In piena guerra civile, spuntano i cartelloni elettorali dei tre sfidanti. Predomina Bashar al-Assad, forte della “riconquista” di Homs
della redazione
Roma, 12 maggio 2014, Nena News - E’ iniziata ieri in Siria la campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 3 giugno. In un paese in piena guerra civile, con intere zone ancora teatro di aspri combattimenti, centinaia di cartelloni elettorali annunciano la volontà di abbattere la corruzione, oppure il ritorno della classe media. Nella prima elezione a più candidati che la recente storia della Repubblica araba di Siria ricordi, il presidente in carica Bashar al-Assad è quasi certamente destinato a spazzare via i sue concorrenti semisconosciuti e a vincere ancora una volta.
Come riporta l’AFP, i cartelloni dello sfidante di Assad, l’uomo d’affari di Damasco Hassan al-Nouri, sono pochi e piuttosto concentrati sulla sterzata all’economia e sul ruolo della classe media nel Paese. Ancora meno sono quelli del candidato comunista Maher Hajjar nel suo feudo, Aleppo. A dominare il paesaggio della Siria in lungo e in largo è piuttosto il volto di Bashar, onnipresente nella capitale e nelle aree riconquistate dall’esercito governativo, dove campeggiano messaggi come “con il sangue eleggeremo Bashar al-Assad”. La campagna del presidente siriano, lanciata ieri anche sui social network, aveva raccolto 65 mila like su Facebook e mille follower su Twitter in poche ore.
Una campagna che comincia contemporaneamente alla riconquista simbolica della città di Homs, feudo dell’opposizione sotto assedio dell’esercito governativo da oltre 2 anni. Un accordo siglato la settimana scorsa tra il governatore della città e le forze sul campo ha permesso l’evacuazione della città vecchia, con centinaia tra combattenti e civili che hanno potuto lasciare il centro distrutto di Homs per sistemarsi nei sobborghi. Non appena svuotata, Homs è stata ripulita dall’esercito governativo. Letteralmente circondato, resta ormai un solo quartiere in mano ai ribelli nella città-simbolo della rivolta contro Bashar al-Assad. Nena News.