Giorno 9 – mercoledì 16 luglio
AGGIORNAMENTO ore 23.40 – NETANYAHU: L’OPERAZIONE CONTRO GAZA POTREBBE DURARE MESI O SETTIMANE
Oggi il premier Netanyahu ha annunciato che l’operazione militare contro Gaza potrebbe durare settimane o anche mesi: “Le mie istruzioni al ministro della Difesa e alle forze armate, con l’approvazione del gabinetto di sicurezza, è di tenersi pronti per una significativa espansione dell’offensiva via terra”.
As Israel pushed forward Friday with its first ground invasion of Gaza in more than five years, Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu indicated that a bigger operation was likely to unfold in the coming days and weeks.
AGGIORNAMENTO ore 23.35 – MINISTRO ESTERI FRANCESE: ISRAELE HA RIFIUTATO LA NOSTRA PROPOSTA DI TREGUA. SCONTRI AD HAIFA
Il ministro degli Esteri francese Fabius ha incontrato oggi il premier israeliano Netanyahu, ma la sua proposta di tregua è stata rifiutata.
Scontri in corso ad Haifa: militanti di destra hanno attaccato la manifestazione organizzata da forze di sinistra. E’ intervenuta la polizia che ha usato cannoni ad acqua e granate stordenti per disperdere la folla.
AGGIORNAMENTO ore 23.30 – INTENSI ATTACCHI ISRAELIANI AL CONFINE CONTRO CASE PALESTINESI
Secondo fonti a Gaza, l’esercito israeliano è presente lungo tutto il confine nord, su tre lati, e sta sparando indiscriminatamente contro le case civili, soprattutto nell’area di Shayaija. Forti bombardamenti in corso anche a Gaza City da due ore.
AGGIORNAMENTO ore 22.10 – HAMAS: UCCISI UNDICI SOLDATI IN 24 ORE
Le Brigate Al Qassam hanno dichiarato di aver ucciso 11 soldati israeliani in 24 ore durante “operazioni speciali”: cinque, secondo il braccio armato di Hamas sarebbero stati uccisi a Rafah: “Le forze speciali si sono infiltrate oltre le linee nemiche da un tunnel e hanno sorpreso il nemico a una distanza di un metro e mezzo. Uno dei Mujahedeen ha confermato l’uccisione di cinque soldati: tre colpiti alla testa da e due in altre parti del corpo”.
Oggi Israele ha confermato la morte di due soldati durante scontri con Hamas.
AGGIORNAMENTO ore 21.30 – EGITTO BLOCCA CONVOGLIO DI AIUTI INTERNAZIONALI
I soldati egiziani al confine tra Gaza e Egitto hanno impedito ad un gruppo di 500 attivisti internazionali a bordo di 11 bus di raggiungere il valico di Gaza per portare aiuti umanitari. Secondo le autorità egiziane, sono stati bloccati per motivi di sicurezza, perché il Sinai sarebbe attualmente un luogo insicuro.
AGGIORNAMENTO ORE 19:10 L’ESERCITO ISRAELIANO CONFERMA LA MORTE DI DUE SUOI SOLDATI
Due soldati israeliani, Adar Branso (20) e il Maggior Amotz Greenberg (40), sono stati uccisi stamattina nello scontro a fuoco con un gruppo armato palestinese che era riuscito, in un primo momento, a infiltrarsi in territorio israeliano nell’area di Eshkol, a 15 chilometri dal confine con Gaza. Nella sparatoria è morto anche un palestinese e sono stati feriti altri due militari di Tel Aviv. I media israeliani hanno potuto pubblicare la notizia solo poco tempo fa.
