Si e’ trattato di un duplice attentato compiuto da kamikaze delle Brigate sunnite “Abdullah Azzam” poco lontano dall’ingresso dei quartieri meridionali della capitale libanese dove e’ piu’ forte il sostegno al movimento sciita Hezbollah. Lo scorso novembre un altro duplice attentato suicida aveva colpito l’ambasciata iraniana
(foto Afp dell’attentato compiuto lo scorso novembre contro l’ambasciata iraniana a Beirut)
della redazione
Beirut, 19 febbraio 2014, Nena News – E’ di otto morti e 128 feriti il bilancio del duplice attentato compiuto stamani a Bir Hassan nei pressi di un centro culturale iraniano e vicino all’ambasciata del Kuwait, nella parte sud di Beirut, poco lontano dall’ingresso dei quartieri meridionali della capitale libanese dove e’ piu’ forte l’appoggio al movimento sciita Hezbollah. L’attentato e’ stato rivedicato poco fa dalle “Brigate Abdullah Azzam”, legato ad Al Qaeda, che ha gia’ ripetutamente colpito la comunita’ sciita in Libano.
Secondo fonti della sicurezza libanese sono stati attentati kamikaze, compiuti da due uomini a bordo di motociclette, la stessa modalita’ usata per l’attentato dello scorso novembre compiuto contro l’ambasciata iraniana. La prima esplosione. ha colpito la pasticceria Galdoline; la seconda, dopo pochi secondi, il centro culturale iraniano distante un centinaio di metri. Nessun impiegato del centro culturale e dell’ambasciata kuwaitiana è rimasto vittima dell’attentato
Negli ultimi mesi una serie di esplosioni ha preso di mira la zona sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah. Gli attentati sono stati rivendicati da gruppi jihadisti sunniti desiderosi di “punire” il movimento sciita per l’appoggio militare che garantisce al regime del presidente Bashar Assad nella guerra civile che devasta la Siria.
Appena qualche giorno fa il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha escluso il ritiro dei guerriglieri sciiti dalla Siria sino a quando gli Stati arabi del Golfo non cesseranno di interferire nelle vicende interne siriane e di sostenere le milizie islamiste e ribelli che combattono contro l’Esercito di Damasco. Nena News
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