Lo riferisce l’agenzia di stampa Maan. Gli Emirati hanno stretto i contatti con Tel Aviv invitata anche all’Expo di Dubai rinviato al prossimo anno per l’emergenza coronavirus.
della redazione
Gerusalemme, 21 maggio 2020, Nena News – Il governo del premier Mohammed Shtayyeh si rifiuta di ricevere le forniture mediche per i palestinesi portate da un aereo degli Emirati atterrato all’aeroporto di Tel Aviv, in Israele. Lo riferisce l’agenzia di stampa Maan spiegando che il rifiuto è motivato dalla decisione degli Emirati di non coordinare la donazione con l’Autorità nazionale palestinese (Anp). I palestinesi accusano Abu Dhabi di aver scelto l’aeroporto di Tel Aviv allo scopo di stringere le relazioni con lo Stato di Israele. “L’Anp non vuole essere una copertura per la normalizzazione tra gli Emirati e Israele”, scrive Maan.
L’arrivo a Tel Aviv del volo Etihad è stato riferito con ampio spazio dai media israeliani che l’hanno descritto come un altro importante segnale del netto miglioramento dei rapporti con Abu Dhabi. Il volo umanitario è stato programmato in coordinamento con il World Food Program e il governo israeliano senza coinvolgere i palestinesi. “Qualsiasi assistenza al popolo palestinese deve essere fornita attraverso il coordinamento con l’Anp e non passando per Israele in modo da costituire una copertura per la normalizzazione”, ha detto una fonte del governo palestinese all’agenzia Maan.
Il gesto degli Emirati ha generato grande sconcerto nell’Anp. La notizia peraltro è arrivata mentre il presidente Abu Mazen, al termine di una riunione con i vertici dell’Anp e dell’Olp, ha annunciato che i palestinesi “non sono più vincolati” agli accordi con Israele firmati negli anni passati. L’annuncio è una risposta all’intenzione dichiarata dal premier israeliano Benyamin Netanyahu di procedere al più presto all’annessione unilaterale a Israele di larghe porzioni di Cisgiordania palestinese sulla base del piano annunciato a fine gennaio dal presidente statunitense Donald Trump.
I palestinesi da tempo guardano con sgomento all’atteggiamento delle monarchie sunnite del Golfo che, con l’Arabia saudita in testa, stanno stringendo i contatti con Israele con cui ufficialmente non hanno rapporti diplomatici ufficiali. E se Riyadh preferisce ancora condurre questi contatti in segreto e dietro le quinte, Abu Dhabi sceglie sempre più spesso di svolgerli alla luce del sole. Negli ultimi anni gli Emirati hanno accolto delegazioni sportive israeliane, la ministra dello sport Miri Regev e vari funzionari del governo Netanyahu. Israele è stato invitato a partecipare all’Expo 2020, l’esposizione universale che doveva aprirsi ad ottobre a Dubai e che è stata posticipata di un anno a causa della pandemia di coronavirus.
Secondo alcune fonti gli Emirati avrebbero fornito armi di fabbricazione israeliana al generale libico Khalifa Haftar impegnato in un duro scontro militare con il governo di Tripoli riconosciuto dalle Nazioni unite.
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