AGGIORNAMENTO ORE 18:40 IL GOVERNO EGIZIANO MANDA CIBO E MEDICINALI SCADUTI A GAZA
Secondo il quotidiano libanese Al-Akhbar il governo egiziano avrebbe mandato, durante le 5 ore di tregua umanitaria, degli aiuti (cibo e medicine) nella striscia di Gaza. All’apertura dei pacchi, con recavano la scritta “Offerti dal popolo egiziano”, la triste scoperta: i beni all’interno risultavano essere scaduti e infestati da insetti
AGGIORNAMENTO ORE 18:30 334 MORTI, 2400 FERITI. PRESIDENTE ABBAS IN QATAR PER INCONTRARE EMIRO E IL CAPO POLITICO DI HAMAS KHALED MESHAL
Continuano i bombardamenti sulla Striscia. Il numero delle vittime è salito nelle ultime ore a 334 ed oltre 2400 sono i feriti.
I residenti del campo profughi di Al Bureij (Middle Area) hanno ricevuto chiamate registrare che li intimavano di lasciare le proprie case e di spostarsi verso Deir Al Balah. Le scuole dell’UNRWA in quest’area sono incapaci di accogliere nuovi rifugiati visto l’alto numero di persone che si erano spostate lì nei giorni precedenti.
Nel pomeriggio un razzo lanciato dalla resistenza palestinese è esploso vicino la città di Dimona causando 1 vittima e 4 feriti. Le prime notizie confermano che si tratta di un beduino di 32 anni.
Il presidente Mahmoood Abbas si è spostato dalla Turchia per dirigersi in Quatar dove ha incontrato l’emiro del Qatar e il leader si Hamas, Meshal. Abbas ha comunicato di aver convinto il Qatar a supportare il tentativo di tregua proposto dall’Egitto.
AGGIORNAMENTO ORE 18:20 100 MORTI DALL’INIZIO DELL’OPERAZIONE TERRESTRE
Secondo fonti palestinesi almeno 100 palestinesi sono stati uccisi da quando è iniziata l’operazione terrestre israeliana nella Striscia di Gaza.
AGGIORNAMENTO ORE 18 GUARDA VIDEO NOSTRO CORRISPONDENTE A GAZA: FUNERALI 9 MEMBRI DELLA FAMIGLIA NASSER http://www.youtube.om/watch?v=KDXRPooEErA&list=UUiRDIVgy9EKxTdcpohU2Mpw
AGGIORNAMENTO ORE 16:50 IL PARLAMENTARE PALESTINESE D’ISRAELE ZAHALQAH: “ALZEREMO FORTE LA NOSTRA VOCE ALLA KNESSET CONTRO L’AGGRESSIONE ISRAELIANA”.
Il parlamentare palestinese d’Israele, Jamal Zahalqa (Tajammu’), ha criticato con toni duri la “brutale repressione della manifestazione di Haifa [di ieri, ndr]” compiuta dalla polizia israeliana. “Più di 100 parlamentari sostengono l’aggressione israeliana nella Striscia – ha detto – “alzeremo forte la nostra voce qui in Parlamento contro l’attacco”. Secondo Zahalqa le manifestazioni contro l’intervento di Tel Aviv a Gaza continueranno all’interno d’Israele.
AGGIORNAMENTO ORE 16:05 ORDINE DI EVACUAZIONE PER RESIDENTI CAMPO AL BUREJ. FORTE MOVIMENTO DI TRUPPE AL CONFINE. MORTO UN BEDUINO NEL NEGHEV CAUSA MISSILE
AGGIORNAMENTO ORE 16 CANALE 10 ISRAELIANO: “DA STAMATTINA 55 RAZZI LANCIATI DA GAZA”
Il canale 10 israeliano ha dichiarato che “da stamattina sono stati lanciati in territorio israeliano 55 razzi. Di questi, 9 sono stati intercettati”.
Le sirene suonano nelle cittadine israeliane a confine con la Striscia. Le brigate al-Qassam affermano di aver attaccato un gruppo di carri armati nella zona orientale di Khan Yunis.
AGGIORNAMENTO ORE 15:45 MINISTERO DELLA SANITA’ A GAZA CONFERMA: “LE VITTIME DALL’INIZIO DELL’OPERAZIONE SONO 334.
