L’assalitore, ucciso dalle guardie di sicurezza, sarebbe penetrato nella colonia di Kiryat Arba (Hebron), quindi è entrato in una abitazione dove ha colpito la ragazza che era nella sua stanza
AGGIORNAMENTO
Il premier israeliano Netanyahu chiede che il mondo condanni uccisione della 13enne, compiuta questa mattina da un 17enne palestinese penetrato nella colonia di Kiryat Arba, come ha fatto per le stragi a Bruxelles e Orlando. Ministro agricoltura Uri Ariel esorta a rispondere a quanto accaduto costruendo nuove colonie ebraiche nei Territori palestinesi
AGGIORNAMENTO
Si chiama Hallel Yaffa Ariel la 13enne israeliana uccisa questa mattina da un palestinese nella colonia di Kiryat Arba, alle porte di Hebron (Cisgiordania). Il palestinese, ucciso dalle guardie di sicurezza israeliane, si chiama Muhammad Tarayra, 17 anni, di Bani Naim, sempre nel distretto di Hebron
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della redazione
Gerusalemme, 30 giugno 2016, Nena News - E’ morta la 13enne israeliana ferita a coltellate questa mattina da un palestinese penetrato nella colonia di Kiryat Arba, vicino Hebron, nella Cisgiordania occupata. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi.
La Radio militare israeliana ha riferito che il palestinese avrebbe saltato la rete che circonda Kiryat Arba, quindi si è diretto verso una casa dove, una volta all’interno, ha colpito la ragazza che era nella sua stanza e, successivamente, una guardia privata intervenuta per fermarlo. Il palestinese è stato ucciso pochi istanti da un’altra guardia di sicurezza.
Dallo scorso ottobre, periodo di inizio dell’Intifada di Gerusalemme, sono stati uccisi almeno 211 palestinesi, 32 israeliani, due americani e due migranti (un eritreo e un sudanese).
Per l’esercito israeliano molti dei palestinesi uccisi erano attentatori fermati prima o, nella maggior parte dei casi, dopo aver compiuto un attacco all’arma bianca. I palestinesi replicano che non pochi degli uccisi non intendevano compiere attentati e che molti altri sono stati eliminati sommariamente dai soldati israeliani nel quadro di una politica di esecuzioni extragiudiziali non dichiarata apertamente dallo Stato ebraico. Nena News