Colpiti due siti, nessun ferito. Situazione tesa anche nelle Alture del Golan: l’esercito israeliano ha paerto il fuoco al confine con la Siria.
di Rosa Schiano
Gaza City, 2 giugno 2014, Nena News – Nelle prime ore del mattino l’aviazione militare israeliana ha condotto una serie di attacchi aerei mirati sulla Striscia di Gaza. Il primo attacco è avvenuto su un sito chiamato Abu Jarad ed ha causato un incendio che è stato poi estinto dalle squadre della protezione civile palestinese. Il secondo raid sarebbe avvenuto contro un sito militare a Nord Ovest di Khan Younis, nel Sud della Striscia di Gaza. Anche in questo caso l’attacco avrebbe causato lo scoppio di un incendio. In entrambi gli attacchi non si riportano feriti.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha confermato che aerei dall’aeronautica hanno effettuato incursioni nel centro e nel Sud della Striscia di Gaza in risposta ad alcuni razzi lanciati da Gaza verso il Sud di Israele negli ultimi due giorni. L’attacco israeliano è avvenuto a poche ore dal varo del nuovo governo palestinese di unità nazionale a cui si è giunti dopo un lungo processo di riconciliazione interna.
Ieri mattina veicoli militari israeliani avevano anche condotto incursioni terrestri nel Sud della Striscia di Gaza, ad Est di Rafah. Bulldozer accompagnati da jeep militari avevano condotto operazioni di livellamento spianando terreni agricoli fino a 200 metri dentro il territorio palestinese. A questa prima incursione ne è seguita un’altra, durante la quale le forze militari israeliane hanno aperto il fuoco.
Nonostante il ritiro delle truppe israeliane e lo smantellamento delle colonie nel 2005, Israele continua a mantenere un completo controllo sullo spazio aereo, le acque territoriali e i valichi della Striscia di Gaza (tranne il valico di Rafah controllato dalle forze egiziane). Queste incursioni terrestri avvengono molto spesso in territorio palestinese, e, quando accompagnate da spari, mettono in pericolo la vita dei tanti civili, soprattutto contadini, che lavorano nelle terre lungo il confine. Contadini palestinesi sono stati spesso costretti a lasciare il proprio lavoro quando militari israeliani hanno sparato da carri armati, jeep o torri di controllo disposte lungo il confine della Striscia.
Situazione tesa anche nelle Alture occupate del Golan dove l’artiglieria israeliana ha aperto il fuoco alla frontiera con la Siria, oltre la linea del cessate il fuoco, dopo che un colpo di mortaio proveniente dalla Siria sarebbe stato lanciato verso il territorio nei pressi del monte Hermon vicino una postazione dell’esercito israeliano, senza aver provocato danni o feriti. Israele continua ad occupare le Alture del Golan dalla Guerra dei Sei Giorni del 1967, un’annessione mai riconosciuta dalla comunità internazionale. Nena News