Una cellula di Hamas ha provato due ore fa una incursione nel kibbutz di Ein HaShlosha. Un palestinese è stato ucciso. 4 sono i soldati di Tel Aviv feriti.
AGGIORNAMENTO ORE 15:40 UNICEF: “IN 11 GIORNI 59 BAMBINI UCCISI”
L’UNICEF snocciola alcuni dati allarmanti: “900.000 persone non hanno accesso a fonti di acqua, in 11 uccisi 59 bambini di cui ben 38 sotto i 12 anni.
AGGIORNAMENTO ORE 15:15 VIDEO: DONNA PALESTINESE RACCONTA RAID AEREO ISRAELIANO
http://www.youtube.com/watch?v=6Q1I9YIPRL4&list=UUiRDIVgy9EKxTdcpohU2Mpw
AGGIORNAMENTO ORE 15:10 CASA DISTRUTTA AD TAYR (KHAN YUNIS) Foto di Michele Giorgio
AGGIORNAMENTO ORE 10:25 CHIUSE LE STRADE NEL SUD D’ISRAELE
Si intensificano i bombardamenti a Beit Lahiya. Suonano le sirene a Dimona (qui due razzi sono caduti in territorio aperto non causando né danni né feriti) e a Hof Eshkol. Chiuse le strade nel sud d’Israele
AGGIORNAMENTO ORE 10.15
Casa colpita due ore fa a Sabra (Gaza City). Foto di Michele Giorgio (il Manifesto/Nena News)
AGGIORNAMENTO ORE 10 MINISTERO DELLA SALUTE DI GAZA: “LE VITTIME SALGONO A 314. 2270 I FERITI”
Sale il bilancio delle vittime palestinesi a 314 (2270 i feriti). Ad affermarlo è il Ministero della Sanità a Gaza.
Forti esplosioni si sono udite nella zona orientale del campo profughi di al-Maghazi nella zona centrale della Striscia.
Secondo una fonte locale citata da al-Mayadeen, una unità speciale israeliana sarebbe caduta in un agguato. Combattimenti durissimi nel nord della Striscia. Lancio di razzi palestinesi verso Ashdod, Gadera e Kiryat Malchi.
Il ministro degli Esteri iraniano Zarif fa sapere di essere in costante contatto con il suo omologo egiziano. Teheran chiede l’apertura di Rafah per far entrare aiuti umanitari a Gaza.
AGGIORNAMENTO ORE 9:45 MASHA’AL (HAMAS): “NESSUN CESSATE IL FUOCO SENZA LA FINE DELL’ASSEDIO DI GAZA E RILASCIO PRIGIONIERI”
Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Mash’al, ha ribadito che il suo movimento non accetta alcun cessate il fuoco che non preveda la fine dell’assedio di Gaza e il rilascio dei palestinesi arrestati nell’ultimo mese (e che erano stati liberati nell’affare Shalit nel 2011). Mash’al ha poi affermato che l’Egitto deve aprire il valico di Rafah.
Secondo quanto ha rivelato il leader del movimento islamico palestinese, anche la Turchia e il Qatar stanno mediando con gli egiziani per giungere ad una tregua.
AGGIORNAMENTO ORE 9 TV AL-MAYADEEN: “LE VITTIME SONO 310″
Secondo la tv panaraba al-Mayadeen, il numero delle vittime palestinesi dall’inizio del conflitto è salito a 310. Bombardate tre case a Beit Hanun al nord della Striscia. Poco fa i soccorritori hanno ritrovato i cadaveri di 5 palestinesi nella zona orientale di Khan Yunis. Una vittima anche a sud.
AGGIORNAMENTO ORE 8:55 RAID IN DIVERSE PARTI DELLA STRISCIA
Da stamattina si sono registrati vari raid dell’aviazione israeliana in diverse zone della Striscia di Gaza. Colpiti i campi di addestramento delle Brigate al-Qassam al nord.
