immigrati russi che dagli anni Novanta hanno cominciato a popolare lo stato d’Israele.
Ma la fine di Samir sarà infelice. Mentre l’amico Abbas al-Ganubi diverrà famoso a seguito di uno scoop giornalistico, egli lascerà la sua compagna russa che diventerà il suo capo e lo licenzierà, finendo così solo e senza amici.
Così il titolo del romanzo evoca la giostra della vita sbandata che si conduce nel quartiere Hadar, dove i protagonisti come in un circo cadono, si rialzano, vivono tra sesso droga e alcool, tra la dimensione sociale e quella personale.
Alaa Hlehel è nato il 31 luglio 1974 a Gish un villaggio nel nord della Galilea, vicino ai confini con il Libano.
Si è laureato alla facoltà di giornalismo e Belle Arti e ha studiato sceneggiatura a Tel Aviv. Scrittore, sceneggiatore, caporedattore del settimanale politico “Fasl al-Maqal” , lavora molto anche come traduttore dall’arabo in ebraico. Nena News
Titolo: Il Circo
Autore: Alaa Hlehel
Anno: 1999