Il 20 luglio 2014 Israele lancia l’offensiva via terra contro la Striscia, 12 giorni dopo l’inizio di “Margine Protettivo”. Nell’obiettivo di allargare la zona cuscinetto a est, l’esercito israeliano lancia una serie di raid contro le comunità alla frontiera.
di Chiara Cruciati
Shajaye, Gaza City, 19 dicembre 2014, Nena News – Il 20 luglio 2014 Israele lancia un’offensiva via terra contro la Striscia di Gaza, a 12 giorni dall’inizio dell’operazione “Margine protettivo”. Nell’obiettivo di allargare la zona cuscinetto a est, l’esercito israeliano lancia una serie di raid contro le comunità alla frontiera. Tra queste il quartiere Shajaye di Gaza City, 100mila residenti.
In due giorni di intensi bombardamenti, senza sosta, Israele rade al suolo il quartiere e uccide almeno 120 civili. A 4 mesi dalla fine dell’operazione e a due dalla conferenza dei donatori del Cairo, Shajaye – come il resto di Gaza – non è stata ricostruita e le macerie delle case distrutte non sono state tolte. Nena News