Secondo quanto riferiscono i media israeliani l’esercito di Tel Aviv ha attaccato 37 “obiettivi” da mezzanotte a stamattina. 260 dall’inizio dell’operazione terrestre.
AGGIORNAMENTO ORE 8:45 GRAVE UN SOLDATO ISRAELIANO
Tre soldati israeliani sono stati feriti stanotte in uno scontro a fuoco con i gruppi palestinesi. Uno di questi, secondo il quotidiano israeliano Ha’Aretz, verserebbe in gravi condizioni.
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della redazione
Gaza, 19 luglio 2014, Nena News – Ban Ki moon arriva oggi nella regione con l’intento dichiarato di portare la sua “solidarietà” ai palestinesi e israeliani e di aiutare a trovare una soluzione che metta subito fine alle ostilità. Una missione che non ha basi sufficienti per poter avere qualche esito concreto e che non andrà oltre un significato simbolico. Una via d’uscita al momento non c’è, la diplomazia non ha fatto progressi. Anche perchè l’Egitto, che pure potrebbe fornire un contributo fondamentale approvando la riapertura del valico di Rafah, l’unica porta di Gaza sul resto del mondo, continua a dare segnali contraddittori e non perde occasione per lanciare duri attacchi solo al movimento islamico palestinese Hamas.
Da parte sua Israele – lo ha ribadito ieri il premier Netanyahu con l’appoggio di Barack Obama, rivendica il “diritto a difendersi” – fa sapere che continuerà le sue operazioni militari, che, afferma, sono volte a distruggere tunnel sotterranei e altre strutture usate da Hamas per lanciare i suoi razzi. Sul terreno però queste operazioni sembrano colpire in prevalenza le abitazioni e le infrastrutture civili. Il movimento islamico da parte sua ripete che accetterà la tregua solo se avrà termine l’embargo totale che da 7 anni soffoca Gaza e la sua gente. Hamas continua a prendere di mira le città israeliane – stamani ha colpito una zona residenziale di Ashdod – con lanci di razzi che pur non dimostrandosi particolarmente dannosi per le persone (hanno provocato sino ad oggi un solo morto) tengono sotto pressione i civili con continui allarmi.
Il 12esimo giorno dell’operazione israeliana Margine Protettivo si è aperto con notizie di nuove stragi di civili palestinesi. Nelle ultime ore 11 persone sono state uccise da Israele portando a 307 il numero totale delle vittime palestinesi. Tra i morti otto sono membri della stessa famiglia – inclusi quattro figli di età compresa tra due e 13 anni – colpita nella sua abitazione da colpi di carro armato a Beit Hanoun.
Secondo il Centro palestinese per i diritti umani, con sede a Gaza, i civili rappresentano oltre l’80% delle vittime dell’offensiva lanciata da Israele. Almeno 2.200 palestinesi sono stati anche feriti da quando il conflitto è iniziato l’8 luglio.
A Gaza, il numero di sfollati è quasi raddoppiato in 24 ore, raggiungendo 40.000 persone, secondo l’Unrwa (Onu). Il Programma alimentare mondiale distribuirà cibo a 85.000 persone nei prossimi giorni. Il 70% delle aree di Gaza erano senza energia elettrica.
Da parte sua Tel Aviv riferisce che sul terreno la fanteria e gli ingegneri del genio assistiti artiglieria e aerei, hanno ucciso una ventina di “terroristi” e hanno scoperto e distrutto 10 gallerie con 22 uscite, alcune delle quali conducevano in territorio israeliano. “Le nostre attività si concentrano su una superficie di 2,5 chilometri, lungo il confine, nelle zone rurali e semi-urbane”, ha dichiarato alla stampa un ufficiale dell’intelligence militare. I palestinesi danno un quadro ben più drammatico, riferendo di un martellamento continuo da parte dell’aviazione, di artiglieria e carri armati che tirerebbero direttamente sulle abitazioni, da qui l’alto numero di vittime civili. Nena News
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