Il leader palestinese ha rilasciato le sue dichiarazioni alla vigilia delle commemorazioni in Israele della Shoah. Le sue parole però non scuotono il premier israeliano che ha colto l’occasione per condannare nuovamente la riconciliazione tra Fatah e Hamas
della redazione
Gerusalemme, 28 aprile 2014, Nena News – Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha bollato come una “mossa propagandistica”, tesa solo a “colpire l’opinione pubblica internazionale”, la dichiarazione fatta ieri dal presidente palestinese Abu Mazen che ha definito l’Olocausto “Il crimine più odioso contro l’umanità nell’era moderna”.
Il leader palestinese ha espresso solidarietà alle famiglie degli ebrei e di tutti gli altri uccisi dai nazisti, aggiungendo che l’Olocausto rappresenta “il concetto di discriminazione etnica e razziale che i palestinesi respingono con forza e contro cui si battono”. “Il popolo palestinese sta soffrendo per l’ingiustizia, l’oppressione e la negazione di pace e libertà. Siamo i primi – ha spiegato Abu Mazen – a chiedere di rimuovere l’ingiustizia e il razzismo”. Per questo, ha aggiunto, “chiamiamo il governo israeliano a cogliere l’attuale occasione per concludere una pace completa nella regione, basata sulla visione di due Popoli due Stati che vivono a fianco in pace e sicurezza”.
Parole diffuse dall’agenzia stampa palestinese “Wafa”, in arabo e in inglese, alla vigilia delle commemorazioni annuali in Israele dei sei milioni di ebrei uccisi durante le persecuzioni naziste, ma che hanno lasciato freddo Netanyahu che ha reagito accusando Abu Mazen di aver raggiunto nei giorni scorsi un accordo di riconciliazione con il movimento islamico Hamas, che, ha detto il premier israeliano, intende distruggere Israele.
Netanyahu ha quindi ribadito, in un’intervista alla CNN, che Israele non parteciperà a negoziati con un governo palestinese appoggiato dagli islamisti. Domani scadono i nove mesi fissati dal Segretario di stato americano John Kerry per il raggiungimento di accordo tra israeliani e palestinesi. Nena News