Nel mirino degli esperti dell’Istituto di Diritto Internazionale il programma Law-Train, progetto di Horizon 2020 della Ue che coinvolge il ministero della Sicurezza israeliano. Secondo l’Istituto viola le norme europee per l’uso sistematico della tortura da parte di Israele documentato dall’Onu
di Ali Abunimah – The Electronic Intifada
Ramallah, 10 luglio 2017, Nena News - Un gruppo di importanti esperti di diritto internazionale è arrivato alla conclusione che l’Unione Europea sta finanziando illegalmente i torturatori israeliani e deve smettere [di farlo].
Affermano che il programma “Law-Train” viola le norme Ue e le leggi internazionali perché uno dei partecipanti, il ministero della Sicurezza di Israele, “è responsabile o complice di torture, di altri crimini di guerra e contro l’umanità”. Law-Train è iniziato nel maggio 2015 con l’apparente intento di “armonizzare e condividere tecniche di interrogatorio tra i Paesi coinvolti per affrontare le nuove sfide della criminalità transnazionale.”
E’ finanziato attraverso un programma di ricerca della Ue chiamato Horizon 2020, che ha anche destinato milioni di dollari all’industria bellica israeliana.
Uso massiccio della tortura
Law-Train coinvolge l’università israeliana di Bar-Ilan, il ministero della Sicurezza pubblica israeliano, l’università cattolica di Lovanio in Belgio, il ministero della Giustizia belga, la Guardia civile, polizia paramilitare, spagnola e la polizia rumena. Il suo comitato consultivo include Cornelia Geldermans, un pubblico ministero olandese.
Originariamente era stato coinvolto anche il Portogallo, ma lo scorso anno si è ritirato in seguito alla crescente opposizione dell’opinione pubblica nei confronti del ruolo di Israele nel programma Ue. E’ previsto che Law-Train prosegua fino all’aprile 2018 e che metà dei suoi quasi 6 milioni di fondi vadano ai partecipanti israeliani.
“L’uso della tortura da parte degli investigatori israeliani è stato ampiamente documentato dalla stampa internazionale ed israeliana e confermato da ricercatori internazionali e dagli stessi investigatori israeliani”, ha affermato Michel Waelbroeck, l’autore del parere giuridico e uno dei membri dell’Istituto di Diritto Internazionale [istituto con sede in Belgio che intende formulare principi giuridici generali atti a preservare la pace e l’armonia nel mondo, ndt].
“Nel giugno 2016 la commissione dell’Onu contro la tortura ha denunciato l’uso della tortura da parte di Israele e le tecniche illegali e violente durante gli interrogatori da parte della sua polizia e del personale penitenziario.”
L’opinione è sostenuta da 25 esperti di diritto internazionale e giuristi, compresi gli ex- inquirenti per i diritti umani dell’Onu Richard Falk e John Dugard, e da Laurens Jan Brinkhorst, un ex vice-primo ministro olandese ed ex-direttore generale della Commissione Europea.
Israele presenta un elenco ampiamente documentato di torture, anche contro bambini e ha sistematicamente evitato di fare indagini su denunce di abusi.
Finanziamento illegale
A febbraio centinaia di docenti universitari ed artisti belgi hanno sollecitato il proprio governo a porre fine all’appoggio a favore di Law-Train e nel parlamento europeo sono state sollevate obiezioni sul progetto.
Organizzazioni dei diritti umani di Palestina Belgio e Spagna hanno anche scritto ai funzionari della Ue esprimendo preoccupazione in merito all’appoggio ad organismi israeliani impegnati nella tortura. Dato che l’opposizione contro Law-Train è aumentata, la Commissione Europea, il potere esecutivo della Ue, ha realizzato una valutazione da parte di “una commissione di esperti indipendenti” che ha concluso che il programma ha dimostrato “una rispondenza da buona ad eccellente” con le leggi della Ue, compresa la “Carta dei Diritti Fondamentali” europea.
Ma gli esperti di diritto affermano che il parere ignora le regole fondamentali della Ue che vietano di finanziare individui o organizzazioni impegnati in “gravi comportamenti professionali illeciti” come la tortura. Gli esperti legali hanno concluso che, poiché il ministero della Sicurezza pubblica di Israele è “responsabile di gravi e continue violazioni” del divieto europeo ed internazionale riguardo alla tortura, il finanziamento della Ue è illegale.
Ma, lungi dal prendere provvedimenti per chiedere conto ad Israele delle torture, Carlos Moedas, il direttore di ricerca della Ue, recentemente ha visitato Israele per celebrare la sua partecipazione a Horizon 2020.
Proteste in Francia
Mentre importanti funzionari della Ue si stringono in un abbraccio con il regime di occupazione, apartheid e colonialismo di insediamento israeliano contro i palestinesi, i cittadini europei stanno continuando a chiedere di porre fine a tale complicità.
Sabato 24 giugno attivisti del Bds Francia hanno portato la loro protesta di fronte al padiglione dell’industria bellica israeliana Elbit Systems al Paris Air Show [Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget, una delle manifestazioni internazionali più importanti di presentazione di materiali aeronautici e spaziali, ndt].
In un video si possono vedere i contestatori che si stendono a terra e esibiscono un cartello che denuncia il fatto che Israele sperimenti le sue armi sui palestinesi. I manifestanti hanno chiesto un embargo sulle armi, la fine della cooperazione militare con Israele e il sostegno alla campagna per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni.
Elbit è una delle principali fabbriche di droni che Israele ha utilizzato per uccidere civili palestinesi. E’ stata incaricata dall’amministrazione Obama di fornire tecnologie per la sorveglianza lungo il confine tra Usa e Messico. Elbit ha anche notevolmente beneficiato di finanziamenti della Ue.
Traduzione di Amedeo Rossi – Zeitun