Gli insediamenti israeliani – recita il messaggio rivolto ai cittadini di questi paesi – sono illegali secondo il diritto internazionale, costituiscono un ostacolo alla pace e minacciano di rendere impossibile una soluzione dei due Stati per il conflitto israelo-palestinese
della redazione
Roma, 5 luglio 2014, Nena News – Dopo Spagna e Italia, altre 12 nazioni europee hanno pubblicato degli avvertimenti formali perché i propri cittadini non commercino in alcun modo né investano negli insediamenti israeliani presenti nei territori occupati palestinesi, illegali per il diritto internazionale e non riconosciuti dall’Unione Europea. Il ministero degli Esteri portoghese ha pubblicato il proprio comunicato mercoledì, subito seguito da Austria, Malta, Irlanda, Finlandia, Danimarca, Lussemburgo, Slovenia, Grecia, Repubblica slovacca, Belgio e Croazia.
“Gli insediamenti israeliani – recita il messaggio ai cittadini – sono illegali secondo il diritto internazionale, costituiscono un ostacolo alla pace e minacciano di rendere impossibile una soluzione dei due Stati per il conflitto israelo-palestinese. L’UE e gli Stati membri non riconosceranno alcun cambiamento dei confini precedenti al 1967, anche per quanto riguarda Gerusalemme, diversi da quelli concordati tra le parti”.
Negli avvertimenti si legge inoltre che “gli insediamenti in Cisgiordania, Gerusalemme Est e Golan sono illegali e le attività economiche da parte di individui o imprese comportano rischi legali e finanziari, nonché rischi per loro reputazione”. La prima mossa verso il boicottaggio degli insediamenti era stata fatta qualche anno fa da Germania e Gran Bretagna, seguite dalla Francia, Italia e Spagna. La Lettonia sarebbe prossima alla pubblicazione di un avvertimento simile, mentre Polonia e Svezia dovrebbero farlo in seguito. Altri paesi europei – Bulgaria, Romania, Lituania, Estonia, Ungheria, Repubblica ceca e Cipro – hanno detto chiaramente che non intendono pubblicare simili avvertimenti.
Gli avvertimenti, si sono affrettati ad aggiungere alcuni paesi tra i quali l’Irlanda, non sono da intendere come boicottaggio nei confronti di Israele: “Il Governo – continua la nota pubblicata da alcuni dei paesi – intende inoltre ribadire la sua lunga politica di totale opposizione a qualsiasi forma di boicottaggio nei confronti di Israele, così come il suo impegno forte e continuato per promuovere i nostri legami commerciali ed economici con Israele”. Nena News